tag:blogger.com,1999:blog-37190342982618177462024-03-18T17:15:15.154+01:00Motor ChiccheIl Motorsport, in particolare.
Juicy pieces of motorsport news
(motorchicche@gmail.com)The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.comBlogger2814125tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-4815470641737923912024-03-18T17:04:00.004+01:002024-03-18T17:05:54.572+01:00ALEX CAFFI 60 ANNI E INFINITA PASSIONE<p> </p><p class="MsoNormal"><span style="background: white;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNUQLnI5Gsi3b2S6YccGeXE-LtJ9R0ai0UeI8EorOl8ceiEcIcVcdogHaY7LGigwB7EzF7lcl7bEDPuui6HlnZcdAuwEJjf05KpP7jzf1oI7u9HyLPxc8w1UvQvbZf3wqntMYF__DjSrztjoF0vKCpAt6oXK1IStrP5jqC5Df7yDcVRHYhuXwcI4o7ASM/s225/alex%20caffi.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="225" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNUQLnI5Gsi3b2S6YccGeXE-LtJ9R0ai0UeI8EorOl8ceiEcIcVcdogHaY7LGigwB7EzF7lcl7bEDPuui6HlnZcdAuwEJjf05KpP7jzf1oI7u9HyLPxc8w1UvQvbZf3wqntMYF__DjSrztjoF0vKCpAt6oXK1IStrP5jqC5Df7yDcVRHYhuXwcI4o7ASM/w320-h320/alex%20caffi.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Alex Caffi (da Facebook)</i></td></tr></tbody></table><p></p><p class="MsoNormal"><span style="background: white;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(18/3/2024) – Buon compleanno ad <b>Alex Caffi, oggi 60 anni. </b>Sei stagioni
in <b>Formula 1,</b> una vita dedicata ai motori. Di ogni genere. Nella massima
formula ha corso 56 gran premi, dalla stagione 1986, al volante di Osella,
Scuderia Italia-Dallara, Arrows e Footwoork. Alcune soddisfazioni, anche brutti
incidenti (Monaco, Australia) ma soprattutto tanta passione che tutt’ora
sprigiona e lo fa rimanere quel ragazzino bresciano, di Rovato, partito dai kart sulle
orme del padre, buon manico delle Cronoscalate, e arrivato grazie al suo
talento in F1.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="background: white;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLnI9jlat-Rg8Tc6QnZIW5Bhd01UMEsBPNKmcQn31zdzVJLmO30v8pHcQwnQJVSN6nQKh5-JO1zQg7hvmHa59wXSo1iaW093OyTqxdSGmxGa4hQWDH9cl84OfL_slSzA0VF5nbHZSTxg8cMRtUE1Xkhc-mZ0nvL76XTHvBdBBe21cSjxgh2mEcTyNhsSc/s1181/caffi%20tesla.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="813" data-original-width="1181" height="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLnI9jlat-Rg8Tc6QnZIW5Bhd01UMEsBPNKmcQn31zdzVJLmO30v8pHcQwnQJVSN6nQKh5-JO1zQg7hvmHa59wXSo1iaW093OyTqxdSGmxGa4hQWDH9cl84OfL_slSzA0VF5nbHZSTxg8cMRtUE1Xkhc-mZ0nvL76XTHvBdBBe21cSjxgh2mEcTyNhsSc/w400-h275/caffi%20tesla.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Alex Caffi a Fasano nel 2023 su Tesla Model 3</i></td></tr></tbody></table><p></p><p class="MsoNormal"><span style="background: white;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Della carriera di Caffi, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">dai kart alla Formula
3 (campione europeo 1985) fino alla Formula 1 coronata dal miglior risultato,
quel quarto posto a Montecarlo nel 1989, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">ho già scritto in occasione del
suo 50° compleanno (vi lascio dunque il link):</span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="background: white;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://motor-chicche.blogspot.com/2014/03/caffi-50-anni-dalla-f1-ai-truck.html">https://motor-chicche.blogspot.com/2014/03/caffi-50-anni-dalla-f1-ai-truck.html</a><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="background: white;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ma come detto, il casco al chiodo lo ha appeso per modo di dire. Endurance,
Turismo, perfino la Dakar: dopo non si è fatto mancare niente, compresi eventi
celebrativi e vintage dove presenzia con orgoglio e piacere. L’anno scorso era
anche alla Coppa Selva di Fasano (CIVM) dove si è disimpegnato, per l’attenzione
generale, al volante di una sorprendente quanto silenziosa Tesla Model 3 raccontando
di essersi impegnato anche a cercare le migliori regolazioni di trazione,
variando la percentuale tra avantreno e retrotreno, che la raffinata
elettronica della vettura consente.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="background: white;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ma Alex Caffi è entrato anche in modalità team manager e soprattutto talent-scout
tramite la Squadra Corse Angelo Caffi, intitolata dunque al papà, che porta
avanti con la sorella e la mamma con l’intento primario, appunto, di dare una
chance ai giovani appassionati come lo era lui di cominciare a farsi valere in
pista o su sterrato. Intanto Caffi è appena stato l’apripista alla XX edizione del
Rally Classico di Palma di Maiorca dove la Scuderia era in trasferta e ha da
poco annunciato un nuovo socio onorario della Scuderia, tal Roberto Baggio. Vamos,
Alex!</span><span face="Helvetica, sans-serif"><o:p></o:p></span></span></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-81219888492027492552024-03-16T20:30:00.005+01:002024-03-18T17:14:42.197+01:00DIECI ANNI DI F1 TURBO-IBRIDA: UN GIOCO DELL'OCA<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLzVM4NMe5kWkTGcbwye5K8PHKhQLhDEU5YXYzrX1wW-cYHdpX1Ue06WB5Jj2fXVofGE8WIAdPCRDSoghkxHrIClD92QNEJF_0zF7O2ZnzH0nXr1qLui0r2gOdlL0jpdhu6DxJoEm89ZV5zJCc_BquiXIRhrxven_fwVbzHzcFIkELigrOwEx8jImzhVk/s1620/mercedes%202014.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1620" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLzVM4NMe5kWkTGcbwye5K8PHKhQLhDEU5YXYzrX1wW-cYHdpX1Ue06WB5Jj2fXVofGE8WIAdPCRDSoghkxHrIClD92QNEJF_0zF7O2ZnzH0nXr1qLui0r2gOdlL0jpdhu6DxJoEm89ZV5zJCc_BquiXIRhrxven_fwVbzHzcFIkELigrOwEx8jImzhVk/w400-h266/mercedes%202014.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><p><span style="font-size: medium;">(16/3/2024) - L'era <b>turbo-ibrida della F1 compie 10 anni.</b> Cominciò infatti con il Gp d'Australia del 16 marzo 2014 vinto da Rosberg su <b>Mercedes </b>ed era stata concepita, anche, per rimescolare le carte fino a quel momento saldamente in mano alla <b>Red Bull </b>e Vettel, campioni ininterrotti 2010-2013. Solo che il mazzo passò semplicemente di mano: da Milton Keynes a Brackley, direzione Mercedes. A seguire, la nuova svolta regolamentare e, quasi come in un ipotetico passaggio di testimone, pallino di nuovo in mano alla Red Bull e al suo fenomeno Max Verstappen. <b>Ferrari? C</b>ome Godot. In attesa, ora, del 2026. Questa, in sintesi (estrema) la storia: ne è valsa la pena? Che genere di campionati ne sono sortiti?</span></p><div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmJulfwfvZ2l0ZC_-lXJlp8lke42HPebUtXzQipkmkoyZBQORW1SrBSrClGZSQ2PFx3eBJwLsJ34AWJ1WvzEdzr_FmPuo2ipvWYgZrIux2VJns9aCxZDHI4rS_n5ax3qzXx4blWABnLWcbn9KIm8Gt9ZkRdSFnXreUJFph5GHEAiFhGNDZQkcvVvgk5p0/s4032/max%20verstappen%2024.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmJulfwfvZ2l0ZC_-lXJlp8lke42HPebUtXzQipkmkoyZBQORW1SrBSrClGZSQ2PFx3eBJwLsJ34AWJ1WvzEdzr_FmPuo2ipvWYgZrIux2VJns9aCxZDHI4rS_n5ax3qzXx4blWABnLWcbn9KIm8Gt9ZkRdSFnXreUJFph5GHEAiFhGNDZQkcvVvgk5p0/w400-h300/max%20verstappen%2024.jpg" width="400" /></a></div><p><span style="font-size: medium;">Beh, la Formula 1 ha sempre conosciuto in tutta la sua storia numerose variazioni regolamentari. Un pò per mettersi al passo col progresso ma soprattutto per dettarlo. Un pò per fornire nuove chance a chi era rimasto per un motivo e per l'altro indietro. Ma un'altra costante della massima formula, più o meno dall'era Ferrari-Schumacher, è anche statisticamente quella delle fasi. Delle ere. Che possono essere anche lunghe: dal quinquennale dominio di Maranello e del suo dream team (a partire da Montezemolo, a Todt, a Schumacher, Brown, Byrne & C ), anticipato per due anni dalla Mc Laren in felice connubio con il motorista Mercedes, allo sfolgorante biennio targato Renault-Alonso-Briatore. Infine, è stata la volta della Red Bull che dal 2010, graziosamente agevolata dal pasticcio ferrarista di Abu Dhabi, ha imposto la sua legge (diciamo anche la legge di Newey) e poi, come detto, della Mercedes e infine, di nuovo, RB. Ma torniamo alla formula turbo-ibrida in voga dal 2014 e alla domanda iniziale: ne è valsa la pena?</span></p></span><p></p><div><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L'anno del debutto, il 2014, è stato nerissimo per la Ferrari che, oltre a non aver partorito una monoposto azzeccata, ha pagato aspre diatribe interne che portarono all'addio di Montezemolo, Domenicali, Mattiacci e Alonso (e altri) e alla salita sulla tolda di comando di Marchionne. Ma vorrei soffermarmi sull'aspetto sportivo. Con delle frecce d'argento di nome e di fatto, per quanto su un ring riservato solo a loro due, nel 2014 Hamilton e Rosberg diedero spettacolo e ci fecero divertire in Bahrain, per poi bisticciare di brutto a Spa e risolvere la questione, a favore dell'inglese, solo all'ultima gara di Marina Bay. Roberg si sarebbe rifatto nel 2016, dopo il tamponamento di Barcellona davanti al CEO della stella e alle scintille d'Austria, per poi annunciare a sorpresa il ritiro. Hamilton potè quindi imperversare a piacimento, poco insidiato dal nuovo compagno di squadra Bottas (all'occorrenza fermato da team order...). Ci sono voluti una Red Bull e Verstappen in spolvero, più Michael Masi in versione decido al momento - lo ha detto la FIA - a dare una nuova direzione agli esiti sportivi della F1: quello che è successo ad Abu Dhabi nel 2021, è ormai storia per quanto sul filo del regolamento. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Dal 2022, con un anno di ritardo su quanto previsto a causa dell'imperversare del Covid, con le nuove monoposto c'era da aspettarsi qualcosa di nuovo, di stupefacente. Per metà stagione, la Ferrari ha illuso, la Mercedes si è persa, la Red Bull l'ha fatta e fa da padrone. E oggi i piloti, inizialmente afflitti da porpoising, lamentano pure un...ritorno al passato: in scia si è di nuovo in difficolta per le turbolenze. Una volta uniformati i progetti, si è annullato l'effetto cercato e il DRS rimane/ritorna il vero e unico modo per superare. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br data-mce-bogus="1" /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Insomma, la tecnologia si affina e sicuramente si riverbera positivamente nella sfera della produzione di serie delle Case, ma a livello agonistico, come in un gioco dell'oca, regolamento che vuoi ma sembra proprio si torni sempre alla casella di partenza e il divertimento lo si va a trovare - contenti loro - solo inaugurando circuiti festaiol-cittadini e prossimamente con le sopraelevate...</span></div>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-47131403279638089822024-03-15T12:33:00.003+01:002024-03-15T14:43:14.377+01:00AYRTON SENNA 30 YEARS, LE INIZIATIVE. SI PARTE IL 21 MARZO <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_vV_1ewFWYC5IltBXqsi1ay6yYDW1RR9doTQfhssnWAiiFXQ9ZVOUzgmmKK_vSrQBnA5VZ20d859Zz3iTKLtwuuiAGv2PoyX3qi1RNv37CJczfZyGtMgaVgKiPzXtmeTTbqVYatmpXDGaGJbp-oQYUnyQV9mTbtkYdX9MusRa_dazLOsNm-_EHaj9CFs/s1920/senna%2030%20years.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1075" data-original-width="1920" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_vV_1ewFWYC5IltBXqsi1ay6yYDW1RR9doTQfhssnWAiiFXQ9ZVOUzgmmKK_vSrQBnA5VZ20d859Zz3iTKLtwuuiAGv2PoyX3qi1RNv37CJczfZyGtMgaVgKiPzXtmeTTbqVYatmpXDGaGJbp-oQYUnyQV9mTbtkYdX9MusRa_dazLOsNm-_EHaj9CFs/w400-h224/senna%2030%20years.png" width="400" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: #1a1a1a;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(15/3/2024) – Il 21 marzo è la data di nascita di
<b>Ayrton Senna</b> che quest’anno avrebbe compiuto 64 anni. Il 2024, però, è caratterizzato
dal <b>30° anniversario della sua tragica morte </b>avvenuta dopo il terribile
schianto alla curva del tamburello a Imola. Scomparso l’uomo e il pilota, vive
la leggenda. Che non accenna a scolorire, tanto è ancora l’affetto e la stima
verso il brasiliano tre volte campione del mondo. Quel week end di paura del
1994, con la morte pure dell’austriaco Roland Ratzenberger, non può essere
dimenticato, ormai inquadrato nella celebrazione del mito e degli uomini che erano. A Imola e a
Torino sono in <b>programma</b> iniziative tutte da seguire.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: #1a1a1a;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJRZDJgypYxgHm_KISKd19DzHYIFgDqdtGghcs_BWuLKDX6AzkwrRnxEqYcuZ5ZMjpsuEc3f-58UBCYm-05BrPKmeCjj2uQ_L_b1dlXbOdUSI6uSmz1nE-EJ2iMYLEKjtx4i_eDFxEPLmKCUAVnMbQJHt9R9j-BNCle219vMKMbrPEkwBvtS6QNl9qXAI/s1600/ratzenberger.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJRZDJgypYxgHm_KISKd19DzHYIFgDqdtGghcs_BWuLKDX6AzkwrRnxEqYcuZ5ZMjpsuEc3f-58UBCYm-05BrPKmeCjj2uQ_L_b1dlXbOdUSI6uSmz1nE-EJ2iMYLEKjtx4i_eDFxEPLmKCUAVnMbQJHt9R9j-BNCle219vMKMbrPEkwBvtS6QNl9qXAI/w400-h300/ratzenberger.JPG" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><span style="color: #1a1a1a;"><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><b>IMOLA</b> - Il Comune di Imola
in collaborazione con l’Instituto Ayrton Senna, il Ministero degli Esteri e la
Regione Emilia-Romagna ha organizzato un ricco calendario di eventi dal titolo
“Senna 30 years”, per ricordare la tragica scomparsa dei due piloti. Gli
appuntamenti, fra mostre, eventi sportivi, spettacoli e tanto altro si
protrarranno dal 21 marzo al 2 giugno, con un focus particolare l’1 maggio. </span></p></span></span><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #1a1a1a;">Si parte dunque già il <b>21 marzo</b>, giorno appunto del compleanno di Ayrton: è in calendario
infatti l’inaugurazione della mostra “<span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Magic.
Ayrton Senna – Imola 1994-2024. Fotografie di Angelo Orsi e Mirco Lazzari</span>”.
Allestita al Museo di San Domenico (via Sacchi 4), l’esposizione si articola in
94 scatti (come l’anno ’94) inediti per raccontare Ayrton Senna, l’uomo dietro
al pilota, le sue gesta indimenticabili ma anche, con grande sensibilità ed
attenzione, il lato umano ed intimo dell’uomo. Angelo Orsi di Ayrton era amico
vero, non solo il fotografo. Lo conosceva a fondo e lo frequentava anche fuori
dalla pista per cui i suoi scatti contengono dettagli colti al volo da chi
intuiva e ne sapeva catturare le sfumature. La mostra rimarrà aperta fino al 2
giugno prossimo.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: #1a1a1a;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Si prosegue il <b>23 marzo</b>, quando, in occasione delle
Giornate di Primavera Fai, si potrà effettuare un percorso della memoria,
fra arte, velocità e natura dal titolo <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">“Ayrton
Senna da Kobra a Pierotti”</span>, con appuntamenti guidati dalle ore 10 alle
ore 17. Prende avvio dal grande murale realizzato dall'artista brasiliano Kobra,
dedicato ad Ayrton Senna, sulla facciata del museo “Checco Costa”, per
concludersi con il monumento dedicato a Senna, in bronzo, realizzato dallo
scultore Stefano Pierotti, di fronte al punto in cui avvenne l'impatto fatale.
Sarà l’occasione per ricordare anche il pilota austriaco Roland Ratzenberger.
Durante le giornate FAI di Primavera a tutti i tesserati FAI sarà concesso
l'ingresso ridotto alla mostra fotografica dedicata ad Ayrton Senna presso il
Museo San Domenico.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: #1a1a1a;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dal <b>16 aprile all’1 giugno</b>, inoltre, la biblioteca
comunale (via Emilia 80) proporrà la mostra<b> </b><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">“Non esiste curva dove non si possa sorpassare. L'autodromo di Imola
dalle origini al ritorno del WEC. Percorso espositivo MOSTRA WEC - 1994 - F1”</span>.
Fotografie, documenti e giornali d’epoca raccontano momenti significativi che
hanno segnato la storia dell’autodromo di Imola: dalla sua apertura nel 1953
allo stretto rapporto con Enzo Ferrari, fino ai grandi eventi automobilistici -
il WEC e il Gran Premio di Formula 1 - che si sono disputati sulle sponde del
Santerno. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: #1a1a1a;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Un’altra mostra fotografica è quella proposta dal
fotografo imolese<b> </b><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Marco
Isola</span>, che nel cortile di Palazzo Vacchi (via Appia 37) presenta “<span style="mso-bidi-font-weight: bold;">ImolAyrton</span>”. Si tratta di 11 foto
riprodotte in formato 70x100 scattate esclusivamente a Imola dal 1992 fino
all’1 maggio 1994. Sono esposti, in particolare, primi piani e volti, insieme a
foto della partenza del Gran Premio dell’1 maggio 1994 e dell’ultimo passaggio
del pilota brasiliano alla curva della Tosa, prima dell’incidente alla curva
del Tamburello. La mostra è aperta <b>dal 18 al 21 aprile; dal 1 al 3 maggio e dal
16 al 19 maggio</b>. Le foto esposte saranno in vendita e parte del ricavato andrà
in beneficenza, a favore della Fondazione Matteo Bagnaresi, che si occupa di
bambini disagiati, nello spirito di solidarietà verso il mondo dell’infanzia
che ha contraddistinto tutta la vita di Senna.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: #1a1a1a;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il Museo Checco Costa, in Autodromo, ospiterà invece,
<b>dal 27 aprile all’1 maggio</b> compresi, una mostra di <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Memorabilia di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger</span>. Fra queste
anche il ritratto di Ayrton Senna realizzato dalla studentessa dell’Accademia
delle Belle Arti di Ravenna Rita Amadori, nell’ambito di SCART, il progetto
artistico e di comunicazione del Gruppo Hera che da 25 anni trasforma scarti di
lavorazione industriale in opere d’arte.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: #1a1a1a;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Si intitola “<span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Da
‘a Ayrton Senna’ alle ‘Iron pictures’ - Stefano Pierotti: memoria e orizzonte</span>”,
l’intervento artistico dello scultore di Pietrasanta. Autore del monumento
dedicato a Ayrton, posto nel parco delle Acque Minerali, Pierotti realizzerà un
grande murale (3,30 metri x 4,20 metri) dipinto su lastre di acciaio color
corten, che ritrae il volto di Ayrton, realizzato con la tecnica degli “Iron
pictures”, appositamente per questa ricorrenza. Il murale sarà posizionato in
città, in uno spazio all’aperto, per essere sempre fruibile e rimarrà di
proprietà del Comune di Imola. A questo si affianca una mostra di opere di
Stefano Pierotti, allestita alla Salannunziata (via F.lli Bandiera 17/a) <b>dal 19
aprile al 19 maggio,</b> a cura di Vinicio Dall’Ara, che da un lato, attraverso
foto e documenti, ripercorre le fasi di realizzazione del monumento dedicato a
Senna, posto alle Acque Minerali, dall’altro mette in correlazione questa opera
con una serie di altri lavori realizzati dagli anni ’90 ad oggi, anche di
grande dimensione, in bronzo e in ferro, che delineano la storia della sua
attività. In mostra anche un altro pannello (1,5 metri x 1,5 metri) che
raffigura il volto di Senna, sempre appositamente realizzato da Pierotti per
l’esposizione, con la tecnica degli “Iron pictures”.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: #1a1a1a;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Momento clou del programma è l’<b>1 maggio</b>, con il “<span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Ayrton and Roland Day”.<b> </b></span>Si
comincia al mattino, alle 9.30, in pista all’Autodromo, con la Corsa/camminata
dedicata ad Ayrton Senna (prossima l’apertura delle iscrizioni sul sito
dedicato al trentennale). Al termine, a partire dalle ore 12, l’Autodromo sarà
aperto al pubblico. Alle 14.17, ora dell’incidente di Ayrton, si svolgerà la
cerimonia di commemorazione “SENNA30 years” alla curva del Tamburello. E’
previsto un momento istituzionale di ricordo con Autorità locali, nazionali ed
internazionali. A seguire, ci si sposterà alla curva Villeneuve per celebrare
il “<span style="mso-bidi-font-weight: bold;">ROLAND30 years</span>”, in ricordo
di Roland Ratzenberger.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: #1a1a1a;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dalle ore 16 alle ore 18, nella Sala stampa
dell’Autodromo, si terrà un momento di ricordo di Senna insieme alla
presentazione del libro a lui dedicato di Franco Nugnes. Sempre a partire dalle
ore 16, fino alle 18,30 questa volta allo stadio comunale “Romeo Galli”, posto
all’interno del Parco delle Acque Minerali si svolgerà il torneo di calcio ‘<span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Roland & Ayrton Tribute</span>’ tra le
scuole calcio di Italia e Brasile, con giovanissimi provenienti da San Paolo
del Brasile e squadre under italiane. Lo sport diventa così esempio tra le
giovani generazioni di ponte tra i popoli e di comunanza con l’obiettivo di
avvicinarli ad un’umanità giusta e coesa. Alle ore 21, sempre in pista, nel
rettilineo di partenza<b>, </b>si svolgerà un evento speciale dal titolo “<span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Io & Ayrton</span>”, con un monologo
teatrale accompagnato da musica e immagini Mentre nella Discoteca “Al Parco”,
posta all’interno del Parco Acque minerali, dalle ore 20 spazio alla “Serata
brasiliana” con musica, gusti, e balli all’insegna della cultura brasiliana. Per
tutto il giorno, dalle ore 12 alle ore 18 nella fan zone, posta dietro la
tribuna d’arrivo, sarà in funzione una ruota panoramica.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #1a1a1a;">Da ricordare, infine, l’iniziativa “<span style="mso-bidi-font-weight: bold;">1 Maggio 1994 inizia il Mito</span>”. All’interno
della curva del Tamburello e al monumento a lui dedicato posto nel Parco delle
Acque Minerali, ogni anno, continuano ad essere migliaia le persone che vanno a
porgere un saluto, una bandiera, una foto o anche solo un pensiero. Imola ha deciso
di raccogliere immagini e ricordi di chi era a Imola quel 1° maggio 1994. E’
possibile inviare foto e testi alla mail </span><a href="mailto:senna30@comune.imola.bo.it" title="opensInNewTab"><b><span style="color: blue; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">senna30@comune.imola.bo.it</span></b></a><span style="color: #1a1a1a;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #1a1a1a;">In occasione del 1° maggio 2024 sarà realizzata una
zona dedicata per le firme e i contributi dei fan. Tutto il programma di
Senna30years, in aggiornamento anche con ulteriori iniziative, è visibile da
oggi alla pagina</span><span style="color: #3d85c6;"> <b>ayrton-senna-it.</b></span><span style="color: #1a1a1a;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b><span style="color: #1a1a1a;">TORINO </span></b><span style="color: #1a1a1a;">- </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Imola chiama, Torino risponde<b>. </b><strong><span style="border: 1pt solid rgb(229, 231, 235); padding: 0cm;">Da mercoledì 24 aprile a domenica 13 ottobre 2024</span><span style="border: 1pt solid rgb(229, 231, 235); font-weight: normal; padding: 0cm;"> </span></strong>al<b> </b><strong><span style="border: 1pt solid rgb(229, 231, 235); font-weight: normal; padding: 0cm;">Museo Nazionale
dell’Automobile di torino è in programma</span></strong><b> </b>la mostra<strong><i><span style="border: 1pt solid rgb(229, 231, 235); font-weight: normal; padding: 0cm;"> AYRTON SENNA. Forever</span></i></strong><b> </b>che raccoglie le auto più
significative guidate da Senna nel corso della sua carriera, dalla prima
Formula Ford all’ultima Williams. Le vetture saranno corredate da documenti,
pubblicazioni e memorabilia come per esempio la raccolta completa delle tute da
corsa e dei caschi del pilota e un’ampia rassegna di tutti i libri a lui
dedicati nel mondo.</span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il racconto sarà
arricchito da un<b> </b><strong><span style="border: 1pt solid rgb(229, 231, 235); font-weight: normal; padding: 0cm;">importante
apparato visivo articolato lungo tutto il percorso</span></strong><b>:</b> immagini spettacolari – alcune
inedite –, filmati in Super8, installazioni audiovisive e una multi-proiezione
su grande schermo. Moltissime le fotografie esposte, realizzate dai più grandi
fotografi dell’epoca, con un’ampia selezione di scatti di Angelo Orsi, grande
amico e fotografo ufficiale di Senna.</span></p>
<p style="background: white; margin-bottom: 19.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; margin: 0cm 0cm 19.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">A corollario dell’esposizione curata da <strong><span style="font-weight: normal;">Carlo Cavicchi</span></strong> – la più grande e completa mai
realizzata – cinque momenti di incontro e di dibattito: piloti, giornalisti,
progettisti, collaudatori e amici, gli affetti e i rivali di sempre
contribuiranno a disegnare un ritratto quanto più completo. Tante testimonianze
di chi lo ha conosciuto e, a vario titolo, ha influito sulla sua strepitosa
carriera. Inoltre, <strong>mercoledì 1° maggio</strong><strong> </strong>il Museo si
collegherà in live streaming con<strong> </strong><strong><span style="font-weight: normal;">l’Autodromo di Imola</span></strong><strong> </strong>per partecipare alle <strong><span style="font-weight: normal;">celebrazioni commemorative</span></strong><strong> </strong>sulla curva del <strong><span style="font-weight: normal;">Tamburello.</span></strong><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> </b><strong><span style="font-weight: normal;">Il racconto in diretta da Imola</span></strong><strong> </strong>sarà intervallato,
nel corso dell’intera giornata, da approfondimenti di giornalisti, tecnici e
piloti presenti al Museo.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></span></p><span face=""Arial",sans-serif" style="color: #1a1a1a; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span><p></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-63720660945374418602024-03-10T16:55:00.002+01:002024-03-10T16:59:25.317+01:00POST GP ARABIA SAUDITA / FERRARI SECONDA FORZA, BEARMAN PROMOSSO!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9RW6dq3Ip_wzlatxDFUgmm3Btm52Zv6wRldklLig5uaIQh-j9aeBf8ki188nzH3YkJ8_V0CPSaMraK8zyEaCmjAYAOcF4DyrInDhPu5Gzzoov5pGQkK5bo9wOqt5URb5LyfpDzt3FVlbmYx5Knmc_waU2x8uddtbXYA0GibvfoNkVO2oewkiLUHz5ma0/s4032/saudi%20gp%20podium%2024.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9RW6dq3Ip_wzlatxDFUgmm3Btm52Zv6wRldklLig5uaIQh-j9aeBf8ki188nzH3YkJ8_V0CPSaMraK8zyEaCmjAYAOcF4DyrInDhPu5Gzzoov5pGQkK5bo9wOqt5URb5LyfpDzt3FVlbmYx5Knmc_waU2x8uddtbXYA0GibvfoNkVO2oewkiLUHz5ma0/w400-h300/saudi%20gp%20podium%2024.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><p><span style="font-size: medium;">(10/3/2024) - <b>Gp d'Arabia Saudita</b>: seconda gara 2024 e seconda doppietta Red Bull: Verstappen, Perez. Seconda gara e secondo podio per la <b>Ferrari</b>, questa volta con Leclerc (Sainz operato d'appendicite!). La vera notizia è la...seconda: la SF 24 promette bene ed è senz'altro migliore della precedente rossa di Maranello. Dopo due gare, l'anno scorso, il podio per i piloti del Cavallino era off-limits. Ora appare abbastanza agevolmente alla portata, stante le difficoltà di Mercedes e Mc Laren, ma... C'è un ma: non è ancora sufficiente per insidiare i "bibitari" per i quali il pericolo più grande, al momento, rimangono gli aspri dissidi interni che questa settimana o troveranno composizione (sembra possibile) o faranno inevitabilmente implodere il Team. Con la gara presto dominata dalle RB20, occhi e cuore sono andati a<b> Oliver Bearman</b>: catapultato dalla F2 alla Rossa per l'indisposizione di Carlos, il diciottenne ha dato tutto: fuori dalla Top 10 per un soffio, ha poi portato punti con l'ottimo, faticosissimo settimo posto finale. </span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="font-size: x-large; margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxarSQw6ZNPjVq9QlLGmVbfFeHQwm6SQ8nTuV15rI1tUbZQHPZVN4761Y9lfXRtwlPFkps5sHN-aj-DIMqjBCCs_3JpsB6WHKickra7qltLkU7IkwdgwFgEZrGr_XjcpzQm9BpkUWqQ_TCnXr5VyzJeCKzsk85vjevB833XzwvgxOHY34HT-5b9gMDXfA/s4032/ollie%20bearman.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxarSQw6ZNPjVq9QlLGmVbfFeHQwm6SQ8nTuV15rI1tUbZQHPZVN4761Y9lfXRtwlPFkps5sHN-aj-DIMqjBCCs_3JpsB6WHKickra7qltLkU7IkwdgwFgEZrGr_XjcpzQm9BpkUWqQ_TCnXr5VyzJeCKzsk85vjevB833XzwvgxOHY34HT-5b9gMDXfA/w400-h300/ollie%20bearman.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">Oliver Bearman</span></td></tr></tbody></table><p><span style="font-size: medium;">Dunque, riuscirà la Ferrari attuale seconda forza del campionato a insidiare da vicino la Red Bull? E' presto per dirlo. La gestione degli pneumatici è grandemente migliorata rispetto alla problematica SF 23, ma il passo non è ancora...al passo della RB 20 di Newey. Rispetto al Barhain i distacchi finali si sono praticamente dimezzati ma parliamo di piste molto differenti e, se è vero che a Gedda, con il set-up scelto, la Ferrari ha lasciato qualcosa per strada in fatto di velocità assoluta è anche vero che nessuno sa ma in parecchi sospettano che la Red Bull ha molto altro da spremere. E poi Perez sembra più concreto rispetto allo scorso anno per quanto dichiari di non sentirsi ancora completamente a suo agio. Dalle parti di Maranello, comunque, c'è ottimismo e Leclerc, finalmente sorridente dopo la cocente delusione di sette giorni fa dovuta ai freni, ha parlato di progressi a breve. Il giro più veloce fatto segnare dal monegasco all'ultima tornata, battendo super Max che analogamente ci aveva provato, è un buon segnale e il pensiero corre alla prossima gara, in Australia, dove nel 2022 Charles dominò in lungo e in largo la scena. C'è ancora tanto da analizzare, studiare, sviluppare. L'unico peccato da dire è per Sainz che dopo le prime due FP ha dovuto gettare la spugna per farsi operare d'urgenza all'appendicite ma domenica era già al box - dove c'era anche il Presidente Elkann che dovrebbe presenziare più spesso - per seguire direttamente la gara. Anche lui ha fatto i complimenti al suo sostituto Bearman che dalla pole in F2 è passato alla FP3 come in un fast-test prima delle qualifiche ufficiali. Il ragazzino, FDA Academy, ha dato prova di talento e anche di coraggio, con un approccio molto aggressivo - ha pelato un pò di muri - che gli hanno fatto sfiorare la Top 10 ma garantito al debutto assoluto un piazzamento a punti di grande rispetto. Ora già si parla di un posto per lui alla Haas nel 2025 e Vasseur gli ha promesso grande attenzione. Il futuro, per Ollie, sembra assicurato e chissà, quasi prefigurato da quell'abbraccio a fine gara con Lewis Hamilton che l'anno prossimo sarà sulla "sua" Rossa. </span></p></span><p></p><div><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Nell'analizzare il Gp d'Arabia, va altresì considerato che l'ingresso della Safety car per il botto di Stroll al sesto giro - ha prima colpito di striscio un muretto, un pò quello che è successo a Russell a Singapore 2023 - ha indubbiamente scombussolato molti piani. Quasi tutti hanno anticipato il pit-stop per passare alle hard che si sono rivelate consistenti ma non certo immediate nell'entrare in temperatura attack mode, Lo stesso Verstappen ha dovuto attendere diversi giri prima di passare Norris sulle medie, così come Piastri nulla ha potuto contro Hamilton - Norris e Hamilton erano tra i pochi a non essersi fiondati al box - finchè l'inglese non ha preso la via della pit-lane. Alla fine, però, la decisione si è rivelata penalizzante e i due inglesi si sono classificati dietro i rispettivi compagni di squadra. Sia Mercedes che Mc Laren denotano lacune: le frecce d'argento non sono veloci sui curvoni veloci, le papaya sono alla ricerca di un giusto bilanciamento. Buone notizie invece in casa Haas che sembra aver innestato una marcia superiore rispetto allo scorso anno: Hulkenberg, già in top 10 in Barhain, ha colto il decimo posto e il primo, preziosissimo punto stagionale (anche grazie alla stoica protezione del pluri-sanzionato compagno di squadra Magnussen). Vedremo se la cosiddetta scelta del dopo-Steiner di "rimettere l'ingegneria al centro" risulterà pagante sul lungo periodo. I presupposti sembrano esserci. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br data-mce-bogus="1" /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Per finire, Alonso, buon quinto, è comunque lontano dalle performances di solo un anno fa. L'asturiano ha segnalato via radio il divario di velocità con gli altri ed è il suo segnale che così non va, non può andare (mentre il mercato piloti comincia a ribollire). Fernando è stato abbastanza chiaro ad inizio stagione: nonostante l'età e il gravoso calendario, va avanti - ritiro o Mercedes non si sa - a patto di lottare per vincere. Peggio, molto peggio, stanno l'Alpine con Gasly out fin dal giro di formazione per problemi al cambio, la Sauber e la Racing Bulls con la quale Ricciardo, solo 16°, ha pure fatto un isolato testa-coda all'ultimo giro. Rimandata la Williams, ma è allarme.</span></div>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-30973880392369551592024-03-05T12:52:00.005+01:002024-03-05T12:57:13.105+01:00ALPINE F1 RI-CAMBIA TUTTO: ULTIMA SPIAGGIA<p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUHPG9JQuTA70uFqcsU1VfqiDZL_I26pJMDNm4v9nhRQf4X9EHAS8tqQibFL_-WwUn_wXdONZrkBd6CwK-zJgpoa6GBbX72Hid7jbLXSxx00ZxRi1S-02hocrXz_PiQHTqSv1ZxNNrRXJHv24qKBpjHK2UF2WXJ5toZinJRrAHJoHjTwjFH6AcOxPtT78/s2000/alpine%20F1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1335" data-original-width="2000" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUHPG9JQuTA70uFqcsU1VfqiDZL_I26pJMDNm4v9nhRQf4X9EHAS8tqQibFL_-WwUn_wXdONZrkBd6CwK-zJgpoa6GBbX72Hid7jbLXSxx00ZxRi1S-02hocrXz_PiQHTqSv1ZxNNrRXJHv24qKBpjHK2UF2WXJ5toZinJRrAHJoHjTwjFH6AcOxPtT78/w400-h268/alpine%20F1.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(5/3/2024) – Dopo l'umiliazione del Bahrain, <b>Alpine F1</b> corre ai ripari, almeno
tenta, e comunica l’ennesima riorganizzazione per non finire travolti da quel tritacarne e
pistoni che è la Formula 1. Il week end di Sahkir, ultimi in griglia,
inesistenti in gara, ha imposto l’adozione di un nuovo <strong><span style="border: 1pt none windowtext; font-weight: normal; padding: 0cm;">approccio
basato su tre pilastri. La scuderia annuncia infatti la creazione di tre
posizioni tecniche specializzate: Direttore Tecnico Prestazioni, Direttore
Tecnico Aerodinamica e Direttore Tecnico Ingegneria in sostituzione della
precedente struttura caratterizzata da un unico Direttore Tecnico. Basterà?</span></strong></span></span></p><p style="text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><strong></strong></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><strong><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBnz2iK7yCRLCgSyef7Wem64nHvgLijxBrsrrohawJxGBuzesmSg-2rxVuqdnBh63WRjRY0rt1T6G5TdHn_1j-zIM_I97p42CN71vtryNQBxEO7n9BW15KVCwGnsHc2gRtCsj8u32exaznIhWAzZwb4MxBo1bBrY9F5LX1FyXvdZxP-jAsIsr-PYr1hM0/s2000/BWT_Alpine%C3%82F1_Team_annuncia_cambiamenti_organizzativi_nei_team_tecnici.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1332" data-original-width="2000" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBnz2iK7yCRLCgSyef7Wem64nHvgLijxBrsrrohawJxGBuzesmSg-2rxVuqdnBh63WRjRY0rt1T6G5TdHn_1j-zIM_I97p42CN71vtryNQBxEO7n9BW15KVCwGnsHc2gRtCsj8u32exaznIhWAzZwb4MxBo1bBrY9F5LX1FyXvdZxP-jAsIsr-PYr1hM0/w400-h266/BWT_Alpine%C3%82F1_Team_annuncia_cambiamenti_organizzativi_nei_team_tecnici.jpg" width="400" /></a></strong></span></div><p></p><p style="text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">“La decisione –
fanno sapere - è stata presa dopo un periodo di risultati non molto
entusiasmanti nel Campionato del Mondo FIA di Formula 1, con il team che è
passato dal quarto al sesto posto nel Campionato Costruttori tra il 2022 ed il
2023, mancando diversi risultati importanti per raggiungere l’obiettivo di
battersi per i primi posti”. Dunque, ecco la reazione, dopo i saluti e i
ringraziamenti di prammatica a Matt Harman, Direttore Tecnicoc, e Dirk de Beer,
responsabile dell’aerodinamica, che hanno deciso di lasciare la scuderia “per
affrontare nuove sfide”.La scuderia annuncia la nomina di Joe Burnell come
Direttore Tecnico Ingegneria, David Wheater come Direttore Tecnico Aerodinamica
e Ciaron Pilbeam come Direttore Tecnico Prestazioni. Tutti e tre cominceranno a
lavorare con effetto immediato in stretta collaborazione e riporteranno a Bruno
Famin, Team Principal. Nello stabilimento gruppi propulsori, il team tecnico di
Viry-Châtillon è diretto da Éric Meignan, Direttore Tecnico Power Unit, che
continua a lavorare sul progetto PU 2026. Il team conferma, inoltre, l’inizio
dei mandati come Direttori delle Operazioni di John Woods ad Enstone ed Audrey
Vastroux a Viry-Châtillon per proseguire lo sviluppo degli stabilimenti del
progetto Formula 1.</span></p>
<p style="vertical-align: baseline;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><strong><span style="border: 1pt none windowtext; color: black; font-weight: normal; padding: 0cm;">La gestione di Bruno
Famin, Team Principal subentrato dopo lo tsunami di Spa 2023, si rivela davvero
faticosa e irta di difficoltà.</span></strong><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: black;"> </span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: black;">“</span></b><em><span style="border: 1pt none windowtext; color: black; padding: 0cm;">Abbiamo deciso di compiere
cambiamenti organizzativi, - </span></em><em><span style="border: 1pt none windowtext; color: black; font-style: normal; padding: 0cm;">ha dichiarato</span></em><em><span style="border: 1pt none windowtext; color: black; padding: 0cm;"> - perché ci rendiamo conto di
non essere dove avremmo voluto né avremmo dovuto a livello di prestazioni. È
giunta l’ora di compiere un ulteriore passo avanti a livello di organizzazione
e persone. La nuova struttura, che poggia su tre pilastri con tre Direttori
Tecnici, ognuno specializzato in campi diversi, migliorerà il lavoro e la
collaborazione nei vari settori tecnici, contribuendo alle prestazioni dagli
stabilimenti fino alla pista. Ho piena fiducia nella capacità di Joe, David e
Ciaron di lavorare in stretta collaborazione per offrire al team le prestazioni
e i miglioramenti di cui ha bisogno. Vorrei, infine, ringraziare Matt e Dirk
per il lavoro compiuto in questi ultimi anni nel team e auguro loro il meglio
nel prossimo capitolo delle rispettive carriere”. </span></em></span><em><span style="border: 1pt none windowtext; color: black; font-style: normal; padding: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Che dire, o l’Alpine cresce o non ci sarà futuro che tenga. </span><span face="Arial, sans-serif"> </span></span></em><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span face=""Arial",sans-serif"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-12047013018613895662024-03-04T16:45:00.008+01:002024-03-10T16:57:57.967+01:00DOPO SAHKIR, QUEL CHE RESTA DELLA F1<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI2I87U5j7UJASs1LHgjAes4Opx-Ag_2AyB5heUr20VlYviVsJFzZ0TFoG3XXWsZoQc_XoiYxAN5pEBdYgTr0JJwcpZ2m3cGLXGMK8NVT-LCbKq4XRbJR6dBxQqhDxnCrj0AXaW-q0tUyQ3ALA3cvjElxxYbsvCplbN5xrhHt6RNEDUNXbgtuSSEOVrkk/s8192/F1%202024.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="5462" data-original-width="8192" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI2I87U5j7UJASs1LHgjAes4Opx-Ag_2AyB5heUr20VlYviVsJFzZ0TFoG3XXWsZoQc_XoiYxAN5pEBdYgTr0JJwcpZ2m3cGLXGMK8NVT-LCbKq4XRbJR6dBxQqhDxnCrj0AXaW-q0tUyQ3ALA3cvjElxxYbsvCplbN5xrhHt6RNEDUNXbgtuSSEOVrkk/w400-h266/F1%202024.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm;"><span style="color: #303030;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(4/3/2024) – Il primo
Gp di <b>F1</b> della stagione è come le prime battute di un film, di una piéce teatrale, di
una canzone. Ci si può rendere subito conto se è ben riuscito, se “cattura”, se
vale la pena di proseguirne la fruizione. Il <b>Bahrain</b>, con la vittoria (ennesima)
strato-sferica di Verstappen, ha dato i suoi responsi. Calma, per carità, occorrono
due-tre altre prove per confermare il netto indizio, ma se tanto dà tanto prepariamoci
a vivere una stagione che si prospetta scontata sul piano dei risultati sportivi e molto pepata su quello dei rapporti umani e dei sommovimenti interni. Con ripercussioni impensabili.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm;"><span style="color: #303030;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #303030;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBoZhIF7gbUVhrEtmxgLulxqYSDARDBczMz22ZrJl3DFGaLBd3ef50ZxC-2srU62JfoM_lPzY4BemQ4bptbEvhywkYBFbtm4Yf_mTa6aF3k9XT9G35NrtqXJ1N_2CMz_09xlJ60DWajvRduM40smEebOr661glmFlXeP62a_wwGcYii3jfPaiOwH2T7pA/s8640/PILOTI%20F1%202024.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="5760" data-original-width="8640" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBoZhIF7gbUVhrEtmxgLulxqYSDARDBczMz22ZrJl3DFGaLBd3ef50ZxC-2srU62JfoM_lPzY4BemQ4bptbEvhywkYBFbtm4Yf_mTa6aF3k9XT9G35NrtqXJ1N_2CMz_09xlJ60DWajvRduM40smEebOr661glmFlXeP62a_wwGcYii3jfPaiOwH2T7pA/w400-h266/PILOTI%20F1%202024.jpg" width="400" /></a></span></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm;"><span style="color: #303030;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>COSA C'E' ALL'ORIZZONTE </b>- Dopo Sahkir le
deflagrazioni attese sono due. Una, che ormai si trascina da qualche settimana,
riguarda il TP della Red Bull Chris Horner reo, come ben noto, di “comportamenti
inappropriati” nei confronti di una componente del Team. Dopo lo sconcerto
iniziale, l’indagine interna aveva sostanzialmente assolto l’inglese ma nel
week end del Bahrain una furtiva mano ha pensato di diffondere ad arte via mail
del materiale non proprio edificante inerente la questione. Tutto di nuovo in
ballo con la parte austriaca della Red Bull che parrebbe propensa a dare il
benservito all’ingombrante Horner e quella thailandese invece a suo sostegno. In
mezzo, si è messo Jos Verstappen - che pare e si muove come fosse co-proprietario della squadra.... - autore di una sfuriata personale e mediatica contro
Horner accusato di “far esplodere” la squadra e, ovviamente e soprattutto, di
mettere in difficoltà il figliuolo Max. Di più: pare che le contrapposizioni siano riconducibili a una dimensione superiore: Horner avrebbe tentato di scalare il Team con una cordata di connazionali britannici. Un pò quello che si è raccontato di Gunther Steiner alla Haas, che poi ha pagato a caro prezzo siffatta ambizione. A monte di tutto questo, la voce fatta circolare di un possibile passaggio di Max alla Mercedes, per la serie: tutto fa pressione.... Una situazione incresciosa che ha fatto
titolare il mio precedente post su questo blog così: “L’unico problema della
Red Bull è Horner”.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #303030;">Un’altra miccia molto vicina
all’innesco dell'esplosione è quella in casa Alpine. Certo, i problemi erano noti
ed eravamo stati messi sull’avviso: l’inizio stagione sarebbe stato
problematico ma con buone prospettive. Evidentemente invece non c’è pace sotto
la Torre Eiffel. Il DT e il responsabile aerodinamico, si apprende, avevano già
salutato tutti ingrossando così la diaspora interna già corposamente in atto dal
week end da paura di Spa. De Meo sta perdendo il controllo della situazione? Quanto
può durare lo sdoppiamento delle sedi, tra Enstone – Viry? Lo capiremo presto perché
davvero l’Alpine, leggi Renault, non può fare di queste figure barbine da
ultimi della classe. E già si parla di entrata in scena degli Andretti per
rilevare il Team del quale, in caso di loro accettazione nel Circus, già si
diceva di un accordo per usufruire del motore in attesa del Cadillac. Ricordo che
lo scorso giugno il 24% della proprietà era passato nelle mani americane </span><span style="background: white; color: #212121;">del fondo RedBird Capital Partners (attuale proprietario del
Milan) e dell’attore di Hollywood Rya<strong><span style="font-weight: normal;">n Reynolds</span></strong><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">. E tornano in mente le parole del defenestrato ex TP Szafnauer:
“In F1 ci vuole tempo per affermarsi”. De Meo non mollerà facilmente ma anche
lui risponde a qualcuno e bisogna vedere cosa ne pensano della faccenda a Parigi.<o:p></o:p></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm;"><span style="background: white; color: #212121;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Poi ci sono varie situazioni interne che appaiono come
carboni ardenti sotto la brace. In Ferrari, un Sainz mentalmente già fuori dai
lacci politici da sempre presenti a Maranello potrebbe “infastidire” oltre
misura un Leclerc che, invece, ha l’obiettivo di consolidare senza intralci la
sua leadership interna prima dell’arrivo del campionissimo carismatico Lewis
Hamilton. A Sahkir gli è andata male, facendo chiaramente esplodere il suo
disappunto. Metti che questa stagione sia un altro mezzo calvario e poi nel
2025 arriva Lewis e le cose vanno meglio: cosa credete possa succedere? Cosa
percepirebbero il grande pubblico e gli addetti ai lavori? Ok, fanta-F1 però…<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm;"><span style="background: white; color: #212121;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Un altro specializzato a spargere malumore che fa da presagio
a mutamenti è Fernando Alonso. Il Bahrain non è stato soddisfacente come nel
2023 e lo spagnolo ha già fatto capire che quest’anno sarà dura salire sul
podio. Quindi si è portato avanti: vorrò continuare? L’età dice di no, l’ambizione
direbbe di sì, ma altrove. Per un ultimo tentativo, perché il suo sogno espresso
da tempo immemore è quello di conquistare un ultimo titolo mondiale, il terzo,
come Senna. Poi stop. Già, ma se l’Aston Martin non va, con chi farlo? Toto
Wolff lo ha messo nel mirino ma la Mercedes, per ora, non sembra possa
assecondare il desiderio dell’asturiano che all’età di oltre 40 anni si
sobbarcherebbe una-due stagioni così stressanti solo con la sicurezza di poter
competere al alto livello.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm;"><span style="color: #303030;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Infine già ribolle il
mercato. Molti, a ben ragione, guardano all’Audi ufficialmente in pista dal
2026. I tedeschi hanno sempre vinto, rally, endurance, Turismo, ma come detto
in F1 ci vuole più tempo. Sainz sarebbe adatto e disponibile, Alonso forse è
fuori contesto e poi ci sono in ballo i tedeschi ben visti ovviamente: da
Hulkenberg al clamoroso ritorno di Seb Vettel che sta inviando strani messaggi
a metà tra Mercedes e Casa dei quattro anelli. I piloti Alpine, Ocon e Gasly sono
sulla graticola. La variabile Perez, sempre in bilico a Milton Keynes, potrebbe
fare comodo a molti per la sua esperienza ma sembra non godere mai di piena
fiducia. Piloti a rischio addio: Bottas, sempre più irriconoscibile, e Sargeant
sempre più riconoscibile.</span><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></span></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-68285358035095757492024-03-03T16:39:00.003+01:002024-03-15T14:35:48.590+01:00FERRARI 312 T4, ESORDIO VINCENTE 45 ANNI FA IN SUFADRICA<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirzPLTRJs3pmhE0YBcnzsnwNJbPgdu6a9DPkyDf_2XJLgkmA-ocdU8uFCDZUDdCltUZjXRmlGxLA7HVsVz27kC9x-befPo4b4Fj69JKLOq_BV3brOAN9Qozp6S8uPyh97C8ykuiMzvWn8SGg-YRHEXJQmJK4W7HQW2p3bM_L0G_-UlYpBoogKvSNkUgqc/s959/ferrari%20312%20t4%201979.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="605" data-original-width="959" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirzPLTRJs3pmhE0YBcnzsnwNJbPgdu6a9DPkyDf_2XJLgkmA-ocdU8uFCDZUDdCltUZjXRmlGxLA7HVsVz27kC9x-befPo4b4Fj69JKLOq_BV3brOAN9Qozp6S8uPyh97C8ykuiMzvWn8SGg-YRHEXJQmJK4W7HQW2p3bM_L0G_-UlYpBoogKvSNkUgqc/w400-h253/ferrari%20312%20t4%201979.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><p><span style="font-size: medium;">(3/3/2024) - Amarcord consolatorio per i ferraristi: <b>Gp del Sudafrica</b>, 3 marzo del <b>1979</b>, 45 anni fa, una grande giornata. Villeneuve primo, Scheckter secondo al volante della <b>Ferrari 312 T4</b> che dopo due gare di campionato finalmente esordiva e non poteva farlo in modo migliore. Come dice il detto, chi ben comincia....e in effetti la nuova Rossa concesse il bis subito dopo a Long Beach, sempre nello stesso ordine, ma soprattutto si rivelò monoposto costante, equilibrata, affidabile e potente. E vinse il titolo con il più regolare sudafricano nella indimenticabile domenica del Gp d'Italia a Monza, con due gare di anticipo rispetto al calendario. Tempi eccezionali.</span></p><div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2-zVQVut8B03w-hhcRISfTikm-aibNLiPJJIsgNGZrPUmzdQ9UUT7hWR69yPv6JmpS7-6KMrWvrJlMvzBkysk33l1MIfuKTStp5nulkCUHQAi4Pepl2O3aQV66IGEakujw4g5uK9-3LzIyPoQ0W32kBTNraM5fNCBXpOsROvgMuN4-6vOStVZR_3pGNk/s800/scheckter%20villeneuve%2079.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="532" data-original-width="800" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2-zVQVut8B03w-hhcRISfTikm-aibNLiPJJIsgNGZrPUmzdQ9UUT7hWR69yPv6JmpS7-6KMrWvrJlMvzBkysk33l1MIfuKTStp5nulkCUHQAi4Pepl2O3aQV66IGEakujw4g5uK9-3LzIyPoQ0W32kBTNraM5fNCBXpOsROvgMuN4-6vOStVZR_3pGNk/w400-h266/scheckter%20villeneuve%2079.jpg" width="400" /></a></div><p><span style="font-size: medium;">Reduce da un 1978 non malvagio - 4 vittorie Reutemann, una Villeneuve - la Ferrari schierò la T3 nei primi due Gp della nuova stagione e contava sulla novità di Jody Scheckter al posto dell'argentino trasmigrato in cerca di facile gloria alla Lotus che aveva dominato il campionato grazie alla migliore applicazione del concetto di effetto suolo. Era il tempo delle wing car, dell'effetto Venuri e Colin Chapman, solito insuperabile interprete dei nuovi tempi, aveva affinato la già performante Lotus 78 con il modello 79. Andretti e Peterson ebbero in mano l'arma assoluta e l'italo-americano, forte anche del suo status di prima guida, non si era lasciato scappare l'occasione della vita, a costo di un teso rapporto con lo svedese compagno di squadra poi purtroppo deceduto a seguito dell'incidente di Monza. Forghieri progettò dunque la T4, un salto in avanti ma dai più non ancora ritenuta una wing car a tutti gli effetti. Tra l'altro si beccò l'appellativo di "papera", insomma di brutta, soprattutto per via del musetto che sporgeva sotto la prolungata carrozzeria anteriore. In realtà, la Ferrari, ben consapevole di quel che occorreva, aveva sfruttato come non mai nella sua storia la galleria del vento. Sia quella della Pininfarina, sia una privata a Stoccarda. Inoltre, per ovviare agli ingombri del poderoso motore 12 cilindri contrapposti piatto, effettivamente non proprio propedeutici a favorire il miglior scorrimento dell'aria sotto le pance, le fiancate vennero allargate al massimo. Particolare anche lo studio delle sospensioni mentre i freni posteriori erano entrobordo per il miglior equilibrio delle masse non sospese e per donare ulteriore motricità. Il cambio, al solito, trasversale.</span></p></span><p></p><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il tempo di assemblare le due T4, gli ultimi due gp della T3 - Argentina zero punti e Brasile con Gilles e Jody rispettivamente quinto e sesto - e finalmente l'agognato debutto in Sudafrica dove, a causa dell'altura, notoriamente i motori perdevano in potenza e a beneficiarne erano le Renault Turbo. Infatti Jabouille partì in pole, unico a scendere sotto l'1'12" seguito però dalle due più che promettenti Ferrari con Scheckter secondo e desideroso di ben figurare in casa. La gara, disputata di sabato, si risolse prima in un duello a suon di sorpassi tra le rosse e la gialla Renault e poi in una scelta tattica sulle gomme. La Direzione fermò tutti a seguito della pioggia e alla ripartenza Villeneuve si presentò con le rain, mentre Scheckter optò per le slick. La decisione giusta fu quella del canadese che prese la testa e la mantenne anche dopo un nuovo giro di pit-stop per cambio gomme, vincendo con tre secondi di distacco dal compagno di squadra e ben 22 dal terzo classificato Jarier su Tyrrell (Jabouille ritirato). Come detto, arrivò poi la vittoria di Long Beach e, da parte di Scheckter, quelle del Belgio, la prima in rosso, Monaco, in volata sulla Williams di Regazzoni e Monza che gli diede la matematica sicurezza del titolo con due gare di anticipo. Villeneuve, che in Italia fu leale "protettore" di Jody, si impose ancora nell'ultima gara a Watkins Glen.</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="color: red; font-family: georgia; font-size: medium;">GUARDA ANCHE IL VIDEO DEL CANALE F1-FORMULONE!</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: georgia;">Click qui >><span style="color: #3d85c6;"> </span></span><span face="lato, "helvetica neue", Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="color: #3d85c6;">https://youtu.be/W1di2y80YCw</span></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="lato, "helvetica neue", Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="color: #3d85c6;"><br /></span></span></span></div><div><span face="lato, "helvetica neue", Helvetica, Arial, sans-serif" style="font-size: 15px;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwhS3JnOcnATLcpvCo8_OpJISnTBYFVLoJ_z61aEh8Bc9sV_biLOBI8DtkVybWWS5mmR1cEEN52mP9IoOQVtFRveR9r95T6h8cuXNFO4DMHz7mpEg1GY4NOUkWsvCSQreiZXBgp25-ivbVupWufr84Cd3BDMvENxGhSvqU6bhM3hhZLmMCS0yu8LXz4xU/s1280/FERRARI%20312T4.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwhS3JnOcnATLcpvCo8_OpJISnTBYFVLoJ_z61aEh8Bc9sV_biLOBI8DtkVybWWS5mmR1cEEN52mP9IoOQVtFRveR9r95T6h8cuXNFO4DMHz7mpEg1GY4NOUkWsvCSQreiZXBgp25-ivbVupWufr84Cd3BDMvENxGhSvqU6bhM3hhZLmMCS0yu8LXz4xU/w400-h225/FERRARI%20312T4.png" width="400" /></a></div><br /><span face="lato, "helvetica neue", Helvetica, Arial, sans-serif" style="font-size: 15px;"><br /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Non fu una passeggiata perchè prima La Ligier, poi la Renault - prima vittoria di una monoposto Turbo nella storia della F1, e infine la nuova Williams FW07 - prima vittoria per una macchina di Sir Frank a Silverstone - si rivelarono serissime avversarie. Ma la T4, complice anche il regolamento che allora prendeva in considerazione i migliori quattro risultati per due parti di campionato, fece valere la sua affidabilità. Pur avendo corso solo 13 Gp su 15 e riportato a Maranello il titolo mondiale la T4 venne subito pensionata a favore della evoluzione T5 subito in pista al GP di Argentina 1980, una delle peggio riuscite macchine della Ferrari. Ma la testa era tutta per la nuova Turbo che Enzo Ferrari, affamato di novità e innovazione, aveva fiutato come mossa vincente del futuro. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Onore dunque alla T4, legata indissolubilmente anche alle imprese e peripezie di Villeneuve come il ruota-a-ruota con Arnoux a Digione o l'intero giro su tre ruote a Zandvoort. Scheckter l'ha ri-guidata nel 2019 a Monza, in una giornata celebrativa, 40 anni dopo il trionfo del 1979. Bella o brutta che fosse a livello estetico (de gustibus), come diceva il Drake: "Una macchina è sempre bella quando vince".</span></div>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-438814338903519012024-03-03T12:28:00.003+01:002024-03-03T14:43:16.972+01:00POST BAHRAIN GP 2024 / L'UNICO PROBLEMA DELLA RED BULL E' CHRIS HORNER<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEFdEXak6jhPS53KSuMIMieQmUL2FXa1hgjdxOE_P3RRajo1luSgMfBcurAWNli9AtG7OgO3Pn5NxRNsJcvqYTHpmB4Sw7aEL3g1czEW4HNK_HSM9G6wzKYLMOpw_TBb548jUO8ENJLLhsB4T7hWw0cGfJjxJ3KcGnH6oL3mKOewOYNNVs2eFI2m85y4g/s4032/gp%20bahrain%2024%20podio.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEFdEXak6jhPS53KSuMIMieQmUL2FXa1hgjdxOE_P3RRajo1luSgMfBcurAWNli9AtG7OgO3Pn5NxRNsJcvqYTHpmB4Sw7aEL3g1czEW4HNK_HSM9G6wzKYLMOpw_TBb548jUO8ENJLLhsB4T7hWw0cGfJjxJ3KcGnH6oL3mKOewOYNNVs2eFI2m85y4g/w400-h300/gp%20bahrain%2024%20podio.jpg" width="400" /></a></div><p>(<span style="font-family: georgia; font-size: medium;">3/3/2024) - La cruda verità: alla fine non è cambiato niente. Max <b>Verstappen</b> ha dominato il <b>GP del Bahrain </b>e Perez si è classificato secondo, come l'anno scorso. La <b>Ferrari</b> ha arpionato il podio con Sainz, terzo a 25 secondi dall'olandese, ma deve fare i conti con l'infastidito Leclerc afflitto da problemi ai freni. Deludenti la Mercedes e l'Aston Martin che a Sakhir nel 2023 era sul podio con Alonso. Non bene la Mc Laren, non ne parliamo di tutti gli altri. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole mediorientale anche se un'immediata verifica l'avremo già domenica prossima a Gedda ma pare proprio che a minaccia più grave che incombe sulla Red Bull sia il "caso" Chris Horner. E ho detto tutto.</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNvtU7XXR5kuTKgQDAPcm90SOI-CjUi4-5l9Mm4JL7qNnnwx98qwBaryqmPDMBP7xydJD1ZW__TUkMTOlBCcE5yKPqKkqT5Aj3ZT_6TPYo2ZTosxXCgdxuq8rNp7ICllyxJ9LqVk7hqB6_OxogZBvUN8xbsD9LLr0ma2kfRTqiDrSP7EbCYdSyr_bpx68/s474/ferrari%202024%20bahrain.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="316" data-original-width="474" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNvtU7XXR5kuTKgQDAPcm90SOI-CjUi4-5l9Mm4JL7qNnnwx98qwBaryqmPDMBP7xydJD1ZW__TUkMTOlBCcE5yKPqKkqT5Aj3ZT_6TPYo2ZTosxXCgdxuq8rNp7ICllyxJ9LqVk7hqB6_OxogZBvUN8xbsD9LLr0ma2kfRTqiDrSP7EbCYdSyr_bpx68/w400-h266/ferrari%202024%20bahrain.jpg" width="400" /></a></div><p></p><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ok, senza la questione del treno di soft utilizzato per sicurezza in Q1 forse Leclerc avrebbe strappato la pole. Ok, senza i problemi all'impianto frenante - oppure come ha detto via radio Xavi Marcos questione di anomale temperature differenti agli pneumatici anteriori ? - forse Leclerc avrebbe potuto in qualche modo provare a intralciare la marcia trionfale di super-Max, ma la sostanza non cambia. La RB20 e il suo pilota campione del mondo, sono all'eccellenza mentre gli altri arrancano. E tornano alla mente le parole di Leclerc dell'anno scorso: "Le cose potrebbero non cambiare fino al 2026", cioè fino a quando non entreranno in vigore le nuove regole. Esagerati? Forse, ma la gara di ieri questo dice anche se concediamoci di attendere, per carità di patria, l'immediato appello saudita. La Ferrari ha nella SF24 una monoposto senz'altro migliore della precedente ma sembra non bastare. D'altronde, nel 2023 Leclerc in Bahrain si dovette ritirare e quest'anno è stato azzoppato dal sopra citato problema che ha reso "orribile", come ha detto, la sua gara. Sainz, sempre molto riflessivo, ha messo a frutto quanto imparato nei recenti mini-test sempre a Sahkir ed è uscito alla distanza, senza però troppe velleità. Lo spagnolo, mentalmente libero per i noti motivi, è stato autore di due bellissimi sorpassi ai danni dello stesso Leclerc - i due, però, hanno rischiato il patatrak, come a Monza 2023 - e di Russell. La Mercedes: l'inglese aveva fatto ben sperare dopo il terzo posto in qualifica e un avvio sprint ma la W15 ha denotato limiti, oltre che un principio di surriscaldamento sul motore di George. Meglio non è andata a Hamilton, solitario navigatore dalle parti dell'ottavo posto. "Siamo più indietro di quanto pensassimo", ha detto alla fine il prossimo ferrarista. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br data-mce-bogus="1" /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dopo Ferrari e Mercedes, bisogna scendere un ulteriore gradino per parlare degli altri contendenti. L'Aston Martin sembra aver esaurito la spinta propulsiva che l'ha resa protagonista lo scorso anno. Ricacciata ai limiti della zona punti, da quelle parti tira un'aria strana ora. Stroll, come l'anno scorso, è stato protagonista (involontario) di un contatto al via - ho visto Bottas che tampona Hulkenberg che tampona Stroll, per dirla all'Annalisa - ma poi gli va dato atto di non aver perso la testa con una rimonta che gli è valsa la decima piazza e un punto. Alonso, che la vedeva piuttosto nera già da giorni, ha fatto quel che poteva e può solo sperare che ci sia ben altro potenziale da spremere. Deludente anche la Mc Laren, apparsa imbrigliata in una sorta di vorrei ma non posso che lascia aperte sia le porte del riscatto che quelle del dubbio. Vedremo.</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br data-mce-bogus="1" /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dopo, dobbiamo parlare di bassifondi. La Sauber, o come la volete chiamare, ha sfiorato il punto iridato con Zhou ma non ritrova (più) Bottas che voci danno sempre più lontano dalla possibile riconferma in tuta Audi. Luci e ombre dalla Haas orfana di Steiner: Hulkenberg ha centrato la top 10 in qualifica e Magnussen non è stato lontano dalla zona punti. Lazzi e scazzi in casa Racing Bulls o come la volete chiamare voi: ora il neo TP Makies sa che gestire Leclerc e Sainz è uno scherzo rispetto alle intemerate di Tsunoda che a momenti, in modalità vendetta, centrava il compagno di squadra Ricciardo "reo" di aver usufruito di un team order che gli ha dato il via libera ai danni del giapponese poichè aveva le soft. In netto regresso anche la nuova Williams con Sargeant al quale era stato chiesto da parte della squadra di essere la sorpresa della stagione e che invece si è confermato il solito: ultimo con un fuoripista annesso. Il peggio del peggio, però, va ascritto alla Alpine, ovvero Renault, davvero derelitta: ultimi due posti in griglia, gara del tutto anonima. E ora si viene a sapere pure della nuova diaspora di tecnici e aerodinamici. Un infinito vortice infernale, una incredibile serie di errori e mancanze, la più grossa debacle mai patita da Luca De Meo. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br data-mce-bogus="1" /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Auguri a tutti. Vogliamo tornare veramente seri? Si vuole davvero mettere in difficoltà la Red Bull? Ecco come: Jos Verstappen ha appena dichiarato a un tabloid inglese che, per i noti motivi, Chris Horner è il problema della squadra, che "la farà esplodere". Dopo questa entrata a gamba tesissima, si chieda a Max Verstappen di esprimersi con chiarezza da che parte sta: da quella del padre o da quella del suo Team principal?</span></div><div><br data-mce-bogus="1" style="background-color: white; font-family: lato, "helvetica neue", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px;" /></div>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-2461448144670984102024-02-29T16:54:00.004+01:002024-02-29T16:54:59.870+01:00WILSON FITTIPALDI - COPERSUCAR, IL SOGNO F1 MAI REALIZZATO<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1NTIPs4nMcgDTn2KprVDDEuGHKLNqW7KAUaIFAE-lt6yVG2v_bkLcewq4TFRqvHoH9WN3PMh9p8HP1nIPQH4uT48SivlFD-nm8Ih2LjOdFIEi1Q2yHRYqrdyq7LRVney98OJN5wMzlIoF3De2pT1iHfHwTJVM8HGf1eHJ-gkjupWo8J1_iUZSBre2pbI/s221/copersucar%20wilson%20fittipaldi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="221" data-original-width="191" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1NTIPs4nMcgDTn2KprVDDEuGHKLNqW7KAUaIFAE-lt6yVG2v_bkLcewq4TFRqvHoH9WN3PMh9p8HP1nIPQH4uT48SivlFD-nm8Ih2LjOdFIEi1Q2yHRYqrdyq7LRVney98OJN5wMzlIoF3De2pT1iHfHwTJVM8HGf1eHJ-gkjupWo8J1_iUZSBre2pbI/w346-h400/copersucar%20wilson%20fittipaldi.jpg" width="346" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(29/2/2024) –
Del commovente corteo funebre che ha accompagnato a Interlagos l’ultimo giro di
pista di <b>Wilson Fittipaldi, morto a 80 anni</b>, faceva parte
anche una <b>Copersucar </b>FD01. Si tratta della prima monoposto tutta brasiliana che
il fratello maggiore di Emerson portò in pista nel campionato di <b>F1</b> del 1975.
Un’iniziativa coraggiosa, una grande sfida sportiva e orgogliosamente
patriottica che venne lanciata a fine 1974, 50 anni fa, alla presenza delle più
alte cariche dello Stato e grazie al decisivo supporto finanziario della
Copersucar, colosso nel campo saccarifero. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGmZXBZP4c1rvysgPIbvOg9xRIMfwUQ3WtFuQuftxjH3E8f7THcy6eQEby2iKfFy3DVBB3JDcwD5Hm6hUHJ1g91SmBGLmsQmpZstffDSHS1JZv1J8hK_euxYyOgq5D7UVss0cyR9Uuw9OD5TirPbrMDRBFOxfGcpnTu2BfAiF7lNcKH9tP_GyGJRyz89Q/s640/copersucar%201975.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="438" data-original-width="640" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGmZXBZP4c1rvysgPIbvOg9xRIMfwUQ3WtFuQuftxjH3E8f7THcy6eQEby2iKfFy3DVBB3JDcwD5Hm6hUHJ1g91SmBGLmsQmpZstffDSHS1JZv1J8hK_euxYyOgq5D7UVss0cyR9Uuw9OD5TirPbrMDRBFOxfGcpnTu2BfAiF7lNcKH9tP_GyGJRyz89Q/w400-h274/copersucar%201975.jpg" width="400" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">La Copersucar
– Fittipaldi venne realizzata in un’officina a vista pista di Interlagos. Il
progettista era Ricardo Divila, nello staff tecnico c’era il giapponese Itho e
direttore sportivo era il noto Jo Ramirez. In Brasile l’entusiasmo per la F1
era montante grazie alle imprese del nuovo idolo Emerson Fittipaldi capace di
diventare il primo pilota del grande paese sudamericano a vincere il titolo
mondiale, al volante prima della Lotus e poi della Mc Laren. Wilson, autore di
una onorevole gavetta (kart, F. Vee, F3, F2) e già pilota della massima formula
nel 1972 e 1973 con la Brabham, volle cavalcare quest’onda di entusiasmo e
forte della cultura di famiglia per le corse – tra l’altro il padre era celebre
voce radiofonica della F1 – nonché dell’appoggio di Governo e Copersucar, si
lanciò nell’impresa della prima F1 interamente brasiliana. Anche i cerchi degli
pneumatici venivano fusi in Patria. Il giorno della presentazione della nuova
monoposto, dalle forme audaci, innovative per quei tempi, color argento venato
dei colori tipicamente brasileiri, oltre Emerson c’era il Presidente del
Brasile in persona, Ernesto Geisel. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Purtroppo, a
tanto genuino entusiasmo non corrispose altrettanta competitività in pista nel
1975. Rispetto alla concorrenza la macchina si dimostrò molto problematica e poco
affidabile, tanto da arrivare al traguardo solo in sei occasioni e fuori dai
punti. A Monza, con Wilson indisponibile per un infortunio, la macchina venne affidata a Arturo Merzario,
ma alla fine il miglior risultato fu un decimo posto a Watkins Glen. Diverbi
nello staff del Team e delusione dello sponsor indussero Wilson ad appendere il
casco al chiodo e ad affidare la guida della monoposto al fratello campione
Emerson Fittipaldi che, clamorosamente, abbandonò dal 1976 la Mc Laren (con la
quale Hunt avrebbe vinto il titolo…)!<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Come noto,
nonostante i primi punti e anche qualche podio, l’impresa si rivelò troppo
ardua rispetto alla scafata concorrenza, anche per un asso come Emerson. A fine
1979, la Copersucar si ritirò dal progetto. Si cercò in ogni modo di resistere:
prima spostando la fabbrica in Inghilterra, poi assumendo tecnici di grido
(Maurice Philippe, Harvey Postlethwaite tra gli altri), infine acquistando il
materiale della Wolf in ritirata e puntando su giovani promesse come Chico
Serra e Keke Rosberg. Il 1982 l’ultimo anno, ancora avaro di soddisfazioni,
e la fine definitiva dell’avventura. Wilson Fittipaldi, intanto, si era dato con successo
alle Stock car brasiliane: le corse erano la sua vita.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-79173008336171785602024-02-28T16:35:00.002+01:002024-02-28T16:37:14.799+01:00NUOVA RENAULT 5 E-TECH ELECTRIC, RETRO-FUTURISMO!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeBAUiqopbJg4f2BhwHyn04ObSLC2o0mJ5YZv6ged_cNTgCK0jZd2bUkVkXO1a5eR17as2tC1liE1KL4bGXYdQb1ULLFZtdHD0zs73QFAqQVdDlg4XQd85OvoYdRSxou6gYIEjbmBfN8BVdatBoLwZhYXhX9lEIJxJN6KthJFhOozpU4ddEUU9I2B9_gY/s2000/Renault_5_E-Tech_electric.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1470" data-original-width="2000" height="294" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeBAUiqopbJg4f2BhwHyn04ObSLC2o0mJ5YZv6ged_cNTgCK0jZd2bUkVkXO1a5eR17as2tC1liE1KL4bGXYdQb1ULLFZtdHD0zs73QFAqQVdDlg4XQd85OvoYdRSxou6gYIEjbmBfN8BVdatBoLwZhYXhX9lEIJxJN6KthJFhOozpU4ddEUU9I2B9_gY/w400-h294/Renault_5_E-Tech_electric.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: georgia; text-align: justify;">(28/2/2024) - Quando è nata nel 1972, la
<b>Renault 5 </b>ha segnato un’epoca con il suo design moderno ed anticonformista. Fu
una ventata di aria fresca, simbolo di libertà e gioia di vivere. E quanti piloti
hanno partecipato alla mitica Coppa Renault 5! Come far rivivere quest’icona
che suscita sempre tanta simpatia? Come farne un nuovo oggetto del desiderio
per chi ha conosciuto l’epopea dell’originale, ma anche per le nuove
generazioni che hanno attese diverse, in un mondo che sta vivendo la
transizione elettrica e digitale? Quali sono i valori che devono guidare questa
rinascita? Tutte domande su cui si è basato il lavoro dei team, dal <span style="border: 1pt none windowtext; padding: 0cm;">visual design<i> </i></span>allo
sviluppo progettuale fino alla commercializzazione della Renault 5 del
XXI secolo, <b>la nuova </b></span><span style="font-family: georgia; text-align: justify;"><b>Renault
5 E-Tech Electric.</b></span></span><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbNI5r4vohQplWXZdX2EY1RxTaSHt66Bp4-gcYKtRjoA7CWTA7yBKKkfTa2SLjsZ-MbVTjxBW4wVbZ_PIzZRllMQY7ygs62WxIqSJGCl1F94R3tIr_rPmREykLzwxRZGLxl74H8edCsK-NE2w03xRFWqOLXApmfszfMAiml9bKrUJceCllF_Jy5rtc97E/s2000/Renault_5_E-Tech_electric_26.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1125" data-original-width="2000" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbNI5r4vohQplWXZdX2EY1RxTaSHt66Bp4-gcYKtRjoA7CWTA7yBKKkfTa2SLjsZ-MbVTjxBW4wVbZ_PIzZRllMQY7ygs62WxIqSJGCl1F94R3tIr_rPmREykLzwxRZGLxl74H8edCsK-NE2w03xRFWqOLXApmfszfMAiml9bKrUJceCllF_Jy5rtc97E/w400-h225/Renault_5_E-Tech_electric_26.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia; text-align: justify;"><p><span style="font-size: medium;">Per il Gruppo Renault è un
emblema della strategia di rilancio, la <em><span style="border: 1pt none windowtext; padding: 0cm;">Renaulution</span></em>,
del rinnovamento industriale e della svolta elettrica della sua iconica Marca. Frutto
di innovativi metodi di lavoro, il modello di serie è riuscito a conservare
tutto il fascino e la capacità di far sognare della showcar. È stato sviluppato
in soli tre anni rispetto ai quattro solitamente necessari. Vero e proprio
concentrato di tecnologia elettrica e digitale, è completamente prodotto in
Francia, ma anche competitivo nei costi, con un prezzo d’ingresso di circa
25.000 euro. Per ottenere questo risultato nel segmento delle compatte
accessibili, è stato necessario ricorrere a tutte le competenze del Gruppo,
soprattutto a quelle di Renault, di Ampere, l’entità del Gruppo Renault
specializzata nei veicoli elettrici e nel software, e di Mobilize.</span></p></span><p></p>
<p style="text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><em><span style="border: 1pt none windowtext; color: black; padding: 0cm;">“Esser stati i primi a
scegliere una piattaforma 100% elettrica per un’auto di piccole dimensioni in
Europa, ottimizzare i costi su tutta la catena del valore, rilocalizzare il
nostro ecosistema industriale…solo un’auto iconica poteva riuscirci e unire
tutti i team per introdurre cambiamenti all’interno della nostra
organizzazione. – </span></em><em><span style="border: 1pt none windowtext; color: black; font-style: normal; padding: 0cm;">dichiara
il CEO del Gruppo Renault Luca De Meo -</span></em><em><span style="border: 1pt none windowtext; color: black; padding: 0cm;"> Considerate le trasformazioni
che si stanno verificando nel nostro settore, quest’auto aprirà una nuova
strada per Renault. È al centro della battaglia per reinventare l’industria
europea nei confronti della concorrenza proveniente da Oriente e Occidente. Con
quest’auto dimostriamo che produrre in Europa, in Francia, è possibile!”</span></em><span style="color: black;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="border: 1pt none windowtext; color: black; padding: 0cm;">Il team di
design ha adottato un approccio profondamente emozionale nel suo lavoro: quello
del “retro-futurismo”. </span><span style="color: black;">Colori pop, fari dallo sguardo sbarazzino, luci posteriori verticali,
parafanghi scolpiti, profili del tetto colorati, presa d’aria sul cofano e
molto altro: Renault 5 E-Tech Electric è un continuo ammiccare alla “monella”
che l’ha preceduta. Il metodo è consistito nel reinterpretare, alla luce
della mobilità elettrica e del XXI secolo, i numerosi dettagli radicati
nell’immaginario collettivo. La presa d’aria sul cofano del modello originale è
stata così reinventata per essere al passo con i tempi. È stata, infatti,
sostituita da un indicatore di ricarica, la cui grafica forma il leggendario
numero 5 che si illumina quando il conducente si avvicina al veicolo, in
un’interazione fatta di complicità tra uomo e macchina. Un altro esempio di
quest’interfaccia umanizzata è la sequenza di benvenuto, in cui sembra che i
fari LED a forma di pupilla facciano l’occhiolino. Per quanto riguarda le
appendici aerodinamiche – non presenti sulla Renault 5 originale, ma necessarie
al giorno d’oggi per ottimizzare l’efficienza del veicolo –, sono diventate
invisibili, come il vetro profilato che ricopre i fari posteriori per
ottimizzare il flusso d’aria.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="border: 1pt none windowtext; color: black; padding: 0cm;">Renault 5 E-Tech
Electric è il primo veicolo completamente progettato su AmpR Small, la nuova
piattaforma di Ampere per i veicoli elettrici del segmento B.</span><span style="color: black;"> Ed è proprio questa piattaforma che
lo rende un veicolo unico sul mercato, che vanta evidenti vantaggi competitivi:
pianale piatto, passo lungo (2,54 m), abitabilità e volume del bagagliaio (326
litri) ottimizzati, centro di gravità ribassato, peso ridotto (meno di 1.500
kg), ecc. Renault 5 E-Tech Electric inaugura un nuovo caricabatterie
bidirezionale in corrente alternata compatibile con le tecnologie V2L (<i><span style="border: 1pt none windowtext; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">vehicle-to-load</span></i>) e V2G (<span style="border: 1pt none windowtext; mso-bidi-font-style: italic; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">vehicle-to-grid,
disponibile in Italia prossimamente</span>). Questo sistema pionieristico,
destinato a diffondersi sempre di più, consentirà al veicolo di diventare il
vero protagonista dell’ecosistema energetico tramite i servizi di Mobilize,
reimmettendo al bisogno energia elettrica decarbonizzata nella rete. Con questo
sistema, l’utente può risparmiare notevolmente sulla bolletta elettrica. Sotto
il cofano, il motore elettrico di Renault 5 E-Tech Electric è più compatto di
quello di Megane E-Tech Electric e Scenic E-Tech Electric, da cui deriva. Resta
fedele alla tecnologia prediletta da Renault: motore sincrono a rotore avvolto.
Privo di magneti permanenti e di terre rare, riduce l’impatto ambientale.
Questo motore, che può contare, in termini di sostenibilità, sull’esperienza
dei predecessori, sarà disponibile con tre livelli di potenza: 110, 90 e 70 kW.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Renault 5 E-Tech Electric sarà prodotta <span style="border: 1pt none windowtext; padding: 0cm;">(compresa la batteria, a partire
dall’estate del 2025) </span>nel nord della Francia, con un ecosistema compatto
di fornitori racchiusi in un raggio di 300 km intorno al Centro
ElectriCity. <span style="border: 1pt none windowtext; padding: 0cm;">L’impegno per una
produzione locale e competitiva ha dato origine allo sviluppo di una vera e
propria <i>electric valley</i> europea, specializzata nella catena
del valore dei veicoli elettrici.</span> </span><span face="Arial, sans-serif"><o:p></o:p></span></span></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-13492594236897595532024-02-23T14:37:00.003+01:002024-02-23T14:45:18.725+01:00KIMERA EVO38, AL SALONE DI GINEVRA L'ULTIMA EVOLUZIONE DEL MITO<p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvfkpvuEbqg1xXBwgMtfygkhLsHqFQkaPL7iGMnZoYiT_54g564M5JgatAUilPsvw7YdB0nA5Ibg8a5SlAaW5h0nzeCuLzGTscqCETwKjafAL2CmFdHsygDt8q3au0qirbaFkR3s1TsV4PpSUjEcZiN1ko_fd4pjNv7CI4uObe4wwsLe5k-ZgeoqbJ0ng/s1200/front.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvfkpvuEbqg1xXBwgMtfygkhLsHqFQkaPL7iGMnZoYiT_54g564M5JgatAUilPsvw7YdB0nA5Ibg8a5SlAaW5h0nzeCuLzGTscqCETwKjafAL2CmFdHsygDt8q3au0qirbaFkR3s1TsV4PpSUjEcZiN1ko_fd4pjNv7CI4uObe4wwsLe5k-ZgeoqbJ0ng/w400-h300/front.jpg" width="400" /></a></span></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(23/2/2024) - Se la stirpe delle auto
sportive e da corsa più iconiche e vincenti costruite a Torino dal 1978 al 1992
non si fosse interrotta e la sua naturale discendenza si fosse evoluta fino ai
giorni nostri, oggi quella stirpe avrebbe un erede. Con questo spirito <b>Kimera
Automobili</b> ha dato vita alla <b>EVO38</b>: la vettura sarà mostrata per la prima volta
al pubblico al prossimo <b>Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra</b> presso uno
stand davvero unico nel suo genere. La nuova vettura sarà infatti accolta al
centro di uno scenario che ospiterà le auto leggendarie che l’hanno ispirata e
alle quali la EVO38 rende omaggio.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEMs2r3OzfmK6R3lurdBddEV5n05BscdH25c_KYj64evgmpfZV36for5AVkvykw3m8yQ5RY1M6AUk5RUL6ToQSc9oGK8WCyOhWBzCaiBn4fFqENgJHBxhmzN6FEbSzxAFkPZ4851VdbwaKZxZ95mupgfj8ThOuZdmQhzYQrh5FHTBSYoWq4D9Yn7cyS2w/s1200/3_4%20Front%20up.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEMs2r3OzfmK6R3lurdBddEV5n05BscdH25c_KYj64evgmpfZV36for5AVkvykw3m8yQ5RY1M6AUk5RUL6ToQSc9oGK8WCyOhWBzCaiBn4fFqENgJHBxhmzN6FEbSzxAFkPZ4851VdbwaKZxZ95mupgfj8ThOuZdmQhzYQrh5FHTBSYoWq4D9Yn7cyS2w/w400-h300/3_4%20Front%20up.jpg" width="400" /></a></div><span style="color: #222222; font-family: georgia;"><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Dopo il successo della EVO37, la vettura
con cui il brand ha debuttato nel panorama automotive, Kimera presenta la
EVO38, ulteriore ed ultima evoluzione di un concetto di vetture ideate per le
corse e trasferite poi anche sulle strade. Kimera EVO38 non si può definire
propriamente una vettura restomod; si tratta piuttosto di un’ulteriore
estremizzazione di questa filosofia, una “few-off” (verrà realizzata in
tiratura limitata in 38 esemplari) che nasce ultra-sportiva e che, dalle nobili
progenitrici, acquisisce la forte ispirazione che permea il suo DNA. Rispetto
alla EVO37, la EVO38 diventa integrale: diversamente da alcune delle nobili
progenitrici di cui sopra, la trazione a quattro ruote motrici è realizzata
attraverso un moderno e sofisticato sistema di controllo della ripartizione e
di blocco elettroidraulico dei differenziali. Questo sistema – proprio come per
le più sofisticate World Rally Car elettroniche dei primi anni 2000 – permette
una taratura dei differenziali direttamente dall’abitacolo, offrendo al pilota
la possibilità di gestire la percentuale di ripartizione della trazione tra
asse anteriore e asse posteriore, oltre alla possibilità di gestire il blocco
dei differenziali. Questa soluzione consente inoltre di escludere completamente
il differenziale anteriore così da avere, di fatto, una vettura a trazione
posteriore.</span></p></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #222222;">Sempre dall’interno dell’abitacolo, e in
particolare attraverso comandi al volante, ci sarà la possibilità di
intervenire sulla taratura delle sospensioni attraverso ammortizzatori
motorizzati e con lifting system per adattare l’altezza da terra della vettura
a condizioni diverse dalla guida su strada: pista, tracciati sconnessi, “strade
bianche”.</span><span style="color: #222222;"> </span><span style="color: #222222;">Lo schema della ciclistica posteriore mantiene l’ammortizzatore centrale
con la doppia molla laterale, tipico delle gruppo B anni ’80, mentre
all’anteriore ci sarà un moderno schema con ammortizzatori push road.</span><span style="color: #222222;"> </span><span style="color: #222222;">Il cambio è sempre
manuale a 6 marce, ma con una rapportatura ancora più corta rispetto alla
EVO37, a conferma della connotazione della vettura, che trova il suo terreno
d’utilizzo ideale su strade miste guidate piuttosto che su circuiti veloci.
Sulla EVO38, Kimera è al lavoro per proporre anche una versione di cambio
sequenziale elettro-attuato ad innesti frontali, una soluzione che renderà la
vettura una vera e propria arma “da gara”, ma che potrà essere scatenata sulle
strade di tutti i giorni.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmioNNZKkii0dPm85VFJX5AUV2OI6vb_CZt1FleOb04YmOgn9mZVX9TwIPHLtiZoQw6ZlC7JcCfCKxu4g7_ySkPgZKuSkBcTBvqVFJu7QxT_e6bBJm8yF6O5k8SwMAO0YhchX9qPB9eBAK6oGo2KVwSH4jea7ddIPwwYBj1Xgq5E9SwwxZfM14lg8zHgk/s1200/Rear.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmioNNZKkii0dPm85VFJX5AUV2OI6vb_CZt1FleOb04YmOgn9mZVX9TwIPHLtiZoQw6ZlC7JcCfCKxu4g7_ySkPgZKuSkBcTBvqVFJu7QxT_e6bBJm8yF6O5k8SwMAO0YhchX9qPB9eBAK6oGo2KVwSH4jea7ddIPwwYBj1Xgq5E9SwwxZfM14lg8zHgk/w400-h300/Rear.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="color: #222222; font-family: georgia;"><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Nonostante la presenza della trazione
integrale, Kimera Automobili ha l’obiettivo mantenere lo stesso peso contenuto
della EVO37, fermando l’ago della bilancia intorno ai 1.100 Kg anche per la
EVO38. Per conseguire questo risultato, la massa aggiuntiva dovuta alla
trasmissione anche sull’asse anteriore verrà compensata attraverso l’utilizzo
massivo di fibra di carbonio e titanio, che garantiranno alleggerimenti
importanti su telaio, meccanica, impianti e carrozzeria.</span></p></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Cresce invece la potenza del motore che
tocca la soglia dei 600 CV grazie ad una re-ingegnerizzazione di numerose
componenti: il turbocompressore sarà maggiorato e lavorerà sempre in
abbinamento al compressore volumetrico con una gestione ulteriormente evoluta e
migliorata; la frizione elettro-attuata, inoltre, anche grazie all’ausilio di
una valvola pop-off elettrica, garantirà un’erogazione sempre pronta e piena
realizzando un vero e proprio anti lag. La distribuzione varierà notevolmente
con nuove camme, valvole e molle che si sono evolute per consentire un
incremento di rotazione massima del propulsore. La fasatura variabile
garantirà, oltre ad una maggiore potenza, anche un consistente incremento in
termini di coppia (circa 580 Nm) disponibile già dai bassi regimi. Un ulteriore
dettaglio è rappresentato dalla possibilità di dotare il turbo di scarico
diretto, soluzione anche estremamente scenografica. </span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">In un contesto automotive sempre più
orientato ad un cambio di paradigma, Kimera Automobili afferma e consacra la
passione vera e pura per un modo di concepire le auto come opere ed espressioni
di stile e tecnica finalizzati al piacere di guida, andando a stimolare
emozioni, divertimento e gratificazione.</span></span></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-20929348681504652972024-02-23T11:25:00.003+01:002024-02-23T14:45:35.368+01:00ICKX DIVENTA ICH-X<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-LLq7A2Ou7kOmLIyb7vyTMDczUcCjhh6W53vgNdtvh2V83ei8qo_hIkcbe0nJVnLPqbKiiIH9n_kK45ukdcG6KIgJr0_yhyphenhyphenuaLOeYv7G47qnzF17xhy-7AueiANM4MWzLaaJayAsiWOawioc3cXppKIjWtMEw7OJsdnvOfmFY4MAt4KnblS6L6egqmLQ/s1181/ICH%20X%20lat.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="787" data-original-width="1181" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-LLq7A2Ou7kOmLIyb7vyTMDczUcCjhh6W53vgNdtvh2V83ei8qo_hIkcbe0nJVnLPqbKiiIH9n_kK45ukdcG6KIgJr0_yhyphenhyphenuaLOeYv7G47qnzF17xhy-7AueiANM4MWzLaaJayAsiWOawioc3cXppKIjWtMEw7OJsdnvOfmFY4MAt4KnblS6L6egqmLQ/w400-h266/ICH%20X%20lat.jpg" width="400" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(23/2/2024) - C’è una questione che coinvolge
il leggendario <b>pilota belga Jacky Ickx, ex Ferrari </b>e pluri-vincitore della 24
Ore di Le Mans, e <b>DR Automobiles Groupe</b>. Ebbene, in merito alla notizia diffusa
negli ultimi giorni da alcuni organi di stampa circa la causa persa con Jaques
Ickx, il gruppo di Macchia d’Isernia precisa che la stessa è falsa, in quanto
al momento si è chiusa solo la fase cautelare a cui farà seguito il giudizio di
merito. Il motivo di tutto questo? Pur
dopo la regolare e conforme registrazione completa del marchio ICKX (X in
versione figurativa), con il quale è stato lanciato nel corso del 2023
il modello off-road denominato K2, DR Automobiles è stata citata come
controparte nell’ambito di un giudizio avviato dall’ex pilota.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlYWSg0CMro8D5OBHMqwqlCZV_ZeXveBCq1EkG_cTQkil96jQvxvAfdv7P5brU94omoIByTFV-JPrDppanviJwSSq5ht2TEw1Irv5wYaRFmyYblPKfnNR6eLU6DjPaKoOKKMEyb8ALfmJmM10selj2haP8A61F9Y-fefkVwmbJ1tFjLe7Z4yBV7LwcRo8/s953/ICH-X%20frontal.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="612" data-original-width="953" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlYWSg0CMro8D5OBHMqwqlCZV_ZeXveBCq1EkG_cTQkil96jQvxvAfdv7P5brU94omoIByTFV-JPrDppanviJwSSq5ht2TEw1Irv5wYaRFmyYblPKfnNR6eLU6DjPaKoOKKMEyb8ALfmJmM10selj2haP8A61F9Y-fefkVwmbJ1tFjLe7Z4yBV7LwcRo8/w400-h256/ICH-X%20frontal.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">DR Automobiles precisa allora che nelle
proprie intenzioni il marchio ICKX fa
riferimento solo ed esclusivamente alla X, intesa da sempre in ambito
automotive come simbolo del mondo off-road e che giammai nella registrazione nominale ICKX (che foneticamente si legge X)
c’è stata la volontà di ricondurlo all’ex pilota Belga. A riprova della
buona fede e delle iniziali intenzioni,
DR Automobiles ha deciso, nel pieno rispetto di Jaques Ickx e indipendentemente
da quella che sarà la sentenza del giudice ordinario, di modificare la
registrazione del marchio in ICH-X.</span></p></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">DR Automobiles precisa inoltre che i clienti di X, già possessori di un K2, non
sono assolutamente interessati dall’ordinanza cautelare e che ad oggi nulla deve la società all’ex
pilota belga (eccezion fatta per le spese legali della fase cautelare). Vengono dunque regolarmente commercializzati presso
la rete dei concessionari Sportequipe/ICH-X i K2 che riportano la nuova denominazione
ICH-X.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nel corso del 2024 il brand ICH-X vedrà
ampliata la propria gamma con altri due
nuovi modelli off-road che andranno ad affiancare il K2.</span></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-7538817519912128142024-02-23T10:40:00.001+01:002024-02-23T14:46:03.256+01:00ALL'ASTA LA FERRARI DINO 246 GTS DEL MANAGER DEI LED ZEPPELIN<p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWAnsAPzNpwEDwFJ4bUHiEQrVXxMUFgWdgg_8sWbrwNkrnU_Wg51l7yAfbEaE1hTCCSS0gYT8sVAbP3zPva5QJ7qMBBG8T5tTByakOJLkEvKQEU_tKZpP5ZidaoMKBV_Vjf3loRLFJoS1_B2GDjNAoVnhGq7p96cN5E5u8PkB2CLsgia9aDuMK5muTdWk/s800/Ferrari%20Dino%20246%20GTS%20front.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWAnsAPzNpwEDwFJ4bUHiEQrVXxMUFgWdgg_8sWbrwNkrnU_Wg51l7yAfbEaE1hTCCSS0gYT8sVAbP3zPva5QJ7qMBBG8T5tTByakOJLkEvKQEU_tKZpP5ZidaoMKBV_Vjf3loRLFJoS1_B2GDjNAoVnhGq7p96cN5E5u8PkB2CLsgia9aDuMK5muTdWk/w400-h225/Ferrari%20Dino%20246%20GTS%20front.jpg" width="400" /></a></span></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto;"><span style="color: #212529;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(23/2/2024) - <b>Car
& Classic</b> mette all'asta, fino al 29 febbraio, la <b>Dino 246 GTS </b>di Peter Grant, l'uomo che ha guidato la
famosa band britannica dei Led
Zeppelin. Un personaggio passato alla leggenda grazie al suo
carisma e sulla cui vita sono stati girati documentari. Era il 1972: mentre </span></span><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #212529;">i Led Zeppelin giravano il mondo in una serie di date che avrebbe dato vita al film concerto </span><span style="color: #212529;">The Song Remains the Same,</span><span style="color: #212529;"> l'esuberante manager ordinò alla Maranello Concessionaires </span><span style="color: #212529;">la versione aperta di questa meravigliosa
Gran Turismo</span><span style="color: #212529;"> della </span><b style="color: #212529;">Ferrari</b><span style="color: #212529;">. Colore: Rosso Bordeaux
non metallizzato e marrone per gli interni. Intanto </span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto;"><span style="color: #212529;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitpK4pFZVEpPwVWuAQjU3LzDC7eOLFyx9dbBC0N1UKHcL_ns5N7ayYSposYnk3KPQSQSm1VofC4kQp0a5m_NJZR4hctlBIikvBXYC4BWjcvlynPnN9P8xt_5pohK65og5aRA6YnMDO-FbNEvkNkmreO1YK92RDc4IvGk20KmQFDSE6u-L5xy1vQBEZnwg/s800/Ferrari%20Dino%20246%20GTS%20lat.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitpK4pFZVEpPwVWuAQjU3LzDC7eOLFyx9dbBC0N1UKHcL_ns5N7ayYSposYnk3KPQSQSm1VofC4kQp0a5m_NJZR4hctlBIikvBXYC4BWjcvlynPnN9P8xt_5pohK65og5aRA6YnMDO-FbNEvkNkmreO1YK92RDc4IvGk20KmQFDSE6u-L5xy1vQBEZnwg/w400-h225/Ferrari%20Dino%20246%20GTS%20lat.jpg" width="400" /></a></div><span style="color: #212529; font-family: georgia; font-size: medium;"><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto;">Con le sue linee sinuose, la Dino è una
delle auto più desiderate della storia. Uno dei capolavori mondiali assoluti del car design e
dell'alta artigianalità italiana, nata dalla matita del grande stilista Aldo Brovarone per Pininfarina, con la carrozzeria
firmata da Scaglietti. È
equipaggiata con il motore Dino che
prende il nome dal figlio di Enzo Ferrari, Alfredino, detto Dino, scomparso a
soli 24 anni dopo aver sperimentato, appunto, il V6 di 2400cc che dà il nome al modello. Molto innovativa
anche la posizione centrale
posteriore trasversale del propulsore – alimentato da tre carburatori doppio corpo.
Con i suoi 195 CV, la Dino 246 filava fino alla velocità di 235 km/h. Come il resto della
produzione, iniziata nel 1968 con la Dino 206 GT, anche la Spider, terzo ed ultimo capitolo del
modello, venne marcata direttamente
con il suo nome, senza il brand del Cavallo Rampante. Fu ottenuta dalla
seconda versione, il Coupé Dino 246 GT, senza la parte superiore del padiglione
e con accorgimenti quali la scocca
rinforzata e un roll bar aggiunto nell'abitacolo per aumentarne la
stabilità.</p></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto;"><span style="color: #212529;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">La GTS è stata <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">presentata al Salone di Ginevra del 1972</span>:
da allora, in due anni, ne sono stati prodotti <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">1.274 esemplari</span> e ancora oggi, a più di mezzo secolo dal
lancio, <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">è capace di far sognare
come poche altre vetture al mondo</span>. La vettura con <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">telaio numero #06040</span> è una delle
235 esportate con guida a destra nel Regno Unito tra il 1972 e il 1973. Peter
Grant ne è stato il primo proprietario: il secondo, subentrato dopo un anno,
risiedeva a <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Londra</span>, poi ne
sono seguiti altri due in <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Scozia</span>.
Nel febbraio del 1988 l'auto fu acquistata dalla Modena Engineering Ltd per il
compleanno della moglie del titolare, dopo <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">una riverniciatura e una revisione meccanica </span>nel Surrey. E
anche con l'aggiunta di nuovi <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">pellami
neri </span>per l'interno e tappeti rossi, i quali sono stati poi
ripristinati dal custode attuale in quanto ritenuti parte della storia
dell'auto. Dopo alcuni lievi danni agli interni a causa di <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">un incendio divampato in un garage </span>all'inizio
del 1990, la Dino è stata ceduta nel Buckinghamshire nello stesso anno. Lì il
nuovo custode ha provveduto a far riparare il cruscotto e a sostituire il
tachimetro danneggiati. In quel periodo, <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">diversi importanti specialisti Ferrari</span> hanno lavorato
all'esemplare, tra i quali GTO Engineering; finché, con altri due passaggi di
mano, la Dino è giunta fino a car&Classic in <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">ottimo stato di manutenzione</span>, pronta ad essere accolta da un nuovo
appassionato. Molteplici sono i <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">documenti
originali </span>che ne attestano la storia – compresa la fattura di
vendita a Peter Grant – e non poche anche le <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">pubblicazioni </span>librarie in cui l'auto è citata, fra le quali
il celebre volume sul modello <i><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Ferrari
Dino</span></i><span style="mso-bidi-font-weight: bold;"> di Anthony Curtis</span>.
Car & Classic stima un v<span style="mso-bidi-font-weight: bold;">alore di
vendita di 275.000-350.000 sterline e invita gli interessati ad avanzare le
proprie offerte pre asta nella pagina dedicata.</span></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #212529;">Con oltre <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">42mila mezzi in vendita e 4 milioni di utenti
al mese</span>,<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"> Car & Classic</span> è
la più grande piattaforma digitale europea specializzata in acquisti e vendite
di auto e moto, oltre che di veicoli commerciali storici (</span><a href="https://www.carandclassic.it/"><span style="color: black; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">www.carandclassic.it</span></a><span style="color: #212529;">). <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Un marketplace enorme</span> che contribuisce anche alla
salvaguardia del patrimonio automobilistico storico facendolo conoscere a un
pubblico vastissimo in cui sono incluse le<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"> nuove generazioni</span>. <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Car
& Classic</span> è il punto di riferimento dal quale accedere al
mercato del motorismo storico italiano e internazionale. </span><span style="color: #212529;">Fondata nel Regno
Unito nel 2005, Car & Classic può contare su un organico aziendale di cento
persone dislocate nel Continente, oltre a Sudafrica e Giappone. </span><span style="color: #212529;">Nello Stivale è sbarcata circa un anno e
mezzo fa </span><span style="color: #212529;">ed è disponibile completamente</span><span style="color: #212529;"> in italiano</span><span style="color: #212529;">. “L’Italia è un mercato di assoluto rilievo nel
panorama europeo delle auto d'epoca vista la sua forte tradizione motoristica”,
ha dichiarato </span><span style="color: #212529;">Tom Wood</span><span style="color: #212529;">,
fondatore di Car & Classic. “Il nostro sistema di aste online </span><span style="color: #212529;">sta crescendo rapidamente</span><span style="color: #212529;"> e sta
diventando anche qui leader di settore”.</span></span></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-26109346423149149872024-02-21T16:53:00.003+01:002024-02-21T17:12:25.243+01:00MATTIA BINOTTO AL "MURETTO" DELLA E-POWERTRAIN DI TEXA <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE8L3cPbc0wwr4mnfCPb3AWtQHyNfXbWUFerdhHf4Wu_AXNnuX450cJ4QMfMPQQm96oUlFCJVCxrX5fzlz0dTELOLi69EO3XuSav6R9IP6_1F03pS7NDjdwnvhURIPwkJwqGmgmU6E1IisV-o_t9r_2IW4NUJRwv04bfDkneJ-1S9C0ej3Rw4pkhuq7ns/s5421/TEXA_BrunoVianello_MattiaBinotto_orizzontale.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3614" data-original-width="5421" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE8L3cPbc0wwr4mnfCPb3AWtQHyNfXbWUFerdhHf4Wu_AXNnuX450cJ4QMfMPQQm96oUlFCJVCxrX5fzlz0dTELOLi69EO3XuSav6R9IP6_1F03pS7NDjdwnvhURIPwkJwqGmgmU6E1IisV-o_t9r_2IW4NUJRwv04bfDkneJ-1S9C0ej3Rw4pkhuq7ns/w400-h266/TEXA_BrunoVianello_MattiaBinotto_orizzontale.jpeg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><p><span style="font-size: medium;">(21/2/2024) - <b>Mattia Binotto </b>ha scelto: l'ex team principal <b>Ferrari</b> è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di <b>TEXA</b>, S.p.A. di Monastier di Treviso fondata da Bruno Vianello nel 1992 e da lui portata a detenere la leadership internazionale nel settore della diagnostica per auto, moto e camion. Il ruolo sarà quello di <b>coordinatore strategico dell’ambiziosa divisione E-Powertrain.</b> Binotto affiancherà lo stesso Bruno Vianello, Presidente e CEO, Eugenio Razelli, Vicepresidente, e Massimo Varaschin, Consigliere . L’obiettivo è far diventare la nuova divisione e-Powertrain un chiaro punto di riferimento a livello mondiale per la progettazione, produzione e fornitura dei nuovi componenti automotive legati al mondo dell’elettrificazione dei veicoli quali motori, inverter, centraline di potenza e relativi software e assali completi, destinati ad autovetture sportive ad alte prestazioni.</span></p></span><p></p><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyv7TYUHNUW0j_GumZ4WxwCl_1wtFVP6B7XmREI5lQOVdGN3Te42MZRpSFYbN4NQJ5SDsF9NxHf3MoyxZSuMiS6TqxS2YXKSLkVJLoWp2_SQ2iBWPrS_V84qwLj-KIrhzJdeUHRQRS9eZd5H3aF7TQWxvnOz8dYNHrs3VgDp8NZF7AbdN5jwWXb5txa74/s1200/binotto%20ferrari%20ex.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="795" data-original-width="1200" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyv7TYUHNUW0j_GumZ4WxwCl_1wtFVP6B7XmREI5lQOVdGN3Te42MZRpSFYbN4NQJ5SDsF9NxHf3MoyxZSuMiS6TqxS2YXKSLkVJLoWp2_SQ2iBWPrS_V84qwLj-KIrhzJdeUHRQRS9eZd5H3aF7TQWxvnOz8dYNHrs3VgDp8NZF7AbdN5jwWXb5txa74/w400-h265/binotto%20ferrari%20ex.jpg" width="400" /></a></div><br /></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Una notizia abbastanza clamorosa, dopo che avevamo visto Binotto piuttosto presente in vari appuntamenti racing rafforzando l'idea che stesse per trovare una nuova collocazione in Formula 1 (si è parlato di Alpine, Team Andretti e da ultimo qualcuno ha fatto il suo nome addirittura per una eventuale sostituzione del claudicante Chris Horner. in Red Bull!). Invece eccolo tornare alla sua specializzazione motoristica, in forza a una realtà italiana di altissimo livello che evidentemente punta ancora e molto più in alto. Fondata nel 1992, TEXA oggi è leader nella progettazione, industrializzazione e costruzione di strumenti diagnostici, dispositivi per la telediagnosi, stazioni per la manutenzione degli impianti A/C, analizzatori gas di scarico, dedicati ad autovetture, motociclette, camion, mezzi agricoli e motori marini. L’ultima frontiera è la produzione di sofisticati sistemi Powertrain per veicoli a propulsione elettrica. Presente in tutto il mondo con una capillare rete di distribuzione, TEXA commercializza direttamente in Brasile, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Polonia, Spagna, Stati Uniti tramite filiali. Attualmente sono circa 1000 i dipendenti: una forza lavoro giovane, tra cui oltre 200 tra ingegneri e specialisti impegnati nella Ricerca e Sviluppo.</span></div><div></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br />Il cavaliere del lavoro Bruno Vianello ha così commentato l’ingresso di Mattia Binotto nel Board del suo Gruppo : “ Sono felice che un top manager come Mattia, il quale ha maturato un’esperienza straordinaria nel mondo della Formula 1, sinonimo di altissima tecnologia e competitività, abbia scelto di arricchire la squadra di TEXA con il suo contributo propulsivo. Insieme al resto del team della divisione e-Powertrain, composto da giovani ed entusiasti ingegneri, puntiamo a un intenso sviluppo che ci conduca in pochi anni a raggiungere risultati importanti e significativi nel segmento più pregiato del mercato automotive. Si tratta di una nicchia, nella quale già si sono affacciati grandi gruppi internazionali. La competizione e il confronto con essi sarà sicuramente stimolante. Sono convinto che TEXA porterà un contributo cruciale al rilancio della grande tradizione italiana nella tecnologia per le auto sportive che utilizzano la nuova trazione elettrica, confidando che possa anche diventare vettore per l’intero settore dell’automobile, in un momento così particolare, della nostra Nazione”.<br /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br data-mce-bogus="1" /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dal canto suo, Mattia Binotto ha dichiarato : “ Al di là dell’esperienza agonistica che ho da sempre percorso nella mia vita, mi ha attirato in TEXA l’audacia strategica del suo progetto di costruire un’eccellenza italiana caratterizzata dalle tecnologie più avanzate della nuova mobilità. TEXA intende infatti affermarsi come il canone tecnologico di riferimento a livello mondiale. E ciò grazie alla mobilitazione di ingenti risorse di investimento e all’attrazione dei migliori talenti da concentrare in Italia, cioè laddove esiste una formidabile cultura motoristica da preservare, rinnovare e adesso anche da rilanciare”.</span></div><div><br data-mce-bogus="1" /></div><div><br style="background-color: white; font-family: lato, "helvetica neue", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px;" /></div>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-70268817670546449012024-02-21T15:59:00.006+01:002024-02-21T17:10:14.028+01:00ADDIO PIETRO CORRADINI, FERRARISTA PURO<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY9T-bwh3WhS3LSJO99fnO1L_m_NVfSrMJVyrxtk3PxV1hyd5NA4D9KvmfZaj2uj7qDXqkji1vaPuazUtZTJwOzEsgjZvsYaooViLreUIadBk-tkjP3WvtNbJYhtyMzxNnpy8JWs0jnZteo34QdeNxkCydaY2m2lQA5rLi_qIy37tt2ne72H7Y2hOh3SE/s1032/pietro%20corradini.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="688" data-original-width="1032" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY9T-bwh3WhS3LSJO99fnO1L_m_NVfSrMJVyrxtk3PxV1hyd5NA4D9KvmfZaj2uj7qDXqkji1vaPuazUtZTJwOzEsgjZvsYaooViLreUIadBk-tkjP3WvtNbJYhtyMzxNnpy8JWs0jnZteo34QdeNxkCydaY2m2lQA5rLi_qIy37tt2ne72H7Y2hOh3SE/w400-h266/pietro%20corradini.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><p><span style="font-size: large;">(</span><span style="font-size: medium;">21/2/2024) - Non era più la "sua" Formula 1 ma <b>Pietro Corradini </b>avrebbe seguito anche questo campionato. Invece è arrivata, improvvisa, la notizia ferale della sua <b>morte,</b> a 77 anni. Nato a Formigine, a un tiro di schioppo da Maranello, è stato storico <b>meccanico della Ferrari</b> della quale ha fatto parte dal 1970 e ne divenne custode di tanti segreti, fatti...e anche misfatti. Una perdita dolorosa di chi, come tanti altri encomiabili uomini in tuta blu, ha contribuito a forgiare la leggenda del Cavallino con impegno, dedizione, sacrifici personali, umiltà e tanta tanta passione. Con, in particolare, un pilota nel cuore: Gilles Villeneuve.</span></p><div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbjH7Btw_-krolr7KYyR-LsvCJGSvpger8gMlbuXUz_3taRKgxU8lygxVtppkAcZs8ZJqyYg8VOHfG5nhpGg0FXVc6udMxgt6ldYii4sCiPPMuJb9CgDzrLfegdZ6u1IWLadX0g7W1Rmgv6OwtwUcS_UqsRQINECUoqkuoWhcq0dGZdbNyrUpTWpkTETM/s2531/corradini%20pietro%20-.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2353" data-original-width="2531" height="371" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbjH7Btw_-krolr7KYyR-LsvCJGSvpger8gMlbuXUz_3taRKgxU8lygxVtppkAcZs8ZJqyYg8VOHfG5nhpGg0FXVc6udMxgt6ldYii4sCiPPMuJb9CgDzrLfegdZ6u1IWLadX0g7W1Rmgv6OwtwUcS_UqsRQINECUoqkuoWhcq0dGZdbNyrUpTWpkTETM/w400-h371/corradini%20pietro%20-.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;"><br /></div></span><p></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dopo la prima esperienza lavorativa nella ditta livornese di Giotto Bizzarrini, il passaggio alla Ferrari a inizio anni '70 ha significato per Corradini dividersi tra F1 e Sport Prototipi che in quegli anni prevalevano per risultati d'eccezione e particolare attenzione da parte del Drake. Ebbe quindi rapporti stretti con piloti del calibro di Ickx, Regazzoni, poi Lauda. La F1 prese quindi il sopravvento e venne la volta di Scheckter e lui, Gilles Villeneuve. Corradini lo adorava - durante la pandemia indossava una mascherina con impresso il nome Gilles - perchè la pensava come Enzo Ferrari: vedeva in lui il pilota puro. Senza fronzoli e luci della ribalta, tutto dedicato alle corse, pronto a dare sempre il 100%, spettacolare. Un piacere da vedere e con cui collaborare. E' per questo che non ha mai digerito quello che accadde a Imola nella celebre e funesta gara del 1982 durante la quale l'equivoco cartello "slow" innescò la querelle, a dir poco, tra Villeneuve stesso e Didier Pironi del quale Corradini era meccanico di macchina. Fu lui a raccogliere il primo, duro sfogo del canadese: "Avete un pilota merda!". Lo ha raccontato lui a più riprese - anche a me direttamente - senza nascondere da quale parte stava. La successiva morte di Gilles fu un colpo durissimo che accentuò i dissidi interni in Ferrari. Niente fu più come prima. </span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Terminò la sua esperienza al box come meccanico di Berger nel 1988 per passare al reparto produzione e infine a quello Corse Clienti. Come detto, un vero scrigno di conoscenze e di sapienze che in ultimo mise a servizio della Scuderia Belle Epoque, nella sua Formigine. Il richiamo dei motori è sempre stato troppo forte, ed era capace di sobbarcarsi tanti viaggi pur di esserci, partecipare, continuare a odorare gli effluvi di benzina e olio, respirare l'aria del paddock. Ha partecipato anche al recente ultimo film americano "Ferrari". Un vero testimone, come si usa dire, di un tempo andato, struggente, bellissimo. Addio Pietro Corradini.</span></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-82883900901073942902024-02-20T16:38:00.003+01:002024-02-23T14:47:19.368+01:00A MONTEZEMOLO IL PREMIO NINO VACCARELLA<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1920ZmUp7R7cj_bUQa2yfjdsz41MHHd860pbYLNMbqdPW7gw3q3dvN0W4e7kmdnmwgIq5TuD3RC0GLsWQy7qdnVv6OVHc6OOeEwRly21sDKdR3YF_caM_adIxggUKo9lfe2R8lcmyHICnKYJ1QhJZioB4RETtO30Mizz0XnNqHmv79uiDYvTmLK4ecOM/s500/aci%20montezemolo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="500" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1920ZmUp7R7cj_bUQa2yfjdsz41MHHd860pbYLNMbqdPW7gw3q3dvN0W4e7kmdnmwgIq5TuD3RC0GLsWQy7qdnVv6OVHc6OOeEwRly21sDKdR3YF_caM_adIxggUKo9lfe2R8lcmyHICnKYJ1QhJZioB4RETtO30Mizz0XnNqHmv79uiDYvTmLK4ecOM/w400-h266/aci%20montezemolo.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p><p style="background: white; margin-bottom: 24.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 24pt; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(20/2/2024)
– E’ stato un fine settimana di premiazioni a <b>Taormina</b> sotto il segno dell'<b>Automobile
Club d’Italia</b>, presenti i Campioni Italiani Assoluti dell’Automobilismo e del
Karting 2023 tricolore e isolano. Ma un premio speciale è andato a <b>Luca Cordero
di Montezemolo: il prestigioso Premio Nino Vaccarella</b>, riconoscimento istituito
dal delegato fiduciario ACI Sport Sicilia Daniele Settimo e dal presidente
dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani destinato a personalità
d’eccellenza del motorsport. Nell’occasione, l’ex (rimpianto) Presidente
Ferrari, sull’onda dei ricordi, ha voluto ricordare anche un grande
campione sfortunato: Michael Schumacher.<o:p></o:p></span></p><p style="background: white; margin-bottom: 24.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 24pt; text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS4EERTwbtzvK1OhjdDyjLKkBrmEmEDsaUXO9jGbaOXhm-c8KrLfpIpIiZErISbH8qNk_9NBbHdqvgXUYyifA8ijSDgg4EhT7rjeV_LYqYr3stkq2rvrNf3tPocCUIwfU0LOyvTC2fRrbpquhypDwTrPLJdsh-xOWYBz7UonATy5HuA_CPy6YIizgicS0/s900/aci%20premio%20vaccarella.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="900" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS4EERTwbtzvK1OhjdDyjLKkBrmEmEDsaUXO9jGbaOXhm-c8KrLfpIpIiZErISbH8qNk_9NBbHdqvgXUYyifA8ijSDgg4EhT7rjeV_LYqYr3stkq2rvrNf3tPocCUIwfU0LOyvTC2fRrbpquhypDwTrPLJdsh-xOWYBz7UonATy5HuA_CPy6YIizgicS0/w400-h266/aci%20premio%20vaccarella.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><p style="background: white; margin-bottom: 24.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 24pt; text-align: justify;">La
consegna del Premio è stata effettuata da parte di Giovanni, figlio del mai
dimenticato Preside Volante, con il Presidente dell’Automobile Club D’Italia
Angelo Sticchi Damiani e lo stesso Daniele Settimo. “Mi fa particolarmente
piacere ricevere questo premio – ha detto Montezemolo - perché è dedicato ad
una bella persona, ad un uomo che ha dato tanto alla Ferrari che è Nino
Vaccarella. Con lui scherzavamo spesso al telefono, gli chiedevo ad esempio se
era più forte lui o Merzario ma io sapevo che il più forte era Vaccarella. Sono
onorato di ricevere questo riconoscimento anche perché ho dei ricordi
meravigliosi di questa bellissima città, tra le più belle del mondo. Non tutti
sanno che a 18 anni, dopo il diploma al Liceo Classico, ho preso la mia Vespa e
sono venuto in Sicilia per girarla tutta, e ricordo davvero tantissimo di ogni
luogo. Nella vita come nello sport, ci sono i campioni e ci sono i
fuoriclasse, uno di questi è Michael Schumacher, potrei stare ore a raccontarvi
aneddoti. Anche aneddoti sulla Sicilia. Quando festeggiamo i 50 anni della
Ferrari in Sicilia, gli dissi che saremmo andati a fare dei giri anche
all’Autodromo di Pergusa. Concordammo insieme a Todt che avremmo fatto pochi
giri, al massimo 8 perché eravamo certi di non aver trovato tanto pubblico.
Invece quell’evento fu incredibile e da pochi giri, Schumi si trovò in un bagno
di folla, così dagli 8 giri previsti, ne fece 22 divertendosi e divertendo il
pubblico. Ancora grazie ancora a voi, grazie Sicilia e grazie Taormina. Spero
di tornare presto”.</p></span><p></p>
<p style="background: white; margin-bottom: 24.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 24pt; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il
premio Vaccarella è stato consegnato anche a Ferrari in riconoscimento del
successo alla 24 Ore di Le Mans per l’equipaggio della AF Corse composto dal
trio Pier Guidi, Giovinazzi e Calado. “Le Mans - ha detto Giovinazzi - è la
gara che tutti i piloti vorrebbero vincere. Il risultato di quest'anno ci rende
super orgogliosi grazie ad un’ottima squadra e un team giovane. Abbiamo un
mondiale molto impegnativo e ci aspettiamo di portare sempre in auge la Ferrari
e l’Italia nel mondo”.<o:p></o:p></span></p><p style="background: white; margin-bottom: 24.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 24pt; text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKm7F5j30XqJUg6GBOib1hkpbBknwU-zymiWD5VH9pebc9DcndFTxYjFddFfQWaJ6saFb9B2oLYiZLeRflquCKTCv7UscPCKspTAs8d38rkdTe4RscLFtPtRGVl-bNfoujAWIzy7WS2S2sN_1XvE4n8xoLByYWaF7NHci-mcQi2riHLT9X1t8eU9LOw9E/s500/aci%20taormina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="500" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKm7F5j30XqJUg6GBOib1hkpbBknwU-zymiWD5VH9pebc9DcndFTxYjFddFfQWaJ6saFb9B2oLYiZLeRflquCKTCv7UscPCKspTAs8d38rkdTe4RscLFtPtRGVl-bNfoujAWIzy7WS2S2sN_1XvE4n8xoLByYWaF7NHci-mcQi2riHLT9X1t8eU9LOw9E/w400-h266/aci%20taormina.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><p style="background: white; margin-bottom: 24.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 24pt; text-align: justify;">“Si
è conclusa oggi questa bellissima kermesse siciliana - ha chiuso il presidente
di Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani - che ha visto in questa
seconda giornata sfilare i Campioni Italiani Assoluti delle varie discipline
del motorsport tricolore. Nonostante la stagione stia iniziando, i nostri
campioni hanno risposto in massa all’invito di ACI per celebrare la chiusura di
una stagione esaltante e l’inizio di un 2024 che ci auguriamo essere di grande
interesse e passione. Il 2023 ha consacrato Automobile Club d’Italia come la
federazione più importante a livello internazionale e la conferma di questo
primato sarà l’obiettivo principale di questa stagione 2024”.</p></span><p></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-70645330188550328542024-02-19T15:37:00.001+01:002024-02-20T16:43:32.533+01:00WEC 2024, COUNTDOWN ANCHE PER L'HYPERCAR FERRARI 499P<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEWh_TPsxeiLgqKiBSqj9shTzYpzJ-ErVsmo8T45w68LdziO8bxji-v82MF5RJq6FevfeiY0KxskmcO0TvTunGur9HTrzzffOPmkeaatWLb9m-gk9VbARqvoqXYQK2H76EqMbvfaNw9wXseuqvd7h_6MCQtmgUCAa6jrOfSkWsvdlpTG5vRvl4r_E-pHs/s990/ferrari-499p-2024.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="990" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEWh_TPsxeiLgqKiBSqj9shTzYpzJ-ErVsmo8T45w68LdziO8bxji-v82MF5RJq6FevfeiY0KxskmcO0TvTunGur9HTrzzffOPmkeaatWLb9m-gk9VbARqvoqXYQK2H76EqMbvfaNw9wXseuqvd7h_6MCQtmgUCAa6jrOfSkWsvdlpTG5vRvl4r_E-pHs/w400-h266/ferrari-499p-2024.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p><p style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>(19/2/2024) – </i>Dopo
la F1, il <b>WEC</b>.<i> </i>La <b>Ferrari </b>svela le sue armi <b>2024</b> ed è stata quindi la volta
della nuova livrea <b>hypercar 499P,</b> una vettura che è già storia di Maranello
dopo la clamorosa affermazione della edizione del Centenario della<b> 24 Ore di Le
Mans</b>. La stagione 2024 scatterà con la prima gara sabato 2 marzo, in Qatar, -
in concomitanza con il GP del Barhain - che avrà protagonista la squadra
Ferrari – AF Corse con le vetture numero 50 e 51 (quest’anno affiancata dalla “privata”
sempre by Amato Ferrari e con Kubica al volante). Ma prima, prologo collettivo
sempre a Lusail il 24 e 25 febbraio.<span style="color: #303030;"><o:p></o:p></span></span></p><p style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUDaBUmJvQfmWhMNtdDEp_Qr96LIdkwSykvWErv6nBbGJpPfuiXBNti2qAqRX5_J1Zm8IOv8vhWFYHpf8M6A3_X0WYwgXa2W27o56Se3kclY_-eD3f5j8JzdfWu8pppPl2ah5pu8c0OEBOdptMQ1l_FC8wmR7bZZzqjt7DS67cK10kx2n_rRm9GIt7Bbo/s1200/ferrari-499p-2024-post.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUDaBUmJvQfmWhMNtdDEp_Qr96LIdkwSykvWErv6nBbGJpPfuiXBNti2qAqRX5_J1Zm8IOv8vhWFYHpf8M6A3_X0WYwgXa2W27o56Se3kclY_-eD3f5j8JzdfWu8pppPl2ah5pu8c0OEBOdptMQ1l_FC8wmR7bZZzqjt7DS67cK10kx2n_rRm9GIt7Bbo/w400-h266/ferrari-499p-2024-post.jpg" width="400" /></a></span></div><p></p><p style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il team Ferrari – AF Corse
si presenta al via della stagione 2024 con le 499P numero 50 e 51 affidate,
come nella precedente annata, agli equipaggi formati rispettivamente da Antonio
Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen; Alessandro Pier Guidi, James Calado,
Antonio Giovinazzi. L’obiettivo, dopo il colpo grosso di Le Mans, è
detronizzare la Toyota dal vertice ma si dovrà fare attenzione alle new entry
Lamborghini, Alpine e BMW e scusate se è poco. Via, come detto, il 2 marzo con
la 1812 Km del Qatar che per la prima volta nella storia del Lusail International
Circuit ospiterà il Mondiale endurance. A seguire il calendario del FIA WEC
includerà la 6 Ore di Imola (Italia; 21 aprile), la 6 Ore di Spa-Francorchamps
(Belgio; 11 maggio), la 24 Ore di Le Mans (Francia; 15-16 giugno), la 6 Ore di
São Paulo (Brasile: 14 luglio), la Lone Star Le Mans al Circuit of the Americas
– COTA (USA; 1 settembre); la 6 Ore del Fuji (Giappone; 15 settembre); la 8 Ore
del Bahrain (2 novembre).<o:p></o:p></span></p>
<p style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dicevo della nuova livrea.
Sul corpo della vettura prevale un rosso racing studiato ad hoc per la nuova
stagione, dal tono intenso e profondo, abbinato al Giallo Modena, quest’ultimo
già ammirato sulla livrea del 2023. Il rosso della Ferrari 499P per l’imminente
stagione agonistica rielabora quello già visto sulla monoposto F2007 con quale
la Scuderia Ferrari affrontò il campionato di Formula 1 2007 vincendo tra l’altro
con Raikkonen – ultimo alloro piloti bella massima formula - ma rispetto
all’originale introduce elementi di novità: il risultato per la Hypercar è una
versione lucida che meglio si adatta alle esigenze di visibilità della vettura
in gare che, spesso, si svolgono anche in condizioni di scarsa visibilità e in
notturna. <o:p></o:p></span></p>
<p style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nuovo rispetto alla
precedente annata è anche lo schema compositivo studiato per le due 499P numero
50 e 51 che saranno affidate in gara a sei piloti ufficiali della Casa di
Maranello. L’obiettivo principale è quello di esaltare il corpo della vettura e
l’abitacolo con due blocchi di colore sfalsati, che creano un ritmo compositivo
fluido, e con un design che, mescolando le due tonalità indicate, sappia
esaltare linee e tridimensionalità delle geometrie. <span style="letter-spacing: 0.1pt;">Aspetti ben evidenti osservando lateralmente la
Hypercar: il Giallo Modena “abbraccia” per intero l’abitacolo, sottolineandone
la centralità da un punto di vista fisico e simbolico, mentre linee, stilemi
grafici inediti e bande orizzontali del medesimo colore contribuiscono a
enfatizzare il concetto di dinamismo e velocità espandendosi sia nella parte
bassa del bodywork – in prossimità dei passaruota posteriori – sia sulla parte
sommitale della pinna centrale, sia all’interno delle piastre di chiusura
dell’ala posteriore. </span></span><o:p></o:p></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-29310139097260146872024-02-16T10:50:00.002+01:002024-02-16T10:50:29.678+01:00RED BULL RB20, NEWEY NON VUOLE FARE PRIGIONIERI<p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIHDAamQ8Vhf_okOd0hP8vChMifc012C51ARBuiImxz75Epw0JmUqgYPf7LLbDJL-2tJTsp674n6xuTY6nxmlG-b6Y2LfR2gYPrrHPm8C3ojgvF1818vlq_Z_5Y_uU0DsaWUrk-XnqFfj38e2n1XTLKVEsjs4cClEk3IdjHqXtHmRFUpgY58OXDLBu98I/s990/red-bull-rb20-3-4%20ok.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="990" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIHDAamQ8Vhf_okOd0hP8vChMifc012C51ARBuiImxz75Epw0JmUqgYPf7LLbDJL-2tJTsp674n6xuTY6nxmlG-b6Y2LfR2gYPrrHPm8C3ojgvF1818vlq_Z_5Y_uU0DsaWUrk-XnqFfj38e2n1XTLKVEsjs4cClEk3IdjHqXtHmRFUpgY58OXDLBu98I/w400-h266/red-bull-rb20-3-4%20ok.jpg" width="400" /></a></span></div><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%;"><span style="background: white; color: #30313c; line-height: 150%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(16/2/2024)
– Con la <b>presentazione</b> ieri della <b>Red Bull RB20</b>, sono dunque caduti tutti i
veli sulle nuove <b>F1 del 2024</b>. Ancora poco e, dal <b>21 al 23 febbraio</b> in <b>Barhein</b> –
i soli tre vergognosi giorni di <b>test</b> collettivi – proclami e promesse lasceranno
spazio all’unico vero giudice: il cronometro. I campioni del mondo in carica
hanno stupito: la RB20 si presenta estrema e raffinata. Non una semplice
evoluzione, ma un deciso passo in avanti. Quanto, lo vedremo. Sulla carta c’è
da sperare (per gli altri) che Newey abbia ecceduto un po’ come fece Colin
Chapman con la Lotus 80 ma ora è inutile ogni previsione. Piuttosto, a Milton
Keynes tengono banco due questioni potenzialmente corrosive. Una è l’indagine
in corso sul Team Principal Chris Horner, sotto accusa per non meglio precisati
comportamenti interni inappropriati, ma che regolarmente sotto i riflettori in
sede di presentazione ha dichiarato di respingere ogni addebito (secondo
Ecclestone sarebbe in corso una manovra per allontanarlo). L’altra questione
riguarda Perez, in scadenza di contratto ma subito sotto esame dopo lo scarso
rendimento del 2023. Da quelle parti hanno già dimostrato di non avere alcuna
remora nel sostituire in corsa chi non rende e Ricciardo e Liam Lawson fremono
come non mai. Ma ecco le dichiarazioni.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%;"><span style="background: white; color: #30313c; line-height: 150%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5pLVBNRSvddBjubaPv8mS2m_47PORdhC7503iuLVN6qaLPIu35fUbSB7GWmx4V674jwXn83__Jv72-GWqP54nGn9q9ayE2OS5OaybcT4Rl41kn0NSgOffGdMSz-X-SzAi7lmqTAvEgtyT4B5dw0dTz88TuLZbWx2wlwUCToFPvfq71KtL0qN9oZELaIE/s990/red-bull-rb20-front.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="990" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5pLVBNRSvddBjubaPv8mS2m_47PORdhC7503iuLVN6qaLPIu35fUbSB7GWmx4V674jwXn83__Jv72-GWqP54nGn9q9ayE2OS5OaybcT4Rl41kn0NSgOffGdMSz-X-SzAi7lmqTAvEgtyT4B5dw0dTz88TuLZbWx2wlwUCToFPvfq71KtL0qN9oZELaIE/w400-h266/red-bull-rb20-front.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; line-height: 150%;"><b>NEWEY
</b>– </span><em style="background-color: transparent;"><span style="border: 1pt solid rgb(229, 231, 235); color: black; line-height: 150%; padding: 0cm;">“Sulla macchina del 2024 ci sono miglioramenti in tutte le aree. Vedremo
se sarà abbastanza, ma noi dobbiamo continuare a spingere anche se la RB19 è
stata una sorpresa totale in termini di prestazione. Si trattava di
una evoluzione del 2022, quando ritenevamo che dopo alcune affermazioni di Mercedes
e Ferrari la competizione fosse ancora molto serrata. Abbiamo agito sulle
nostre debolezze e a metà stagione è stato chiaro che avevamo una marcia in più
sulla concorrenza”.</span></em></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 150%;"><span style="line-height: 150%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>VERSTAPPEN </b>- <span style="background: white; color: black;">“</span><em style="--tw-border-spacing-x: 0; --tw-border-spacing-y: 0; --tw-ring-color: rgba(59,130,246,0.5); --tw-ring-offset-color: #fff; --tw-ring-offset-shadow: 0 0 transparent; --tw-ring-offset-width: 0px; --tw-ring-shadow: 0 0 transparent; --tw-rotate: 0; --tw-scale-x: 1; --tw-scale-y: 1; --tw-scroll-snap-strictness: proximity; --tw-shadow-colored: 0 0 transparent; --tw-shadow: 0 0 transparent; --tw-skew-x: 0; --tw-skew-y: 0; --tw-translate-x: 0; --tw-translate-y: 0; -webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="border: 1pt solid rgb(229, 231, 235); padding: 0cm;">Siamo tutti molto orgogliosi
dei risultati ottenuti la scorsa stagione e di questa vettura, in termini di
sviluppo. La motivazione è forte e non vediamo l’ora di iniziare la stagione sperando
di ricominciare a lottare per le vittorie. Io cercherò di fare del mio meglio,
ma dipende da molte cose che devono combinarsi ed inoltre gli altri stanno
imparando sempre di più. Quindi solo il tempo ci dirà quanto saremo veloci</span></em><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">“. </span><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 150%;"><span style="background: white; color: #30313c; line-height: 150%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>PEREZ</b>
- "<i>La RB 20 rappresenta un
cambiamento che dimostra la fame che c'è in questa squadra. L'anno scorso
abbiamo avuto una macchina talmente dominante che non immaginavo una simile
modifica del concept. Quindi credo che l’averlo fatto sia stato davvero
coraggioso da parte della Red Bull</i>”.</span></span><o:p></o:p></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-7100883891132441972024-02-15T16:49:00.008+01:002024-02-20T16:42:26.979+01:00HAPPY BIRTHDAY / ALEXANDER WURZ 50 ANNI<p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIpEBTQhdsX-d6RJvhkudDJrLR0zFRJtRzihYPesGqRzz392v6AFnCkLqjRETT8IO5kZPoRNmQZoQ4a5kC2UJadLLcq7MvsCRmimjOw9rnZdQVIdBNLCYQSyjGctfJlkdY6-6EFcE4cJTypJNsj0aHisuVV9YOKSTqjUCnzXZUElYBGsnPQCzRg4yUS9Y/s782/wurz%2050%20alex.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="723" data-original-width="782" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIpEBTQhdsX-d6RJvhkudDJrLR0zFRJtRzihYPesGqRzz392v6AFnCkLqjRETT8IO5kZPoRNmQZoQ4a5kC2UJadLLcq7MvsCRmimjOw9rnZdQVIdBNLCYQSyjGctfJlkdY6-6EFcE4cJTypJNsj0aHisuVV9YOKSTqjUCnzXZUElYBGsnPQCzRg4yUS9Y/s320/wurz%2050%20alex.jpg" width="320" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(15/2/2024) –
Compie oggi <b>50 anni Alexander Wurz, austriaco</b> per sette anni in <b>Formula 1 </b>ma ben
lungi dal ripercorrere le orme di suoi illustri connazionali, per quanto non siano
mancate alcune soddisfazioni. La più grande, però, l’ha vissuta con le ruote coperte
vincendo niente meno che due volte la 24 Ore di Le Mans del 1996 e nel 2009. Oggi
è presidente della GPDA – Grand Prix Driver Association e quindi è ancora nell’ambiente,
facendo da interprete e rappresentante delle istanze degli ex colleghi nei
confronti dei “decisori” sulle dinamiche del Circus. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixRqAQ99VxervGtl13HWdqKNMRkwgtUPtjVoTuo2PQXge5zdrha3mgAPmRjw7RgggzeqNruuTA0R5Gm2RoGX5BhC0ONSidz1CkvblZ0eojAu_ZCJv0gO3383wZurPW82es1aw2siFrxR-l7CmBpzIiA4-0YtGbAS2klvpI5N5ZsVj770t7JRCxUACUBpE/s1024/wurz%20benetton.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="709" data-original-width="1024" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixRqAQ99VxervGtl13HWdqKNMRkwgtUPtjVoTuo2PQXge5zdrha3mgAPmRjw7RgggzeqNruuTA0R5Gm2RoGX5BhC0ONSidz1CkvblZ0eojAu_ZCJv0gO3383wZurPW82es1aw2siFrxR-l7CmBpzIiA4-0YtGbAS2klvpI5N5ZsVj770t7JRCxUACUBpE/w400-h278/wurz%20benetton.jpg" width="400" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Mentre nel
1993 Alain Prost si ritirava dalla F1, il giovane Wurz si lanciava grazie alla
vittoria del campionato nazionale di F3. Ma la strada verso la massima formula
non fu liscia, tanto che prima si diede alle vetture Sport e poi, il più giovane a
riuscirci, vinse la prima 24 Ore con la Porsche del Team Joest. Su questo
abbrivio, eccolo divenire nel 1997 pilota collaudatore della Benetton dove sostituì
il connazionale Berger – assente dopo un’operazione alla quale si dovette
sottoporre – e salì sul podio, terzo, in Inghilterra. Tanto bastò a Briatore
per confermarlo titolare per le due successive stagioni costellate da parecchi
piazzamenti anche se l’arrivo di Fisichella nel 1999 lo mise in ombra rispetto
al manico romano. Situazione che, nel 2000, portò alla fine del rapporto fattosi teso
(al suo posto arriverà Button che in seguito Briatore definirà un “paracarro”).
Non gli rimase, però, che un posto da terzo pilota alla Mc Laren con la quale
ebbe occasione di tornare in gara solo nel 2005 quando a Imola sostituì Montoya
e, grazie alla squalifica della BAR di Button, ereditò il terzo posto, secondo
podio della sua carriera. Dal 2006 fu terzo pilota alla Williams, dove divenne
titolare dalla stagione successiva con la chicca del nuovo podio in Canada. Ma niente
di più e, senza nemmeno disputare l’ultima gara, annunciò il ritiro dalla F1.
In realtà, dal 2008 viene designato pilota di sviluppo della Honda che però
abbandonò improvvisamente la scena a fine anno, lasciando campo libero alla
Brown GP della quale Wurz fu, ancora, terzo pilota tra varie traversie in
relazione al suo ingaggio.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nel
frattempo, era tornato sui suoi passi iniziali, entrando a far parte dello
squadrone endurance della Peugeot con la quale, in equipaggio con Marc Genè e David
Brabham, vinse ancora la 24 Ore di Le Mans e anche, nel 2010, la 12 Ore di
Sebring. Divenne quindi pilota Toyota raccogliendo infine gli ultimi allori di una buona
carriera.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHJlPmK-vkDiDOtsGws81HiSnCOiWy11Ko6NWVB29BAhwlLsgGpCfa0CAnPW1sROuD9dZfOUe7rZztRPV9oe5uo4S8zydYxCW-tdqHb7UmvFI6mMrhMqBmW8swoBdG-Nv_TY-8aFe1utN93KH4otBCmdBrgkpiDTmqODFPoc0qTRUp2sZOwMjQWmv52nI/s275/wurz%20le%20mans%20peugeot.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="275" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHJlPmK-vkDiDOtsGws81HiSnCOiWy11Ko6NWVB29BAhwlLsgGpCfa0CAnPW1sROuD9dZfOUe7rZztRPV9oe5uo4S8zydYxCW-tdqHb7UmvFI6mMrhMqBmW8swoBdG-Nv_TY-8aFe1utN93KH4otBCmdBrgkpiDTmqODFPoc0qTRUp2sZOwMjQWmv52nI/w400-h266/wurz%20le%20mans%20peugeot.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-81752547519443366702024-02-14T13:52:00.003+01:002024-02-14T13:52:35.962+01:00MERCEDES AMG W15, L'ULTIMA DI HAMILTON<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQQs20TzlXe_Fz2ADkNqpLk67qvuVXW5p1hu9in4OvJ1W9-k2jtB8DZQOH7v5Yza_0_eobu-QRzDakO7y97J3gI0o5QKu7VpCT0bUDA7wGUS5Fs-p4hvxMXtpw3kUewJZYn8-0QVkd6ivNd25MNEEkTm1jT_U3MgBq9AGFrX-BdlqYMZPz5AEBasSHghQ/s990/mercedes-W15-lat%203-4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="662" data-original-width="990" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQQs20TzlXe_Fz2ADkNqpLk67qvuVXW5p1hu9in4OvJ1W9-k2jtB8DZQOH7v5Yza_0_eobu-QRzDakO7y97J3gI0o5QKu7VpCT0bUDA7wGUS5Fs-p4hvxMXtpw3kUewJZYn8-0QVkd6ivNd25MNEEkTm1jT_U3MgBq9AGFrX-BdlqYMZPz5AEBasSHghQ/w400-h268/mercedes-W15-lat%203-4.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 21.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="background: white; color: #333333;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(14/2/2024) – Subito in pista a Silverstone
anche la <b>nuova Mercedes AMG W15 </b>dalla <b>livrea</b> black e silver.<i> </i>Tanti i motivi per affrontare la stagione 2024
con sobrio ottimismo. Dopo due anni di purgatorio e con il DT Allison
investito pienamente della direzione di marcia, a Brackley l’intenzione è
quella di tornare al top. Per quanto le fiancate, ormai, abbiano definitivamente abbandonato
la precedente e deludente configurazione, Allison non le ha mai considerate, da
sole, la fonte di tutti i guai e ha lavorato moltissimo sul fondo. Sarà comunque l’ultima
volta con <b>Lewis Hamilton</b> che ha scelto di chiudere in Ferrari e la prima con Russell che <b>Toto Wolff </b>ha incoronato come pilota del futuro (anche se magari un pensierino ad
Alonso lo sta facendo, vedi incontro con Briatore) ma che dovrà far dimenticare
un 2023 non dei migliori dal punto di vista personale. Dichiarazioni.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 21.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="background: white; color: #333333;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwP47H0jwnjPCqVw4Qev_K2iv6NykpLLmCgHZ3X7MOa0O0tkjDCLYcNDt639pwK-fKGD9-Iro6_YJGeZJHfcE8xveQ-rNraowgIxKeYJf1qjOaKPeQwxsdK9eZfE-a94lWbaVpYeD4j5JBM9Y8DzZRgw8On97DxsR0JC-XY1Hh9WR1O4iRnNx1RViu2Aw/s990/Mercedes-W15-front.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="990" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwP47H0jwnjPCqVw4Qev_K2iv6NykpLLmCgHZ3X7MOa0O0tkjDCLYcNDt639pwK-fKGD9-Iro6_YJGeZJHfcE8xveQ-rNraowgIxKeYJf1qjOaKPeQwxsdK9eZfE-a94lWbaVpYeD4j5JBM9Y8DzZRgw8On97DxsR0JC-XY1Hh9WR1O4iRnNx1RViu2Aw/w400-h266/Mercedes-W15-front.jpg" width="400" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 21.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #333333;">TOTO WOLFF</span></b><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #333333;"> - “<i>Sappiamo che abbiamo una montagna da
scalare, non ci sono miracoli in questo sport”, ma la nostra ambizione e
determinazione sono forti. Da quando è stato tracciato questo nuovo corso, lo
sviluppo è progredito bene. Avevamo diversi elementi nella nostra lista di
priorità per questa vettura. Vedremo presto se avremo fatto il passo a cui
puntavamo e conosceremo il divario che intendiamo colmare. </i></span><i><span style="color: #333333;">Credo che i due anni precedenti siano stati necessari
per riadattarci, ricalibrarci e reinventarci in alcune aree. Questo approccio
root-and-branch non è mai facile. Ma abbiamo fatto progressi e non vediamo
l'ora di fare il passo successivo con il W15. Non sarà un percorso lineare, ma
quando inciampiamo ci rialzeremo e continueremo a salire</span></i><span style="color: #333333;">”.</span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 21.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #333333;">JAMES ALLISON</span></b><span style="color: #333333;"> - “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Una nuova vettura consente al team di
apportare modifiche più grandi che non sarebbero possibili durante la stagione.
Sono decisioni prese durante l’estate precedente. Queste modifiche includono un
nuovo telaio e una nuova scatola del cambio. Dal punto di vista aerodinamico,
come sempre, l’attenzione è stata rivolta all’efficienza. La ricerca infinita
per trovare più carico aerodinamico con meno resistenza e consegnarlo in pista
in modo da integrare la funzione delle sospensioni e degli pneumatici. Abbiamo
lavorato duramente per garantire che entrambi gli assi, ma in particolare quello
posteriore, mantenessero un migliore controllo dello pneumatico rispetto al
W14. C’è stato anche un po’ di lavoro di pulizia nelle aree in cui avevamo
margini di miglioramento, incluso l’effetto DRS e le prestazioni del pit stop. Con
l’attuale generazione di auto, l’’efficacia o meno di un’auto dipende da quanto
bene il fondo può comportarsi aerodinamicamente”.</i><o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 21.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #333333;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEl6VYYAwu0N_gMZXmC4hRMiAJVg98sZrCHO7D8eJ4l7Ny28ZlR6Ykc0-I7gHSDAb7_aN1ltZR5CAivB8SLkZ5l2BABXjs226j8-AKeYIRc_YGbd0E1BtAxARAF9Sj5td2lVeQ4zDgtQxxGc8h904SAF457E2T21wtHfXUZPYNjPUc05os5wDx4zx5H1M/s990/Mercedes-W15-post.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="990" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEl6VYYAwu0N_gMZXmC4hRMiAJVg98sZrCHO7D8eJ4l7Ny28ZlR6Ykc0-I7gHSDAb7_aN1ltZR5CAivB8SLkZ5l2BABXjs226j8-AKeYIRc_YGbd0E1BtAxARAF9Sj5td2lVeQ4zDgtQxxGc8h904SAF457E2T21wtHfXUZPYNjPUc05os5wDx4zx5H1M/w400-h266/Mercedes-W15-post.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: #333333;"><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 21pt; margin-bottom: 0.0001pt;"><b style="font-weight: bold;">HAMILTON</b><b> - </b>"<i>Gli insegnamenti degli ultimi due anni ci
hanno aiutato a trovare la nostra stella polare. Sarà ancora un lavoro in
corso, ma affronteremo qualunque sfida si presenti a testa alta, con la mente
aperta, lavorando diligentemente. Se non ti senti a tuo agio con la macchina,
non sei in grado di ottenere il massimo delle prestazioni. Un’auto più stabile
e più prevedibile ci consentirà di estrarre il potenziale non solo dall’auto,
ma da noi stessi come piloti. Siamo tutti super motivati per il prossimo anno
e daremo tutto ciò che abbiamo nel viaggio che ci aspetta</i>”.</p></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 21.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b><span style="color: #333333;">RUSSELL</span></b><span style="color: #333333;"> - "<i>Abbiamo imparato e siamo cresciuti come squadra
nelle ultime due stagioni. Non è stata una navigazione facile, ma credo davvero
che il viaggio che abbiamo intrapreso ci renderà più forti nel lungo periodo. Abbiamo
fatto progressi con alcune delle caratteristiche più sgradevoli del W14 durante
lo scorso anno. Ma avevamo ancora una finestra operativa ristretta e, una volta
fuori da quella finestra, la macchina era difficile da guidare. Se possiamo
continuare ad ampliare la finestra operativa della vettura, ciò ci darà fiducia
come piloti e da lì il tempo sul giro sarà più facile da trovare</i>”.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 21.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHBJlQ831Sn4hnsFMIQWnp6b8-CdLXXUYEe0NFGPGmdxKnvkf7R7fPuhGOLY7j9ScD4-cRoi6xCBRabPRthbaY_XCeZ9tI46lkJGy7GBCwzMR60DOsxO8CMe6xKp_PZl5EEjapm5s-ln3qh6y7dWQDFiYWnZE45q8n8KLaTC66W_FKeX_Saqv9wz2i_hg/s990/Mercedes-W15-2024-orizz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="990" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHBJlQ831Sn4hnsFMIQWnp6b8-CdLXXUYEe0NFGPGmdxKnvkf7R7fPuhGOLY7j9ScD4-cRoi6xCBRabPRthbaY_XCeZ9tI46lkJGy7GBCwzMR60DOsxO8CMe6xKp_PZl5EEjapm5s-ln3qh6y7dWQDFiYWnZE45q8n8KLaTC66W_FKeX_Saqv9wz2i_hg/w400-h266/Mercedes-W15-2024-orizz.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /><span style="color: #333333;"><br /></span></span><p></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-63139147365025151802024-02-14T13:34:00.004+01:002024-02-14T13:34:32.087+01:00NUOVA MC LAREN MCL38, AVANTI CON FIDUCIA<p class="MsoNormal" style="line-height: 150%;"></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHq4QO_zv1ydxkGce77XC28nW3ueDeJKcjduj0KSlzh0y8cwtRGTVvwuHsf1t-u3l9CDu54iiMygXFQum8gyVf-mtjmnaYWQdi94lndm7umXohN7CFXtekt_0f59Y2lcCJwdCndcg2jbq1wVCeSBBgPk4ezi6BIbaWDktvTIPYoTGgRvq50vzpvjHqKCc/s990/mcLaren-MCL38-2024.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="662" data-original-width="990" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHq4QO_zv1ydxkGce77XC28nW3ueDeJKcjduj0KSlzh0y8cwtRGTVvwuHsf1t-u3l9CDu54iiMygXFQum8gyVf-mtjmnaYWQdi94lndm7umXohN7CFXtekt_0f59Y2lcCJwdCndcg2jbq1wVCeSBBgPk4ezi6BIbaWDktvTIPYoTGgRvq50vzpvjHqKCc/w400-h268/mcLaren-MCL38-2024.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14pt;"><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="font-size: 14pt;">(14/2/2024) - La livrea
era già stata resa nota, oggi è stata svelata la <b>nuova Mc Laren MCL38,</b> la
papaya tutta frutto delle scelte e della direzione impressa dal Team principal
<b>Andrea Stella</b>, l'anno scorso entrato nel ruolo a giochi avanzati. Come per
Vasseur, dunque. E anche in casa Mc Laren si guarda avanti con fiducia, anche
se sono già stati annunciati lavori di sviluppo per implementare a breve e
ulteriormente la vettura con un primo step innovativo. L'ottimismo deriva dalla
capacità ampiamente denotata lo scorso anno di essere in grado di evolversi
rapidamente e bene: ricordiamo tutti, per esempio, il testa-a-testa tra Norris e Verstappen a Silverstone. ma ci sono state altre soddisfazioni (podi) anche con
il rookie Piastri, quest'anno ancora più determinato. L'input è quello
affermato da Zack Brown: "Costruire sui progressi del 2023". Ecco le
dichiarazioni degli altri protagonisti.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfWSoRnCtcxkLQrmYxXFhANkKt1xtPxDleiVz2Xjz_OatgRPOEJecsL7NcQ0Jmq6uwCyrx3V0xS9Dzo4ukcu5FD3Grn8Hz-Ki-Bb-59cBjlVum42z00HNpdgbc1v2WnQuoSTOTw6Ee80PoLAePv12gHtv-Nafqq1iiJ-AS29Q6CtrNYl_K86yA_-xoO1Q/s1146/mc%20laren%203-4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="645" data-original-width="1146" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfWSoRnCtcxkLQrmYxXFhANkKt1xtPxDleiVz2Xjz_OatgRPOEJecsL7NcQ0Jmq6uwCyrx3V0xS9Dzo4ukcu5FD3Grn8Hz-Ki-Bb-59cBjlVum42z00HNpdgbc1v2WnQuoSTOTw6Ee80PoLAePv12gHtv-Nafqq1iiJ-AS29Q6CtrNYl_K86yA_-xoO1Q/w400-h225/mc%20laren%203-4.jpg" width="400" /></a></div><p></p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><b><span style="background: white; border: solid #E5E7EB 1.0pt; color: black; font-family: "Georgia",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; padding: 0cm;">ANDREA STELLA, TP</span></b><i><span style="background: white; border: solid #E5E7EB 1.0pt; color: black; font-family: "Georgia",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; padding: 0cm;"> – “Continuiamo a spingere in avanti e a fare tesoro del lavoro
svolto per tornare in prima fila cercando di sfruttare lo slancio della
scorsa stagione tenuto conto che ora abbiamo tutto a posto in fatto di
infrastrutture, persone e cultura del lavoro. Dobbiamo comunque
essere realistici e consapevoli che ogni squadra avrà fatto
progressi. Siamo fiduciosi di poter partire subito con il piede giusto, ma
sappiamo che abbiamo ancora importanti compiti da svolgere prima dell’inizio
della stagione. Ci sono diverse innovazioni sulla vettura, ma non tutte le aree
che vogliamo affrontare sono state completate per la nostra vettura di lancio
ed è già in corso il nostro sviluppo stagionale.</span></i><span style="color: black; font-family: "Georgia",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><b><span style="border: solid #E5E7EB 1.0pt; color: black; font-family: "Georgia",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; padding: 0cm;">LANDO NORRIS <i>– “</i></span></b><i><span style="border: solid #E5E7EB 1.0pt; color: black; font-family: "Georgia",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; padding: 0cm;">Ho
piena fiducia nella squadra e nei futuri progressi, dopo la svolta della
scorsa stagione. Il vero banco di prova arriverà nei test in vista del Gran
Premio del Bahrein. Nelle ultime settimane ho lavorato molto al simulatore con
il mio team di ingegneri per assicurarci di essere completamente preparati in
vista della prossima settimana. Ringrazio tutti gli i componenti del team, in
pista e in fabbrica, per il lavoro svolto per portarci a questo punto. Non vedo
l’ora di andare in Bahrain e tornare a gareggiare”</span></i><span style="color: black; font-family: "Georgia",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><b><span style="border: solid #E5E7EB 1.0pt; color: black; font-family: "Georgia",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; padding: 0cm;">OSCAR PIASTRI </span></b><i><span style="border: solid #E5E7EB 1.0pt; color: black; font-family: "Georgia",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; padding: 0cm;">-
“Sono davvero entusiasta di dare il via alla mia seconda stagione in F1. Non
sapremo a che punto siamo in termini di competitività fino a quando non
correremo in Bahrain, ma<b> </b>ci siamo preparati al meglio trascorrendo
molto tempo al simulatore a stretto contatto con tutti coloro che hanno
progettato, costruito e gestiranno la vettura per assicurarci di essere pronti
a partire forte. L’anno è pieno di impegni ma non vedo l’ora che arrivino le
prossime settimane e intanto ringrazio vivamente il team per tutto quello che
ha fatto finora per prepararci a questa stagione”.</span></i><span style="color: black; font-family: "Georgia",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><i></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxSBfO3vl8nHHyBdKBbZYuQyxDuUyfHd5b3Vzc01Nazky6MEV3XgK7ahP3RllpI2p3AqgtcZqWTMUoe2K5ic4aurCiIShRj5gFsfsulrg-gooPL1GklBApkOnS62p5qls7GJN0DMEIZ7r4XNfVQ4YodvOB4ETzLOZVzK5d0SCxibOV0d1rgGuYn7RchsI/s990/2024-mclaren-lat.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="662" data-original-width="990" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxSBfO3vl8nHHyBdKBbZYuQyxDuUyfHd5b3Vzc01Nazky6MEV3XgK7ahP3RllpI2p3AqgtcZqWTMUoe2K5ic4aurCiIShRj5gFsfsulrg-gooPL1GklBApkOnS62p5qls7GJN0DMEIZ7r4XNfVQ4YodvOB4ETzLOZVzK5d0SCxibOV0d1rgGuYn7RchsI/w400-h268/2024-mclaren-lat.jpg" width="400" /></a></i></div><i><br /><span style="border: solid #E5E7EB 1.0pt; color: black; font-family: "Georgia",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; padding: 0cm;"><br /></span></i><p></p><br /><p></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-3948200305715163592024-02-14T12:17:00.003+01:002024-02-29T16:57:12.191+01:00 A “RUOTE DA SOGNO” LA NUOVA FERRARI SF24 AI RAGGI X<p></p><table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" class="MsoNormalTable" style="background: white; border-collapse: collapse; mso-padding-alt: 0cm 0cm 0cm 0cm; mso-yfti-tbllook: 1184; width: 100%;"><tbody><tr style="mso-yfti-firstrow: yes; mso-yfti-irow: 0; mso-yfti-lastrow: yes;"><td style="padding: 0cm;">
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" class="MsoNormalTable" style="border-collapse: collapse; mso-padding-alt: 0cm 0cm 0cm 0cm; mso-yfti-tbllook: 1184; width: 100%;">
<tbody><tr style="height: 3.4pt; mso-yfti-firstrow: yes; mso-yfti-irow: 0; mso-yfti-lastrow: yes;">
<td style="height: 3.4pt; padding: 0cm 2.25pt;" valign="top">
<p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4i_vOBGJDVIZnidnrJiq6H5gC5tXczh7yJUE2EcmBf9CEmQhjWiuPe6fXxR2WbWdGyeJw0G6dCym4JyO_pb9WV5qa2j0_Nv8AxD46sJp4s28ikighmw3P2YfJFik0wChmb-y8mP5YcWTBpP11p0waPuibmnop2LYj2nr3UaYL6xWlUkpssIWICiS11bE/s4240/sf24%20a%20ruote%20da%20sogno%20parterre.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2832" data-original-width="4240" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4i_vOBGJDVIZnidnrJiq6H5gC5tXczh7yJUE2EcmBf9CEmQhjWiuPe6fXxR2WbWdGyeJw0G6dCym4JyO_pb9WV5qa2j0_Nv8AxD46sJp4s28ikighmw3P2YfJFik0wChmb-y8mP5YcWTBpP11p0waPuibmnop2LYj2nr3UaYL6xWlUkpssIWICiS11bE/w400-h268/sf24%20a%20ruote%20da%20sogno%20parterre.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="color: #050505; font-family: georgia; line-height: 150%;"><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><span style="line-height: 150%;">(</span><span style="line-height: 150%;">15/2/2024) - </span><span style="color: #1a1a1a; line-height: 150%;"> La <b>nuova Ferrari SF24</b>, seppur
con un <b>video</b>-short di 1’38”, si è svelata ed è subito scesa in <b>pista</b> a
Fiorano. Come avviene dal 2020, giornalisti e addetti ai lavori si sono
dati appuntamento a <b>Ruote da
Sogno</b>, il celebre atelier
motoristico della MotorValley, per seguire e commentare le prime
immagini e le altre notizie sul mondiale F1 che scatta il 2 marzo in
Bahrein. Al talk show condotto da Veronique Blasi hanno partecipato gli ex piloti di
F1 Arturo Merzario, Ivan Capelli, Mimmo Schiattarella e Mauro Baldi, l’Ing. Giancarlo Bruno già Ingegnere di pista di
grandi team e commentatore Tv e il noto giornalista Guido Schittone. Un simile parterre ha
prodotto interessanti pareri, eccoli!</span></span></p><p class="MsoNormal" style="font-size: x-large; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRLPuxxMkgVrd_ud2M_yNU5x1IR2F7mS3BkD1ngyIchaNAK49Eor8fbLDWsu-nlCQ7MV97zw5fmUChMhsI8S-H20QmD8cFztCqsK-kUFjDOxa_b74QFu6rJtpOAWV5er-37ZTrfxKaGMHKVsQ5RlMLCSc8yf2AHWxnn-LuGoKpofXVXpqySBrjbheGn7E/s2400/sf24%20a%20ruote%20da%20sogno%201.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="2400" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRLPuxxMkgVrd_ud2M_yNU5x1IR2F7mS3BkD1ngyIchaNAK49Eor8fbLDWsu-nlCQ7MV97zw5fmUChMhsI8S-H20QmD8cFztCqsK-kUFjDOxa_b74QFu6rJtpOAWV5er-37ZTrfxKaGMHKVsQ5RlMLCSc8yf2AHWxnn-LuGoKpofXVXpqySBrjbheGn7E/w400-h266/sf24%20a%20ruote%20da%20sogno%201.jpg" width="400" /></a></div><p style="font-size: x-large;"></p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #3b3f44;">Ha aperto il</span><b style="color: #3b3f44;"> </b><span style="color: #3b3f44;">talk show<b> l’Ing. Bruno</b></span><span style="color: #3b3f44;"> che
ha azzardato una prima valutazione: «</span><i style="color: #3b3f44;">Dalla
complessità degli spazi del fondo si capisce che è un progetto nuovo. Non
dimentichiamo che secondo le nuove regole questa è una monoposto che dovrà
durare per due stagioni e si intravede una scelta nuova</i><span style="color: #3b3f44;">».</span><b style="color: #3b3f44;"> Ivan
Capelli </b><span style="color: #3b3f44;">ha rilanciato</span><span style="color: #3b3f44;">: «</span><i style="color: #3b3f44;">Gli elementi di valutazione sono
veramente pochi, stupisce una scelta così asettica, basata su pochi
secondi, d’altra parte è quello che è successo anche con Aston Martin e
credo che la nuova linea di comunicazione sia questa. Noi siamo legati ad
una fase diversa dell’automobilismo, con budget e valori diversi, con oggi
la Ferrari ha sterzato decisamente verso il futuro, vedremo se dopo
l’annuncio di Hamilton ce ne saranno anche altri clamorosi nel settore
tecnico</i><span style="color: #3b3f44;">». </span><b style="color: #3b3f44;">Arturo Merzario </b><span style="color: #3b3f44;">ha un’idea chiara sulla chiamata di Hamilton</span><span style="color: #3b3f44;">: «</span><i style="color: #3b3f44;">Lewis è un sette volte Campione del
mondo ed è un grande professionista, ma credo che il vero valore aggiunto
sia quello che può dare la Ferrari a lui in termini di motivazioni e
tecnologia, piuttosto che viceversa. Sulla nuova macchina non mi esprimo,
non è possibile valutare niente da un breve videoclip. Una volta le presentazioni si chiamavano Conferenza
Stampa e venivano organizzate all’Hotel Real Fini o al Gatto Verde con
la presenza di tutti i migliori giornalisti, degli sponsor e degli
appassionati. Parteciparvi era un piacere e un onore perché il contatto
umano col Drake e la stampa ti dava carica per tutta la stagione</i><span style="color: #3b3f44;">». </span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #3b3f44; line-height: 150%;">Per<b> Mauro
Baldi </b>ex Alfa Romeo F1<b>:</b> «<i>L’idea di bloccare lo sviluppo fino al
2026 mi sembra molto buona perché va incontro all’esigenza di parificare il
livello tra i team. Oggi i 20
piloti in lizza sono tutti forti, ma il divario tecnico è
troppo alto. Ferrari crescerà, per Mercedes invece si apre il problema del
dopo Hamilton perché Russel si deve ancora dimostrare</i>». Ha
chiuso <b>Guido Schittone</b>: «<i>A
meno che non succedano cose sconvolgenti nel team RedBull Racing, per la
Ferrari questa è una ennesima stagione di transizione. Il progetto
Vasseur mi sembra in grado di
portare a Casa tre o quattro vittorie di GP ma non il mondiale. Poi
succede che la Ferrari vince il titolo e tutti mi diranno che non capisco
nulla di gare…</i>».</span><span style="color: #3b3f44; line-height: 150%;"> </span><span style="color: #3b3f44; line-height: 150%;">Tanti i presenti
al Press Day Ruote da Sogno, 52 giornalisti accreditati e
ospiti illustri come il critico eno-gastronomico<b> </b>Edoardo Raspelli. Con questo
appuntamento di cultura motoristica, Ruote da Sogno, fondata nel 2016 da Stefano Aleotti, si è
confermata quale punto di riferimento per collezionisti e appassionati
nella MotorValley.<b> </b></span></span></p>
</td>
</tr>
</tbody></table>
</td>
</tr>
</tbody></table><br /><p></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-55869826587287215892024-02-13T16:35:00.007+01:002024-02-15T16:50:45.664+01:00FERRARI, MISSIONE SF 24: TUTTE LE FOTO. MA ORA PAROLA SOLO ALLA PISTA<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMpoEUyFuuWrd_-X_HGb2Q994SYZXL60VXVh5UKHyFDf_QKMYN1ffP_HFtGxBeQNoMyVZgfuyAWy5x6vK7Gb90jvLrepyeFIC_fb-vGJsen9z9o2HLtoFaMEaUC1rj_pIkk9t5H6jauVfWo5FwQaU2uDE99uo8eQXiQV2QRDXtqA3kpAP5DPidQpbkrZ4/s647/SF24%20front%20alto.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="592" data-original-width="647" height="366" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMpoEUyFuuWrd_-X_HGb2Q994SYZXL60VXVh5UKHyFDf_QKMYN1ffP_HFtGxBeQNoMyVZgfuyAWy5x6vK7Gb90jvLrepyeFIC_fb-vGJsen9z9o2HLtoFaMEaUC1rj_pIkk9t5H6jauVfWo5FwQaU2uDE99uo8eQXiQV2QRDXtqA3kpAP5DPidQpbkrZ4/w400-h366/SF24%20front%20alto.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 18pt; margin-bottom: 18pt; mso-outline-level: 4;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: georgia;">(13/2/2024)
– <b>Presentazione</b> minimal della <b>nuova Ferrari SF-24</b>, speranze al…Max. Verstappen
permettendo. Possiamo riassumere così il lancio della Rossa di Maranello numero 70^ per la F1, che subito a prima vista ha dato l’impressione di una
evoluzione interessante e raffinata – e lo è al 95% come è stato anticipato –
anche se non estrema della monoposto purtroppo deludente dell’anno scorso ma
con semi di crescita da fine stagione. D’altronde si fa così, partendo da
concetti base precedenti e anche, inevitabilmente, da quelli della dominatrice
Red Bull. I piloti chiedevano una macchina “sincera”, guidabile, prevedibile e dolce
con gli pneumatici, mentre il motore soddisfaceva già abbastanza. La SF24 resta
di colore rosso cupo, ma ora è percorsa da strisce longitudinali gialle che non
si vedevano dal 1968, abbinate per la prima volta in assoluto al bianco. Il nero,
rispetto agli anni precedenti, è ora limitato al pavimento, ai bargeboard, a
parte dell'alettone e ad altre piccole aree. </span><span style="font-family: georgia;">Ma ecco le dichiarazioni del Team
principal, dei piloti e dei tecnici.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 18pt; margin-bottom: 18pt; mso-outline-level: 4;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit-C7N0Z6YZx-xY17ui0aw3Ia_Uobl-ReMqwkQeBm4MHeWzCKfyI3bOGx0Dq1HtloJb8t6mSLVf_gM8NGfP2mazCcXJH86FJbHPgXlGlUpQb93JIy3z8mlnRxk3grz_I8JtjaqhGxj4lSBFHQ_UomiGyMuTU3ZUw0cFoO8sWEzj8zoPPdaha8h7DmUn58/s647/SF24%20lat.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="313" data-original-width="647" height="194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit-C7N0Z6YZx-xY17ui0aw3Ia_Uobl-ReMqwkQeBm4MHeWzCKfyI3bOGx0Dq1HtloJb8t6mSLVf_gM8NGfP2mazCcXJH86FJbHPgXlGlUpQb93JIy3z8mlnRxk3grz_I8JtjaqhGxj4lSBFHQ_UomiGyMuTU3ZUw0cFoO8sWEzj8zoPPdaha8h7DmUn58/w400-h194/SF24%20lat.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 18pt; margin-bottom: 18pt;"><span style="font-size: medium;"><b style="font-weight: bold;">Fred Vasseur, Team Principal</b><b> - </b>“<i>Presentare una nuova vettura al mondo per la prima volta è sempre un
momento molto emozionante per me e per i piloti, anche se stiamo già tutti
pensando al momento in cui ci confronteremo con i nostri rivali in pista. Quest’anno
dobbiamo ripartire da dove ci eravamo fermati alla fine della scorsa stagione,
quando eravamo sempre i primi, con l’obiettivo di migliorare costantemente in
tutte le aree. Ci aspetta la stagione di Formula 1 più lunga di sempre e
Charles, Carlos ed io siamo tutti d'accordo, dobbiamo essere più cinici ed
efficaci nel modo in cui gestiamo le gare, facendo scelte coraggiose, per ottenere
il miglior risultato possibile ad ogni Gran Premio. Si dice spesso che i
tuoi tifosi possano darti una marcia in più e questo sarà sicuramente vero in
quello che sarà un campionato molto combattuto e noi siamo orgogliosi di sapere
di poter contare sui nostri “tifosi” da tutto il mondo</i>”.</span></p><div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmFlA9S2DHXqldFzBmFOBNj8uRhxwUmkQqaUF2a5JKa3_J1lpfbLqnM7pYNgDtXXYkHKGtlb_patdEQe5rgtZWcG2NuQB0YBJ6te-26ldw-Y6woB55kn7eE2TnXuaYXLz-U38iaeRljoOKFTlWr0yAxq9op4fgKPt9ygnbb47Wh_rJckMg48gNhXTN7f8/s640/SF%2024%20E%20PILOTI.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="420" data-original-width="640" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmFlA9S2DHXqldFzBmFOBNj8uRhxwUmkQqaUF2a5JKa3_J1lpfbLqnM7pYNgDtXXYkHKGtlb_patdEQe5rgtZWcG2NuQB0YBJ6te-26ldw-Y6woB55kn7eE2TnXuaYXLz-U38iaeRljoOKFTlWr0yAxq9op4fgKPt9ygnbb47Wh_rJckMg48gNhXTN7f8/w400-h263/SF%2024%20E%20PILOTI.jpg" width="400" /></a></div><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 18pt; margin-bottom: 18pt;"><span style="font-size: medium;"><b>Charles Leclerc -</b> “<i>Mi piace molto l'aspetto della vettura, comprese le parti bianche e
gialle sulla carrozzeria. Ma ovviamente ciò che mi interessa davvero è
come si comporterà in pista, perché è tutto ciò che conta. L'SF-24
dovrebbe essere meno sensibile e più facile da guidare e per noi piloti è
quello che serve per fare bene. Mi aspetto che la macchina faccia un passo
avanti in diverse aree e dall'impressione che ho avuto al simulatore penso che
siamo dove vogliamo essere. In questa stagione l’obiettivo è quello di
essere sempre i primi e voglio dare ai nostri tifosi tanto per cui tifare,
dedicando loro le vittorie</i>”.</span></p></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>Carlos Sainz -</b> “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Quando ho visto l'SF-24 per la prima volta, non vedevo l'ora di salire
a bordo e accenderla. Ora non vedo l'ora di guidarla in pista per vedere
se si correla con le sensazioni che ho avuto al simulatore, che è il passo
avanti che tutti desideriamo. L'obiettivo è quello di avere una vettura
più guidabile e quindi in grado di tenere un passo gara costante, poiché questi
sono i requisiti fondamentali per lottare per la vittoria. Noi piloti
abbiamo fatto del nostro meglio per dare agli ingegneri un feedback preciso e
sono sicuro che gli addetti ai lavori a Maranello avranno ascoltato le nostre
esigenze. Vogliamo dare ai tifosi qualcosa di cui rallegrarsi, dato che ci
hanno supportato tantissimo l'anno scorso, anche quando le cose non andavano
per il verso giusto</i>".<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnHd2S_zzCsRpLpCuoClZOYw942-MBmXzIM6M5Wg_QmSOyPrwFWS9qAhuZUQwib-F5f55CeAwedi2-izBGW7hiqqCyvrYTZONBCdSSUpJXaJFa8Ys6piBpW6oNWii_o2rpCtysK2_p-CI-178bZDHdtD6dBuAAMh-2R8YXIOHNiH9OYCdVDvO9IKlJExA/s647/Ferrari%20SF24%20front.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="391" data-original-width="647" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnHd2S_zzCsRpLpCuoClZOYw942-MBmXzIM6M5Wg_QmSOyPrwFWS9qAhuZUQwib-F5f55CeAwedi2-izBGW7hiqqCyvrYTZONBCdSSUpJXaJFa8Ys6piBpW6oNWii_o2rpCtysK2_p-CI-178bZDHdtD6dBuAAMh-2R8YXIOHNiH9OYCdVDvO9IKlJExA/w400-h241/Ferrari%20SF24%20front.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin: 12pt 0cm;"><span style="font-size: medium;"><b style="font-weight: bold;">Enrico Cardile, Direttore Tecnico
Telaio</b><b> -</b> “<i>Con la SF-24 abbiamo voluto creare una
piattaforma completamente nuova e infatti ogni zona della vettura è stata
riprogettata, anche se il nostro punto di partenza è stata la direzione di
sviluppo che abbiamo adottato lo scorso anno e che ha visto facciamo un salto
in avanti in termini di competitività nella parte finale della
stagione. Abbiamo fatto tesoro di ciò che ci hanno detto i piloti e
abbiamo trasformato quelle idee in realtà ingegneristica, con l'obiettivo di
dare loro un'auto più facile da guidare e quindi più semplice da cui ottenere
il massimo e spingerla ai propri limiti. Non ci siamo posti alcun vincolo
progettuale se non quello di fornire un’auto da corsa forte e onesta, che possa
riprodurre in pista ciò che abbiamo visto nella galleria del vento</i>”.</span></p><div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn_v8KPPj4DbsFH0MKNlDNDDAOW7iubOJqh_Y3sDYumcbAwf_Tcz5lK7LpjDoKQ1md9gYx3vE7H2lrelzvmz5p5-GA_NKHLEEyxIVS2G3owsv-8XFCrM6IZBpOpTFUIyzA9sS01DmsuMKrtjvBQeiYtttoUVIPCDvzdvafgo3GS5lz4NXPKXGiqj16LEA/s1365/FERRARI%203-4.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="859" data-original-width="1365" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn_v8KPPj4DbsFH0MKNlDNDDAOW7iubOJqh_Y3sDYumcbAwf_Tcz5lK7LpjDoKQ1md9gYx3vE7H2lrelzvmz5p5-GA_NKHLEEyxIVS2G3owsv-8XFCrM6IZBpOpTFUIyzA9sS01DmsuMKrtjvBQeiYtttoUVIPCDvzdvafgo3GS5lz4NXPKXGiqj16LEA/w400-h251/FERRARI%203-4.png" width="400" /></a></div><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin: 12pt 0cm;"><b><span style="font-size: medium;">Enrico Gualtieri, Direttore Tecnico
Power Unit:</span></b><span style="font-size: medium;"> “<i>Anche se lo sviluppo delle power unit è
congelato dai regolamenti, non significa che il 2024 non presenti alcune sfide
interessanti. Affronteremo più gare che in qualsiasi altro anno del
campionato e questo ci richiederà di reagire più rapidamente, con meno ore a
disposizione sul banco di prova. Per prepararci a questo, abbiamo rivisto
tutti i processi relativi al motore - preparazione, approvazione e gestione -
al fine di massimizzare le prestazioni. Inoltre, abbiamo lavorato a
stretto contatto con i nostri partner per ottimizzare ulteriormente le
procedure relative all'affidabilità: ad esempio, in pista, grazie al
monitoraggio regolare dei fluidi presenti nell'auto, Shell è in grado di verificare
costantemente lo stato di salute dell’alimentatore</i>."</span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin: 12pt 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjZnCzg4OK0fCJq9owQjyZoRhAX1ivUcWMhYGFOTXaa1Jgj8F-ECeVQ08ejwJzyh7a_B6x5STVReL2U4tW240OC8rG45ZrIEa8e1XBqm7_uW15wl26r58hfD4tSkrhdUWigNRkFVZ9_-YBUootA8HCzdlf4dMQq7ZhekDhPbuN7ZmpyL8NPoVNBFplEF8/s1000/fERRARI%20sf24%20ALTO.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="668" data-original-width="1000" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjZnCzg4OK0fCJq9owQjyZoRhAX1ivUcWMhYGFOTXaa1Jgj8F-ECeVQ08ejwJzyh7a_B6x5STVReL2U4tW240OC8rG45ZrIEa8e1XBqm7_uW15wl26r58hfD4tSkrhdUWigNRkFVZ9_-YBUootA8HCzdlf4dMQq7ZhekDhPbuN7ZmpyL8NPoVNBFplEF8/w400-h268/fERRARI%20sf24%20ALTO.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span><p style="font-size: x-large;"></p></span><p></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-57671470029716457222024-02-12T16:45:00.004+01:002024-02-12T16:52:17.723+01:00ASTON MARTIN NUOVA E BELLA, ORA L'INCOGNITA E' ALONSO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgneAGEPZ057TzbGX0QVU7mU9LcCnjXYCNVXLD7JVI7QdWATZA1tuTCHuXIej-H7csA_PYV2oZWgarefDoK_iqVl3tbBZ2XVcxvL6ficbUwu8Vr4jMtnm2DOLBBjkPz9yqqwLflJkB6Sl8Xx4-xtCk9bEVjtYcdX-cpBQuyMJmZGvX9BHm46qhCQkDA1ok/s1200/aston%20martin%20front.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgneAGEPZ057TzbGX0QVU7mU9LcCnjXYCNVXLD7JVI7QdWATZA1tuTCHuXIej-H7csA_PYV2oZWgarefDoK_iqVl3tbBZ2XVcxvL6ficbUwu8Vr4jMtnm2DOLBBjkPz9yqqwLflJkB6Sl8Xx4-xtCk9bEVjtYcdX-cpBQuyMJmZGvX9BHm46qhCQkDA1ok/w400-h266/aston%20martin%20front.jpg" width="400" /></a></div><br /><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium; text-align: justify;">(12/2/2024) – Subito lo shakedown a Silverstone con il
filming day per la <b>nuova Aston Martin AMR24</b> presentata oggi. C’è grande
eccitazione tra le fila verdi, da <b>Alonso a Lance Stroll</b> fino al TP Krack: la
macchina è stata interamente rivista, per quanto venga considerata da DT Fallows una
piattaforma suscettibile di diverse modifiche durante la stagione, e si è
convinti di aver recuperato diversi decimi rispetto alla passata stagione. Importanti
le modifiche alle sospensioni anteriori e posteriori di ispirazione nuova
Mercedes, ma anche l’aerodinamica ha subito una netta rivisitazione. L’obiettivo
è di riprendere il ruolo di primario sfidante ricoperto a inizio 2023 e di
centrare la prima vittoria. Poi c’è l’incognita Alonso: il contratto dello
spagnolo scade a fine anno e si è appena saputo che Toto Wolff ha incontrato (pubblicamente)
il suo manager Flavio Briatore a Montecarlo… Ma ecco le prime dichiarazioni.</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0KvhSSIxEbaInYmVKyYp2hxw67SrZS9NryjTzufe91wk8_RDW7yBWAq8WWYo-adkFZbWtXhFwRXEdUK-XQmlIhWwxPMuSZnRKJ-mI83JqF5J1cUdbQ0lslyNc1UfWpTAyybU6L3E0tP-czorODapBdraSZOGVFhqYWlle-lePxpPig4X3fjQgU3jzmZ0/s652/aston%20martin%20lat.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="329" data-original-width="652" height="201" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0KvhSSIxEbaInYmVKyYp2hxw67SrZS9NryjTzufe91wk8_RDW7yBWAq8WWYo-adkFZbWtXhFwRXEdUK-XQmlIhWwxPMuSZnRKJ-mI83JqF5J1cUdbQ0lslyNc1UfWpTAyybU6L3E0tP-czorODapBdraSZOGVFhqYWlle-lePxpPig4X3fjQgU3jzmZ0/w400-h201/aston%20martin%20lat.jpeg" width="400" /></a></div><span style="background-color: white; font-family: georgia; text-align: justify;"><span style="color: #1c1c1c;"><p><span style="font-size: medium;"><b style="font-weight: bold;">MIKE KRACK</b><b> - “</b><i>La AMR24 è il
risultato di un enorme sforzo da parte di tutto il team e ci consentirà di fare
un altro passo avanti nel 2024. Dall'ultima gara della passata stagione tutti
sono stati super concentrati sui miglioramenti in ogni dettaglio, concentrando
i nostri sforzi su ciò che fa davvero la differenza, ed essere migliori. Così,
q<strong style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: normal;">uasi ogni area della vettura è
stata perfezionata e migliorata, basandoci sui nostri punti di forza e facendo
tesoro delle lezioni dell’anno precedente</span></strong>. Il nostro obiettivo in questo campionato è quello di ottenere
regolarmente punti, podi e lottare per la nostra prima vittoria in verde</i>”.</span></p></span></span><p></p>
<p style="background: white; margin-top: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><strong><span style="color: #1c1c1c;">FERNANDO ALONSO -</span></strong><span style="color: #1c1c1c;"> "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Sono al mio 21° anno da pilota in Formula 1e
mi sento incredibilmente orgoglioso di questa squadra e dei progressi
realizzati in così poco tempo, in pista e in tutte le aree extra pista. Qui c’è
un grande futuro. Tutti hanno lavorato sodo per preparare l'AMR24 per la nuova
stagione, ma ci sono tante domande a cui rispondere nei test e nelle prime
gare. Posso solo dire che sono entusiasta di salire nell'abitacolo e iniziare
la mia seconda stagione in verde. Quando dovrò decidere se continuare l’unica
discussione che avrò per prima sarà con Aston Martin</i>”.<o:p></o:p></span></span></p>
<p style="background: white; margin-top: 0cm; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #1c1c1c;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">LANCE STROLL</span></span></b><span style="color: #1c1c1c;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> - "<i>C'è stato un vero
fermento attorno all'AMRTC quest'inverno. Siamo ancora una squadra giovane, ma
vedo fame e convinzione quando cammini per il nostro campus. <strong><span style="font-weight: normal;">Vogliamo tutti andare avanti rispetto all'anno
scorso, soprattutto in riferimento alla parte finale della stagione, quando
abbiamo fatto dei grandi progressi, imparando di più sulla vettura</span></strong><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">.</b> Penso che questo ci prepari bene per
la nuova stagione e non vedo l’ora di iniziare. Vedremo cosa farà la Mc Laren,
noi abbiamo recuperato almeno tre decimi e ne abbiamo trovati altrettanti</i>”. </span><span face="Calibri, sans-serif" style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></span></p><p style="background: white; margin-top: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #1c1c1c;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDfKV1oiXCeIEu8n8ROkLMsT_xVQ23I6CKOl8_rl7jlt0wjLp6qLTXlwWpWy6Fw9D-g8EMwyj6ZdRQqVXhVmo682UWs5c7WYxSaoBIJH5Q2s8CNzjLRXtGkpj6hovbchu3UxF29JYwKCwZZ21OBUf69YL79oCRN31GDZE87y_nNuQk8OrALRSaygqdbm8/s1000/aston%20martin%20post.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="558" data-original-width="1000" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDfKV1oiXCeIEu8n8ROkLMsT_xVQ23I6CKOl8_rl7jlt0wjLp6qLTXlwWpWy6Fw9D-g8EMwyj6ZdRQqVXhVmo682UWs5c7WYxSaoBIJH5Q2s8CNzjLRXtGkpj6hovbchu3UxF29JYwKCwZZ21OBUf69YL79oCRN31GDZE87y_nNuQk8OrALRSaygqdbm8/w400-h224/aston%20martin%20post.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3719034298261817746.post-45195953922126158882024-02-12T11:01:00.002+01:002024-02-12T11:01:22.449+01:00HAPPY BIRTHDAY / TORA TAKAGI 50 ANNI, IN F1 CON TYRRELL E ARROWS<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb323OXOvXHu01Wu2dSkiMkhm1DNPPTarzYfjNcGM8kxWU9JWAGFAfcKYJ4j8BGUnLyFGiVsbLboffP3da1r4hcbQzSTy2mBZL6Y_oWxkiC6NQATaMeLXPa6FwwLSwoiWHJsG6h-1877GZtdOSx5-akc1FxL0W9InFTn3M6UltsVEnkQTUI5LtaqagmK0/s611/takagi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="390" data-original-width="611" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb323OXOvXHu01Wu2dSkiMkhm1DNPPTarzYfjNcGM8kxWU9JWAGFAfcKYJ4j8BGUnLyFGiVsbLboffP3da1r4hcbQzSTy2mBZL6Y_oWxkiC6NQATaMeLXPa6FwwLSwoiWHJsG6h-1877GZtdOSx5-akc1FxL0W9InFTn3M6UltsVEnkQTUI5LtaqagmK0/w400-h255/takagi.jpg" width="400" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(12/2/2024) –
Vi ricordate di <b>Toranosuke "Tora" Takagi? E’ stato pilota di F1</b> e oggi compie 50 anni.
Non troverete un suo score ma nel<b> 1998 ha corso per la Tyrrell e nel 1999 per
la Arrows</b>. Due stagioni non totalmente malvage, considerata anche la poca
competitività delle monoposto citate, ma che comunque sono rimaste le uniche
del pilota giapponese che ha trovato più onore e gloria in patria, con le GT e
anche in America.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRBh-zFd_MUM7OuMHl7NDFBJktUwNdv1fL1oZCyi16s5SHzjgLdEDdxNF4uq5qPFgiRQO8nkJNYjlgFkVL_Lj6JaVKWD-uUCKgKC5Q5v6tJkm5su4qQ3v1Am5psm3LUBknpmc7jCiIpzt5w6AnB_hjt_jMoR68akn0Zh5jTuLRnzL-MvkV3nc8hSamVM8/s1200/takagi%20tyrrell%201999.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="491" data-original-width="1200" height="164" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRBh-zFd_MUM7OuMHl7NDFBJktUwNdv1fL1oZCyi16s5SHzjgLdEDdxNF4uq5qPFgiRQO8nkJNYjlgFkVL_Lj6JaVKWD-uUCKgKC5Q5v6tJkm5su4qQ3v1Am5psm3LUBknpmc7jCiIpzt5w6AnB_hjt_jMoR68akn0Zh5jTuLRnzL-MvkV3nc8hSamVM8/w400-h164/takagi%20tyrrell%201999.jpg" width="400" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ad agevolare
l’ingresso di Takagi in Formula 1 fu una vecchia conoscenza del Circus e cioè Satoru
Nakajima. Il giovane Takagi aveva le corse nel sangue, con il padre buon pilota
Turismo, e iniziò l’attività sui kart con discreto successo. Da lì, l’avvio
della carriera vera e propria nel motorsport, prima in Formula Toyota e poi
nella F3 nipponica. Nel 1994 fu notato per l’appunto da Nakajima che gli offrì
un volante del suo Team di F.3000 nazionale. I buoni uffici dell’ex pilota
Tyrrell nelle annate 1990 e 1991 e, soprattutto, la munifica sponsorizzazione
della PIAA, gli consentirono l’approdo nella massima formula, alla Tyrrell “abbonata”
ai piloti del Sol Levante dato che dopo Nakajima anche Ukyo Katayama aveva
corso per lo zio Ken a sua volta motorizzato Yamaha prima e poi Honda. A far
coppia con lui, il brasiliano Ricardo Rosset ma la situazione era ben lungi dai
fasti Tyrrell di un tempo. Anzi, proprio da quella stagione, nonostante il
permanere della storica denominazione, il Team era passato nelle mani della BAT
– British American Tobacco (nel 1999 sarebbe diventato il Team BAR di Jacques
Villeneuve), con il fondatore “relegato” alla posizione di Presidente, carica
tra l’altro abbandonata dopo poco tempo e ricoperta dal Direttore Tecnico
Harvey Postlethwaite. Da ricordare solo uno spaventoso incidente con la Minardi
di Tuero.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRqWHgGJqrjj16vUXlQofdZSm9fFRdgJC87e2BTEg0-ZUBMXQJoX8D9bFomloQWad660mOIDuA11aCdgNkCU1DyaBkynNoXbHCYyNTgfDRfjNtxWniH9oQm3icO9RXb8dT0KDqmDdw5vo_bRVNAlW_4t5lBHRvrDsykeFJmjBR80kEoGTam7gr5wT0_wU/s2671/takagi%20arrows.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1715" data-original-width="2671" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRqWHgGJqrjj16vUXlQofdZSm9fFRdgJC87e2BTEg0-ZUBMXQJoX8D9bFomloQWad660mOIDuA11aCdgNkCU1DyaBkynNoXbHCYyNTgfDRfjNtxWniH9oQm3icO9RXb8dT0KDqmDdw5vo_bRVNAlW_4t5lBHRvrDsykeFJmjBR80kEoGTam7gr5wT0_wU/w400-h256/takagi%20arrows.jpg" width="400" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nel 1998, Takagi
passò armi e sponsor alla Arrows a far coppia con lo spagnolo De la Rosa ma
anche il team nelle mani di Tom Walkinshaw versava in acque agitate – il motore
era un progetto di Brian Hart etichettato Arrows - e dopo la prima gara a punti
con De la Rosa, seguito a ruota dal giapponese, la situazione virò decisamente verso
i bassifondi delle classifiche. Takagi, in particolare, si distinse solo per
parecchi errori di guida, compresa una super tamponata a Monza alla Minardi di
Badoer. La fine dell’esperienza in F1 significò il ritorno in patria ma anche l’immediata
riscossa con la vincita del campionato di F. Nippon. La voglia di un
palcoscenico internazionale si ri-concretizzò con lo sbarco in America tra il
2001 e 2004 (Walker Racing e Mo Nunn Racing) - supportato dalla Toyota per la
quale effettuò anche un test sulla monoposto di F1 – e nel 2003 conseguì un podio
in Texas e soprattutto un più che positivo quinto posto alla 500 Miglia di Indianapolis
che gli valse il premio di rookie dell’anno. Dal 2005 fece ritorno definitivo
in Giappone dedicandosi con buon successo alle gare GT e successivamente ricoprendo
il ruolo di Team Director, fino all’avvio di una società di cura e assistenza
di giovani talenti del kart nipponici.</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></span></p>The Bloggerhttp://www.blogger.com/profile/12866449030104072462noreply@blogger.com0