(31/1/2014) - L’Automobile Club
d’Italia ed Aci Sport sono presenti alla 6^ edizione del Salone Motorsport, che
si terrà oggi e domani presso il quartiere fieristico di Modena. Anche quest’anno il presidente dell’Automobile Club
Italia, Angelo Sticchi Damiani, ha voluto fortemente la città natale di Enzo Ferrari
come palcoscenico per le premiazioni dei campionati italiani, il momento
celebrativo di un anno di gare e per la presentazione nei dettagli tutte
le novità e i regolamenti delle serie organizzate da ACI Csai per il 2014. Ma
ecco il programma che va a cominciare: Ore 14.00 – 16.00, Sala Alboreto – Pad.
C, Presentazione campionati italiani Pista. Ore 16.30 – 18.00, Sala Macaluso 1°
piano, Premiazioni auto storiche (rally, pista, regolarità e salita). Ore 19.00
– 22.00, Pad. ACI CSAI, Cena di gala “Campioni dell’automobilismo 2013” (Ingresso
riservato, su invito). Domani, sabato 1 febbraio: Ore 11.00 – 13.00, Sala
Macaluso 1° piano, Premiazioni karting zone centro-nord. Ore 11.00 – 12.00, Sala
Alboreto – Pad. C, Premiazioni Suzuki. Ore 12.00 - 13.00, Sala Alboreto – Pad.
C, Premiazioni Campionato italiano Cross Country Rally. Ore 14.00 - 17.30, Sala Macaluso 1° piano, Premiazioni Campionato
Italiano Velocità Montagna e Trofeo Italiano Velocità Montagna. Durante la
Premiazione saranno consegnati "Riconoscimenti Speciali" ai vincitori
di titoli FIA e alle Case Automobilistiche che hanno contribuito al successo
dei colori italiani nella stagione sportiva 2013. (A SEGUIRE L’ELENCO DEI CAMPIONI
PREMIATI)
Il racconto del Motorsport (e dintorni). In particolare. Juicy piece of motorsport news
venerdì 31 gennaio 2014
MAURO BALDI COMPIE 60 ANNI, L'ENDURANCE IL SUO REGNO
(31/1/2014) – E oggi compie 60 anni Mauro Baldi, da Reggio Emilia, famiglia di commercianti. Auguri.
“Fosse nato inglese o francese sarebbe celebrato come un mito vivente”: lo
scrive il giornalista Mario Donnini nel capitolo a lui dedicato nel recente libro
“Le Mans. 24 Ore di corsa. 90 anni di storia”. Considerazione amara da
sottoscrivere perché abbandonate le monoposto – mai troppo competitive quelle a
sua disposizione – l’emiliano Baldi ha potuto dimostrare, e alla grande, di
quale pasta era fatto sulle vetture Turismo e Sport prototipo. Gustatevi questo elenco: ha vinto (quest’anno
ricorre il ventennale) la 24 Ore di Le Mans su Porsche
Dauer 962 (al tredicesimo tentativo); due volte la 24 Ore di Daytona su Ferrari 333 SP (1998) e Dallara
Judd (2002); la 12 Ore di Sebring (1998); il Mondiale Sport Prototipi nel 1990
su Sauber Mercedes C11. “Signore dell’Endurance negli anni 90” , lo definisce giustamente
ancora Donnini. E la Formula
1? Ci arrivò dopo aver vinto nel 1981 l’avvincente Europeo di F.3, compresa la
gara di Montecarlo, allora vero trampolino di lancio per aspiranti
campioni. Nel 1982 approdò alla Arrows
sponsorizzata Ragno e Nordica: due onorevoli sesti posti in Austria e Olanda.
Nel 1983 il passaggio all’Alfa Romeo turbo con De Cesaris quale compagno: sesto
a Montecarlo e quinto in Olanda. Nel 1985 alla scarsa Spirit Hart dopo aver
sognato, invano, di passare alla performante Brabham BMW.
giovedì 30 gennaio 2014
RENAUD KUPPENS, IL PILOTA CHE SI E' FATTO RE. Bis nel Maserati Trofeo MC World Series
(30/1/2014)
– Il Trofeo Assoluto del Maserati Trofeo MC World Series 2013 ha
trovato il suo Re. Come nel 2012, lo ha conquistato Renaud Kuppens,
belga di Liegi, 34 anni, che lega così il suo nome alla
magnifica serie internazionale del Tridente. Il titolo è
arrivato all'ultimo round di Abu Dhabi ma per il suo principale
avversario Mikkel Mac non c'è stato niente da fare. Il
protagonista è lui: 7 pole position e 8 successi parlano
chiaro. Conosciamolo meglio - ha cominciato sui kart nel 1993 - grazie a questa intervista.
Renaud,
due partecipazioni e due trionfi. Qual è stato il campionato
più difficile?
“La prima stagione è stata fantastica, con un calendario internazionale, circuiti bellissimi e ancora non ero conosciuto, pertanto è stato più semplice vincere. Confermarsi è sempre più difficile, perché hai tutti gli occhi addosso e i piloti corrono per vincere e combattere contro di te”.
“La prima stagione è stata fantastica, con un calendario internazionale, circuiti bellissimi e ancora non ero conosciuto, pertanto è stato più semplice vincere. Confermarsi è sempre più difficile, perché hai tutti gli occhi addosso e i piloti corrono per vincere e combattere contro di te”.
Hai
incontrato tanti avversari in questi due anni. Quale reputi il più
temibile?
“Il miglior pilota che ho incontrato nel Trofeo Maserati in queste due stagioni è Giorgio Sernagiotto. Ricordo in particolare due fantastiche sfide a Sonoma e al Paul Ricard. E’ un grande concorrente”.
“Il miglior pilota che ho incontrato nel Trofeo Maserati in queste due stagioni è Giorgio Sernagiotto. Ricordo in particolare due fantastiche sfide a Sonoma e al Paul Ricard. E’ un grande concorrente”.
Come
vedi invece il tuo antagonista del 2013?
“La
sfida con Mikkel Mac è stata particolare, in quanto quest’anno
ho avuto una bella partenza e ho preso un bel distacco in classifica
che mi ha permesso di controllare e gestire il campionato nella
seconda parte. Completamente diverso da quanto accaduto lo scorso
anno. Vorrei congratularmi con Mikkel perché si è
rivelato un pilota molto leale e sportivo durante tutta la stagione”.
Perché tra i tanti campionati dove esprimere il tuo talento hai scelto di correre nel Trofeo Maserati?
Perché tra i tanti campionati dove esprimere il tuo talento hai scelto di correre nel Trofeo Maserati?
“Sono
molteplici le ragioni che mi hanno convinto. Per prima cosa
l’ambiente, che mi sembra molto familiare, ma anche perché è
bello stare con gli italiani. L’atmosfera è fantastica,
senza dimenticare il calendario internazionale che ti permette di
correre in tutto il mondo. Non vedo dove poter trovare di meglio”.
Quale è stata la gara più bella?
Quale è stata la gara più bella?
“Quella
di Sonoma del 2012, perché ha rappresentato la mia prima corsa
negli Stati Uniti...
mercoledì 29 gennaio 2014
DA OGGI FIAT E' POLIGLOTTA. Sede legale in Olanda, fiscale in GB, quotazione a New York e Milano
(29/1/2014) – “Oggi è una delle giornate
più importanti della mia carriera in Fiat e Chrysler”: lo ha detto ha Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di Fiat e
Presidente e Amministratore Delegato di Chrysler Group nel corso dell’attesissimo CdA del Gruppo post
acquisizione totale di Chrysler. A seguire le decisioni più attese: il Consiglio ha deciso di costituire
Fiat Chrysler Automobiles N.V. (c’è
anche il nuovo logo) società di diritto olandese che diventerà la holding
del Gruppo. Le azioni ordinarie di FCA saranno quotate a New York e a Milano. L’altra
notizia – ma i rumors erano già molto attendibili – conferma che all’inizio di
maggio 2014 il Gruppo presenterà un piano strategico di lungo termine alla
comunità finanziaria. “La nascita di Fiat
Chrysler Automobiles segna l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia.
Il viaggio che è iniziato più di dieci anni fa con la ricerca di soluzioni che
assicurassero a Fiat il proprio posto in un mercato sempre più complesso è
culminato nell’unione di due organizzazioni, ognuna con una grande storia nel
panorama automobilistico ma con caratteristiche e punti di forza geografici
differenti e complementari. FCA ci permette di affrontare il futuro con
rinnovata motivazione ed energia”, ha commentato John Elkann, Presidente di
Fiat.
Fiat Chrysler decolla, dunque. Diventa globale a tutti gli effetti. Immagino
le reazioni: e’ un addio all’Italia!, da una parte. E il mercato, bellezza! Dall’altra.
Da Torino rassicurano: “L’attuale
organizzazione in quattro region operative continuerà ad essere l’asse portante
della nuova Società. Tutte le attività che confluiranno in FCA proseguiranno la
propria missione, compresi naturalmente gli impianti produttivi in Italia e nel
resto del mondo, e non ci sarà nessun impatto sui livelli occupazionali”. Da
oggi Fiat è poliglotta, a tutti gli effetti. (A SEGUIRE IL COMUNICATO INTEGRALE FIAT CHRYSLER)
ALFA ROMEO 4C: LA GRANDE BELLEZZA. Quarto beauty prix per la supercar del Biscione
(29/1/2014) - L’Alfa Romeo 4C continua a fare incetta di
riconoscimenti. Dopo il premio 'Auto dell'anno 2013" attribuito dalla
rivista FHM in Gran Bretagna e il Trofeo "Coup de cœur 2013" dell'Automobile
Magazine in Francia, oltre al titolo 'Auto Trophy 2013' conferito dai lettori
della rivista tedesca Auto Zeitung, arriva il successo nel prestigioso Gran
Premio dell'Auto più bella dell'anno 2013 assegnato nell'ambito del 29° Festival Internazionale
dell'Automobile di Chamonix. Creato nel 1986 e presieduto da Remi Depoix, il
Festival è divenuto nel corso degli anni un appuntamento irrinunciabile nel
panorama automobilistico. Elogio della creatività e del design automobilistico,
dal 1988 conferisce il premio dell'Auto Più Bella dell'Anno, particolarmente
apprezzato dai costruttori. La supercar compatta del Biscione è stata eletta in
seguito a un sondaggio a livello mondiale realizzato su Internet e in
collaborazione con Le Point, Auto Addict, Automobiles Classiques, AD e JC
Decaux, partner multimediali della manifestazione. La vittoria è stata netta
poiché il 40,70% dei votanti si è pronunciato a favore dell'Alfa Romeo 4C distanziando di gran lunga le
altre finaliste: BMW serie 4 (25,55%), Mercedes CLA (22,15%) e Mazda 3
(11,60%). Questo titolo prestigioso fa seguito a quelli già ottenuti
precedentemente dall'Alfa 164 nel 1988, dalla coupé Alfa Brera nel 2005 e
dall'Alfa MiTo nel 2008, e ha premiato un modello il cui design, firmato dal
Centro Stile Alfa Romeo, si ispira in particolare alla 33 Stradale del 1967,
vera e propria icona del Marchio. Il premio è stato consegnato a Louis-Carl
Vignon, Head of Alfa Romeo per la regione EMEA (Europa, Medio-Oriente, Africa)
in presenza di Marco Tencone, Head of Design Alfa Romeo, Alessandro Maccolini,
Head of External Design Alfa Romeo, Maurizio Zuares, Direttore Generale di Fiat
France, e Sébastien Perrais, Direttore del Marchio Alfa Romeo in Francia.
FORZA MICHAEL!!!!
(29/1/2014) - E' trascorso un mese dall'incidente sugli sci in quel di Meribel che ha sprofondato Michael Schumacher in un letto di ospedale a Grenoble. L'apprensione, come ovvio, è grande: l'ex ferrarista, sottoposto a due interventi chirurgici alla testa, è ancora in coma farmacologico. La Ferrari, la Mercedes e tanti piloti - per ultimo ancora Sebastian Vettel - hanno espresso attraverso dichiarazioni e manifestazioni visibili di vicinanza, l'affetto e la stima che li lega al tedesco sette volte campione del mondo di F1. Il riserbo dei luminari che lo hanno in cura e dei familiari è strettissimo. Quel che si sa è che viene sottoposto a costante fisioterapia muscolare per evitare atrofizzazioni e piaghe da decubito, necessaria visti i tempi prolungati di degenza. La speranza è che avvenga finalmente il graduale risveglio e che Michael sia sostanzialmente ok. Dai Michael! Sarebbe bello vederti già a Melbourne!
martedì 28 gennaio 2014
CATERHAM, BRUTTO MUSO DA T4 !
(28/1/2014) – L’unica cosa certa, al momento, è che le nuove F1
dell’era turbo sono proprio brutte. Inguardabile l’appendice della Force India
VJ M07 ma guardate anche la soluzione escogitata dalla Caterham CT 05 che mi
ricorda l’avantreno della Ferrari T4 e T5 degli anni 1979 e 1980 (più fortunata
la prima…). “Colpa” del regolamento che impone la punta del muso ad almeno 185 mm dall’asfalto. Molti
progettisti hanno così pensato di mantenere la struttura telaistica alta per
ottimizzare i flussi sotto le vetture e contemporaneamente ossequiare la norma giusto
in punta con anti-estetici e forzati prolungamenti che hanno dato vita a “formichieri”,
“apisrapolvere”, “trichechi” e “cigni”, come da definizioni prontamente
appioppate dagli osservatori!
RED BULL RB 10, TATTICA O PRE-TATTICA?
(28/1/2014) – E dunque ha tolto i veli a Jerez anche
la nuova Red Bull, siglata RB10. Per forza di cose l’ultima
creatura di quel geniaccio di Newey era
la più attesa: a Milton Keynes partono anni luce davanti gli altri e la “speranza”
è che quel capitale di vantaggio di cui godevano fino a qualche mese fa non sia
stato trasferito pari pari sull’ultima monoposto a disposizione di Vettel e
Ricciardo. A vederla, non pare granchè diversa dal modello 2013 – muso ribassato
a parte, neanche tanto – ma ovviamente gli adeguamenti ci sono stati e vedremo
subito quanto efficaci. Dalle dichiarazioni, potenza del motore e affidabilità
a parte, sembra che Team principal, DT e
il Cannibale pensino molto alle strategie che il ridotto carico di carburante a
disposizione (100 Kg )
imporrà.
Un limite che Newey ritiene “molto
severo”. Aggiunge quindi: “Ovviamente
significa che ci sarà un sacco di strategia in gara”. Insomma: quando, dove
e per quanto tempo spingere in gara? This is the question. Ed è la domanda che
si pone anche il neo papà quattro volte campione del mondo: “In qualifica – dice Vettel – si cercherà di andare il più velocemente
possibile mentre in gara, a seconda della situazione, si dovrà risparmiare
carburante, preparare un attacco giri in anticipo, vedremo..”. Dello stesso
avviso Chris Horner: “Penso che avremo un
diverso tipo di gare. Siamo limitati a 100 Kg di carburante per ogni gara e quindi ci
sarà un approccio più tattico. Sarà una sfida per tutti”. Non è che adesso
ci addormenteremo per troppa tattica????
GIACOMO CALIRI, L’INGEGNERE DELL’ALTRA F.1
(28/1/2014) - “Per fortuna che è cambiato il regolamento, almeno così i progettisti
hanno la possibilità di rendere più vivaci i gran premi”. Dopo la
presentazione della Ferrari F14-T e diverse altre monoposto della nuova era
turbo, è il parere di Giacomo Caliri, ingegnere catanese trapiantato a Modena,
un passato d’eccellenza in Ferrari, Autodelta, Fittipaldi, Maserati, ATS. Primo
progettista della Minardi. Non ne può più di gare soporifere – per la
precisione dice “da cinematografo” -
anche se il rischio è che “se dopo due o
tre gare una macchina risulterà migliore delle altre, tutti la copieranno e si
torna alla solita noia”.
Affidabilità, motore,
aerodinamica: quale sarà secondo lei il tema del 2014?
Indubbiamente sarà un bel banco di prova per i
motoristi ma Marmorini è molto bravo. L’aerodinamica resterà però importante
per lo studio dei flussi d’aria che dovranno garantire il raffreddamento e per
opporre la minore resistenza possibile. Certo, alla fine tutto sarà legato al
progetto che meglio si sposerà agli pneumatici. Vedremo chi ci avrà azzeccato.
E’ l’anno del riscatto
della genialità dei progettisti?
Può essere. La F 1 è stata imbrigliata e l’innovazione non esiste
più. Un progettista deve essere libero di fare quello che vuole. La verità è
che le grandi Case non gradiscono arrivi qualche “piccolino” con un super
progettista che inventa qualcosa e gli dà la paga. Adrian Newey è da apprezzare
perché è un signor progettista capace di trovare idee ed escamotage come
nessuno.
E che ne pensa del
gruppo tecnico della Ferrari: Fry, Allison, Tombazis?
Non li conosco ma se restano degli “yes man”
avranno vita lunga in Ferrari. Il mio pupillo era Aldo Costa. L’ho scovato io
all’Università quando ero direttore tecnico alla Minardi. Ci sapeva fare, anche
a livello umano, e poi non era uno “yes man”. Per questo è andato via da
Maranello.
Allora, pace fatta con la F 1?
Il GP di Australia lo vedrò, per capire. Ma è
cambiato tutto. Oggi si sperimenta e collauda troppo. Ai miei tempi se avevo
un’idea Enzo Ferrari mi dava l’ok per metterla subito in pratica, anche per una
sola gara, e pazienza se non si fosse rivelata giusta. Era automobilismo puro.
lunedì 27 gennaio 2014
GEORGE FOLLMER, 80 ANNI E QUEL PODIO...
(27/1/2014) – In F1 è stato una meteora e in
Europa non è certo molto noto, ma va ricordato. George Follmer, americano di Phoenix, compie
oggi 80 anni: nel 1973, unico anno nella massima formula, può vantare un ottimo
podio. Compagno di squadra di Jackie Oliver, al volante della nera Shadow DN 1 –
sigla che identificava il mitico patron Don Nichols – andò subito a punti al
debutto a Kyalami (sesto posto). Altra particolarità: sulla griglia della gara
sudafricana “conquistò” il primato di pilota più anziano a prendere il via in
una gara di Formula 1. Aveva infatti già 39 anni, un mese e quattro giorni. Continuò
a farsi notare: al successivo GP di Spagna,
sull’insidioso circuito cittadino del Montjuich, salì addirittura sul gradino
più basso del podio dietro solo due mostri sacri come Emerson Fittipaldi e
Francois Cevert. Per la verità, nell’occasione, fu platealmente tacciato dal
francese della Tyrrell di averlo ostacolato e rallentato ma lui gli rispose
placidamente: “Se sei più veloce di me, avresti dovuto essere in grado di superarmi
facilmente”.
La carriera di George
Follmer si è comunque sviluppata principalmente negli Stati Uniti dove ha corso
dappertutto: Nascar, soprattutto Can Am (campione 1972), F. Indy. Uno della
genìa di Parnelli Jones, Mario Andretti, Mark Donohue, Peter Revson, Bobby Unser
per intederci. Nel 1999 è entrato nella Motorsports Hall of Fame e nel 1972 si
guadagnò il Jerry Titus Memorial Trophy assegnatogli
dalla Auto Racing Writers and
Broadcasters Association. Aveva stoffa.
![]() |
George Follmer oggi, da Facebook |
IL CIGNO DI MARANELLO. La F14-T fa boom sul web
(27/1/2014) - La nuova Ferrari F14 T, la sessantesima
monoposto con la quale la Casa
di Maranello affronta il mondiale di F1, è in arrivo in Spagna, attraverso la Francia , a bordo di un
trasporto veloce. La squadra, dopo la presentazione di sabato, si è imbarcata a
Bologna per volare a Jerez de la
Frontera , dove da martedì al 31 gennaio è in programma la prima
sessione di test pre-stagionali. L’evento on line, a conti fatti, è stato un
successo: in 24 ore, fanno
sapere da Maranello, sono state oltre 8 milioni le pagine viste sul sito
della Scuderia, che fanno salire a più di dodici milioni il totale di
quest’inizio d’anno.
Tanto per dare un ordine di grandezza, in tutto il 2013 il
numero di pagine lette su ferrarif1.com era stato di poco inferiore alla soglia
dei dodici milioni. E’ l’inizio di una nuova era della comunicazione, quella
digitale alla quale il Presidente Montezemolo attribuisce sempre maggiore
spazio e importanza. La consultazione per la scelta del nome della vettura ha
raccolto più di un milione di voti e l’hashtag #F14T ha fatto registrare 9,6
milioni di citazioni in poco più di 48 ore, diventando temporaneamente il più
citato sia in Italia che in Spagna.
Anche su Facebook l’interesse è stato altissimo: l’audience della pagina ufficiale della Scuderia ha raggiunto quota 3,6 milioni e i post dedicati alla monoposto hanno raccolto oltre centomila like. Nel Gran Premio virtuale fra i paesi di provenienza dei tifosi internettiani ha vinto nettamente l’Italia, che ha superato nell’ordine Spagna, Stati Uniti, Regno Unito e Finlandia. In totale i domini rappresentanti nella classifica sono 219, ben più dei 191 membri delle Nazioni Unite: si va dalla A delle isole Aaland alla Z dello Zimbabwe. (SEGUE SCHEDA TECNICA)
Anche su Facebook l’interesse è stato altissimo: l’audience della pagina ufficiale della Scuderia ha raggiunto quota 3,6 milioni e i post dedicati alla monoposto hanno raccolto oltre centomila like. Nel Gran Premio virtuale fra i paesi di provenienza dei tifosi internettiani ha vinto nettamente l’Italia, che ha superato nell’ordine Spagna, Stati Uniti, Regno Unito e Finlandia. In totale i domini rappresentanti nella classifica sono 219, ben più dei 191 membri delle Nazioni Unite: si va dalla A delle isole Aaland alla Z dello Zimbabwe. (SEGUE SCHEDA TECNICA)
venerdì 24 gennaio 2014
PIOVONO TRICHECHI. Strani musi per le nuove F1 e domani tocca alla Ferrari F14-T
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La nuova Mc Laren MP4/29 |
(24/1/2014) – Si susseguono le presentazioni delle nuove
F1 dell’era turbo. Da quello che si è capito o visto, almeno a livello
aerodinamico, i progettisti hanno concentrato le loro attenzioni sul
raffreddamento dei componenti e sul muso.
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Williams FW 36 |
Obbligati dal regolamento ad
abbassarli, Mc Laren MP4/29, Williams FW 36 e Lotus 22 (che non sarà presente ai primi test a Jerez da
martedì) hanno ottenuto forme da tricheco o giù di lì in grado, si spera per
loro, di garantire il miglior passaggio di aria sotto la vettura. Ieri, si è
vista anche un’immagine della nuova Force India che però lascia immaginare poco
dell’anteriore. Belle macchine, comunque. Ma tutta l’attesa si sposta
immediatamente a domani, quando sarà la volta della Ferrari che si chiamerà,
questo è pubblico ormai, F14-T. Il nome lo hanno scelto 1.123.741 tifosi che hanno espresso la loro
preferenza in una cinquina di possibilità. Soltanto 19,104 (1.7%) sono
state le preferenze raccolte in più dal nome vincitore al termine del
serratissimo testa a testa con F166 Turbo.
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Lotus E22 |
Più staccati gli altri tre nomi
presenti nella rosa: al terzo posto si è classificato F14 Scuderia (18,8%),
seguito da F14 Maranello (12,3%) e F616 (4,8%). A votare, soprattutto italiani,
seguiti da appassionati dalla Spagna e poi dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e
dalla Francia. Ottimo il piazzamento della Finlandia, ottava, mentre fra i
BRICS prevale la Russia
(7° posto), davanti a Brasile (11°), India (13°), Cina (15°) e Sudafrica (31°).
Fra le new entry dell’ultimo minuto va segnalato l’arrivo di Cuba, Groenlandia,
Palau e Guinea Equatoriale. Nuovo appuntamento per tutti i ferraristi domani, sabato 25 gennaio alle 14.30 CET, per la
presentazione della vettura con foto e video su 2014f1car.ferrari.com
ECCO I MIGLIORI PILOTI E CO-PILOTI IRDA
ABRUZZO: Il numero uno dei piloti è ALFREDO “DEDO” DE DOMINICIS – Il numero uno dei co-
piloti è SONIA TIBERIO
BASILICATA: Il numero uno dei piloti è GIUSEPPE VIGORITO
CAMPANIA: Il numero uno dei piloti è FABIO GIANFICO – Il numero uno dei co- piloti è LIBERATO MONGILLO
EMILIA ROMAGNA: Il numero uno dei piloti è ROBERTO VELLANI – Il numero uno dei co-
piloti è CHRISTINE PFISTER
FRIULI VENEZIA GIULIA: Il numero uno dei piloti è CLAUDIO DE CECCO – Il numero uno dei co-
piloti è ANNA ANDREUSSI
LAZIO: Il numero uno dei piloti è GRAZIANO DE SANTIS – Il numero uno dei co-
piloti è CRISTIAN GARZUOLI
LIGURIA: Il numero uno dei piloti è FABRIZIO ANDOLFI Jr. – I Il numero uno dei co- piloti è NICOLA ARENA
LOMBARDIA: Il numero uno dei piloti è ALESSANDRO PERICO - Il numero uno dei co- piloti è MICHELE FERRARA
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Il barese Francesco Laganà |
MARCHE: Il numero uno dei piloti è VALENTINO ROSSI – Il numero uno dei co- piloti è ALICE PALAZZI
MOLISE: Il numero uno dei piloti è GIUSEPPE TESTA – Il numero uno dei co- piloti è ALBERTO MOLINARO
PIEMONTE: Il numero uno dei piloti è ALESSANDRO BOSCA - Il numero uno dei co-
piloti è WALTER NICOLA
PUGLIA: Il numero uno dei piloti è FRANCESCO LAGANA’ – Il numero uno dei co-
piloti è FERNANDO SORANO
giovedì 23 gennaio 2014
ANCHE IVAN CAPELLI ALLA WINTER MARATHON
(23/1/2014) – Con il ritrovo dei concorrenti, alle ore 15, presso il Savoia Palace Hotel di Madonna di
Campiglio, prende il via da oggi al 26 gennaio la 26^ edizione
della 'Winter Marathon', manifestazione di regolarità per auto
storiche che, per numero di iscritti e qualità delle vetture partecipanti,
è il terzo appuntamento più importante in Italia preceduta solo dalla Mille
Miglia e dal Gran Premio Nuvolari. Nella
splendida cornice delle montagne del Trentino - il percorso di gara si snoda
per circa 430
chilometri e prevede il valico di 11 passi dolomitici e
ben 44 prove cronometrate, alcune in notturna. - si sfideranno 130 vetture e 24
top driver (è il record di adesioni). Fra i volti noti la presenza di Ivan Capelli, ex pilota di Formula 1 e ora commentatore Rai, che sarà al via su una Volvo PV544 del 1965 del Registro Italiano Volvo. L’obiettivo è battere il duo Margiotta-Perno, vincitori della
scorsa edizione, nuovamente in lizza da
favoriti su Morris Mini Cooper S del 1965. Tra le gloriose veterane che si
daranno battaglia, la Fiat
508 S di Spagnoli-Parisi (con il numero 1) oltre alle Lancia Aprilia di
Turelli-Turelli, Canè-Galliani (primi nel 2009 e nel 2011), Salviato-Salviato
(vincitori nel 2012) e Aliverti-Maffi (secondi nel 2013). A lottare per il
successo ci saranno anche gli emiliani...
“F1 CRUDELE CON VALSECCHI”. Buon compleanno da Angelo Corbetta
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Angelo Corbetta |
(23/1/2014) – Che compleanno (27 anni, auguri!) sarà
quello di domani per Davide Valsecchi? Il pilota di Erba non twitta dal
dicembre scorso ma ha appena fatto sapere di aver concluso l’esperienza in
Lotus. E te credo: dopo quello che gli hanno fatto - Kovalainen nelle ultime due gare al posto dell’ospedalizzato
Raikkonen ma lui era il terzo pilota del team, pagante tra
l’altro - inutile restare a disposizione. P.S.: il finlandese è andato così
male che si è giocato ogni altra possibilità per il 2014. Ma questo conta poco,
ormai. Davide ha voglia di correre, ha classe, sa di poter vincere e cerca un
campionato e una macchina adatti a lui. Si parla di IndyCar, ma non è facile.
Per un augurio sincero di buon compleanno mi rivolgo ad Angelo Corbetta,
titolare della Corbetta Competition, che lo fece debuttare a 18 anni in F3. Era
il 2005.
“Veniva dalla F. Renault. Lo ricordo molto
determinato, di poche parole ma deciso su quello che voleva per la sua
monoposto. Lo feci correre anche nella F.3 tedesca, allora in auge. Eravamo
entrambi debuttanti lì. Ad Assen, dopo il primo turno di prove libere andò così
bene che l’organizzatore venne a complimentarsi”.
E ora come si mette per lui?
Puntare sulla IndyCar non è una scelta
sbagliata. E’ un campionato dove può mettersi in luce ma io gli consiglio di
non sottovalutare le ruote coperte. Guardi Fisichella o Liuzzi. Ci sono
categorie molto valide che non deve assolutamente considerare un ripiego e che assicurano
una bella popolarità.
Valsecchi nel 2005 |
Ma da team manager, come valuta il comportamento
della Lotus l’anno scorso?
Certo sarebbe stato bello vedere Davide in gara.
E anche logico: è normale che se hai con te un ragazzo tutto l’anno, che tra
l’altro si è ben comportato nei test, quando capita una opportunità la concedi
a lui. Ma queste sono solo opinioni. La verità è che la F.1 è crudele e spesso
prevalgono interessi che noi esterni non possiamo sapere. La massima formula è
l’ambizione di tutti ma spesso non ripaga gli sforzi fatti.
E’ capitato nel periodo sbagliato per i piloti
italiani…
Questa è la realtà. Poi mercoledì 22 gennaio 2014
FORCE INDIA, BUONA LA PRIMA. E si scopre di più l'Energy Renault
(22/1/2014)
– Un po’ a sorpresa, è la Force India
a svelare parzialmente – è stata diffusa solo un’immagine laterale – la nuova
monoposto 2014, la VJM 07.
Come previsto praticamente per tutti, il muso si è abbassato anche se i tecnici
della scuderia indiana avranno fatto di tutto per incanalare quanta più aria sotto
la vettura per continuare ad assicurarsi il massimo carico aerodinamico. Per
questo, il progettista Andy Green ha previsto un gradino abbastanza marcato
sulla scocca che resta abbastanza arcuata sotto le gambe del pilota. Non si
vede il muso ma è già stato annunciato che, come sempre, sarà soggetto a
modifiche dettate dalla pista. Infine, ma questo è solo un dettaglio cromatico,
la Force India
perde il tradizionale colore bianco a favore del nero. “Ci dà un aspetto più
feroce”, ha detto VJ Mallya. Appuntamento a Jerez martedì prossimo. Nel contempo,
la Renault ha
diffuso nuove immagini del propulsore Energy F1 a iniezione diretta che
equipaggerà Red Bull, Lotus, Toro Rosso e Catheram. Non c’è che dire: dopo i
computer e il banco, parola alla pista…
ANNIVERSARY / 22 GENNAIO 1959. HAWTHORN, CHE DESTINO: MONDIALE, RITIRO E MORTE
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Mike Hawthorn con papillon |
(22/1/2014) – In una tipica mattinata inglese di 55 anni fa, per le strade di
Guilford, se ne andava per sempre, a 29 anni, Mike Hawtorn. Si dice fosse
impegnato in una sfida a due con l’amico Rob Walker. Finì contro un albero con
la sua Jaguar. Solo pochi mesi prima si era brillantemente laureato campione
del mondo di F1 con la Ferrari F 246
Dino di Jano e Chiti. Primo inglese ad affermarsi nella massima formula. Solo
un mese prima aveva ufficializzato il suo ritiro dalle competizioni. Strano
destino, per questo disincantato ed imprevedibile spilungone che resta nelle cronache
per l’alloro conquistato e per il caratteristico papillon che sfoggiava. Amava
la velocità ma, forse, non gli interessava più di tanto la costruzione di una
carriera con tutti gli annessi e connessi. Correva per puro piacere. Il Drake
stesso aveva difficoltà ad inquadrare la sua personalità – “svagato”,
“sconcertante” - pur riconoscendogli
lampi di classe.
Nel 1958 coronò un rapporto non sempre lineare con la Casa di Maranello e grazie
alle strategie del DS Tavoni, alla collaborazione dei compagni di squadra e
alla piazza d’onore nel GP del Marocco (prima volta di una Ferrari dotata di
freni a disco), sopravanzò in classifica finale di un solo punto l’eterno
secondo Stirling Moss. Gli bastò. Nel 1955 rimase coinvolto nel terribile
incidente di Le Mans. In quell’anno aveva invece incassato il ritiro di un
mostro sacro come Fangio – quasi una fine di epoca - e aveva perso i compagni Musso
e soprattutto Collins, il pilota americano col quale era più di un amico. Malato
ad un rene, voleva tornare a bearsi della velocità solo per hobby. Non gli fu
concesso.
martedì 21 gennaio 2014
EUROPEAN F1
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Marcus Ericsson, l'ultimo arrivato in F1 |
(21/1/2014)
– Con l’ufficializzazione dei piloti Caterham, il parterre de rois della F.1
2014 è completo. Anche se diminuiscono i GP europei, il Vecchio Continente
continua a farla da padrone in fatto di drivers: non aumentano rispetto al 2013
– restano 16 – ma la “scuola”, Germania in testa, resiste alla grande. Perdono
un "pezzo" Francia (Pic), Gran Bretagna (Di Resta) e Olanda (Van Der Garde). Anche
il Sudamerica conferma 4 chicos (gli stessi dello scorso anno). Perde un
alfiere l’Oceania – ritirato Webber – e ne (ri)presenta uno l’Estremo Oriente:
Kobayashi reloaded. Curioso: oltre i due finlandesi di Ferrari e Williams, la Scandinavia propone un'altra novità come il deb assoluto Ericsson. Dopo Petrov, spazio di nuovo alla Russia
con Kvjat.
RED BULL: VETTEL –
RICCIARDO
MERCEDES: ROSBERG –
HAMILTON
FERRARI: ALONSO – RAIKKONEN
LOTUS: GROSJEAN – MALDONADO
MC LAREN: BUTTON –
MAGNUSSEN
TORO ROSSO: VERGNE – KVYAT
FORCE INDIA: HULKENBERG –
PEREZ
WILLIAMS: MASSA
– BOTTAS
SAUBER: GUTIERREZ – SUTIL
CATERHAM: KOBAYASHI –
ERICSSON
MARUSSIA: BIANCHI - CHILTON
EUROPA: 16 PILOTI
SUDAMERICA: 4
ESTREMO ORIENTE: 1
OCEANIA: 1
GERMANIA: 4 PILOTI(=)
GRAN BRETAGNA: 3 (<)
FRANCIA: 3 (<)
MESSICO - FINLANDIA: 2 (=)
AUSTRALIA: 1 (<)
SPAGNA – BRASILE - VENEZUELA:
1 (=)
DANIMARCA – RUSSIA – SVEZIA
– GIAPPONE: 1 (+)
lunedì 20 gennaio 2014
TROJAN & TOKEN
(20/1/2014) – Per la Formula
1, il 1974 fu un momento davvero di svolta. Quaranta anni fa le macchine
cominciarono ad assumere connotati moderni e la categoria diveniva assai ambita
da piloti e team. Al GP del Belgio si contarono ben 31 vetture in griglia. Nel
campionato alla fine vinto da Fittipaldi d’un soffio su Regazzoni, esordirono
due monoposto interessanti che però si riveleranno meteore: la
Trojan e la Token , entrambe
motorizzate Ford Cosworth 8V. L’anno dopo non erano già più del lotto.
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La Trojan F1 |
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La Token F1 |
Meteore, come detto.
Ma altre squadre si affacciarono in quell’anno alla massima ribalta del motorismo.
Ad un prossimo post.
mercoledì 15 gennaio 2014
SCEGLIETE IL NOME DELLA FERRARI 2014
MOTOR SHOW 2014, C'E' ACCORDO E DATA
(15/1/2014) – Il
Motor Show vive e rilancia: l’edizione 2014 si terrà dal 6 al 14 dicembre. Il
Presidente di Bologna Fiere, Duccio Compagnoli, ha annunciato il raggiunto
accordo con GL Events, la società francese organizzatrice della mitica kermesse
bolognese: è stata costituita una joint-venture paritetica al 50% per dare vita
ad una “nuova formula del Motor Show”. Inevitabile pensare subito alla quasi
sovrapposizione temporale con Milano Auto Show (11-21 dicembre) , il salone lanciato
non senza polemiche dall’ex patron del Motor Show, Alfredo Cazzola. A Bologna, dove a dicembre scorso gli stand
sono rimasti vuoti, hanno capito che l’aria è cambiata e cercheranno di correre
ai ripari: è già allo studio un appuntamento innovativo. Si parla di auto e di
tutto quello che ruota intorno all’auto, forse il ritorno delle due ruote, ma soprattutto
focus sulla mobilità sostenibile. Insomma, si mette in conto una nuova possibile
mancata risposta delle Case automobilistiche. Da tener presente che se GL Events
fosse venuta meno sarebbe scattata la penale poiché l’accordo con BolognaFiere prevedeva
l’organizzazione dell’evento fino al 2021. "Avevamo detto
– dice il sindaco del capoluogo emiliano-romagnolo - che Bologna non sarebbe stata a guardare di
fronte alla competizione con Milano".
GRAN GALA' WSK, SABATO DUE NOVITA'
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Luca De Donno, Presidente WSK Promotion |
(15/1/2014) – Attenzione! Il WSK
Gran Galà, la convention di premiazione della stagione karting 2013 della WSK
Promotion del presidente Luca De Donno, in programma all’Adria International
Raceway, lancerà due grandi novità della stagione 2014. L’appuntamento è per
sabato prossimo 18 gennaio al Palaeventi del circuito di Cavanella. Sul palco
saliranno i primi tre classificati di ogni categoria della WSK Euro Series e
della WSK Master Series, oltre ai vincitori dell’evento in prova unica WSK
Final Cup; trofei anche per i primi tre team classificati nella WSK Euro Cup e
nella WSK Master Cup. Ma come detto, sarà l’occasione per illustrati i
programmi che vedranno affiacata alla consolidata attività nel karting
internazionale una nuova stimolante avventura nell’automobilismo. Come già
noto, ACI Sport ha affidato al Promoter di Maglie, in provincia di Lecce, la
promozione del Campionato Italiano ACI Csai Formula 4, categoria ideata dalla
FIA come terreno di crescita ideale per far emergere proprio dal karting i più
promettenti giovani piloti. Una nuova sfida che a Adria entrerà subito nella
fase pratica, con l’avvio dei contatti con i team intenzionati a operare nella
neonata formula. La Tatuus
si è aggiudicata l’appalto della costruzione dei telai, i motori saranno Abarth
e sette le prove in calendario (tre gare a week end). L’altra notizia è che il
mondo del karting si arricchirà di un nuovo circuito: sarà infatti svelato il
progetto che farà sorgere a Adria, in adiacenza al circuito automobilistico, un
impianto dalle specifiche internazionali che sarà parte integrante della
struttura veneta. Il layout del circuito sarà presentato sabato prossimo con
tutti i dettagli tecnici, insieme a ulteriori novità riguardanti la nuova
struttura che saranno lanciate da WSK Promotion.
FERRARA SOGNA FERRARI
(15/1/2014) – Entro dieci giorni
Luigi Ferrara – è lui a confermarlo - saprà se i sogni son solo desideri o se
possono davvero avverarsi. Il pilota barese, reduce da una stagione altalenante
in Superstars, afflitta da problemi di affidabilità alla sua Mercedes della
Roma Racing Team, a dicembre è stato a Maranello. L’incontro ha fatto seguito
al test effettuato in estate a Vallelunga su una Ferrari 458 Italia. La possibilità è quella
di entrare a far parte della “famiglia” del Team Amato Ferrari, che ha “perso”
Fisichella dirottato negli States per correre nella neonata United SportsCar, e
quindi disputare il Mondiale Endurance, il WEC. La concorrenza, per quel posto,
è forte – si parla del tester del Cavallino Davide Rigon – ma Ferrara è molto
apprezzato per le sue doti velocistiche e per l’esperienza sulle ruote coperte
che ormai non gli manca. Si vedrà, ma esiste anche un piano B. Pare che il
campionato Superstars, quello di Flammini, non sia ancora morto.
L’organizzatore romano, su pressante richiesta dei Team, starebbe per
riprendere in mano la situazione quanto meno per garantire un altro anno di
campionato a carattere internazionale, prima dell’annunciato subentro della Pan
Asian Racing Enterprise di Daniele Audetto. L’arrivo di uno sponsor generale e
la copertura televisiva da parte di un grosso network televisivo avrebbero
sbloccato la situazione: sono attese a breve comunicazioni ufficiali. “La mia
speranza più forte – conclude Ferrara – è quella di essere pilota ufficiale di
una casa costruttrice”. Proprio male che vada, rivela alla fine, ci sarebbe
anche un piano C: la Nascar Euro
Series, per un eventuale successivo futuro a stelle e strisce!
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